Sempre più spesso un padrone neofito è portato a chiedersi quando bisogna iniziare a educare un cucciolo di cane.
Beh, la domanda non è affatto impertinente: quella dell’educazione, infatti, è un’attività che deve essere fatta, in autonomia o con un addestratore cinofilo, fin dai primi mesi di vita di un cane.
Specie con quegli esemplari che hanno un carattere molto forte e tendente all’autodeterminazione, infatti, mettere delle regole comportamentali il prima possibile consente al padrone di non impazzire una volta che il carattere del cane si è consolidato. Insomma, come si dice, chi ben comincia è a metà dell’opera.
Tuttavia, quella dell’educazione non è un’attività che dev’essere abbandonata una volta che il cane cresce: anche in questo frangente, infatti, è bene affiancare il cane per evitare comportamenti poco consoni alla sua relazione sia con gli altri cani sia con gli umani.
Educare o addestrare un cucciolo di cane?
Si tratta di due cose diverse. Mentre l’addestramento deve avvenire attorno ai 6-7 mesi, infatti, all’interno di strutture preposte o con l’aiuto di personale specializzato, l’educazione di un cane cucciolo inizia già dopo i tre mesi di vita, quando il piccolo varca la soglia di casa.
Si tratta, in quest’ultimo caso, di un’attività che può essere svolta in autonomia dal padrone (o con l’aiuto di un addestratore) se quest’ultimo segue alcune regole di base.
Come educare un cucciolo di cane con delle regole precise?
1. Educalo a poco a poco
La prima regola da tenere a mente è quella di dilazionare nel tempo le norme di base su cui impernierete la vostra strategia di educazione: dare troppi input al cane significa sottoporlo a uno stress controproducente, che porterà il cucciolo a non ricordare quanto da voi impartito e, quindi, a fare di testa sua. Non solo.
2. Sii costante e paziente
Oltre a dilazionare nel tempo tali regole, è importante mantenere una certa costanza nell’attività di educazione del cucciolo di cane: la pazienza, si sa, è la virtù dei forti, ma anche quando si tratta di avere a che fare con un piccolo cagnolino bisogna averne a iosa.
Non solo per l’iperattività che contraddistingue i più giovani, ma anche perché è molto importante che certe regole siano capite e fatte proprie dall’animale, con i propri ritmi e le proprie capacità.
Ecco perché, secondo molti educatori, le sessioni di lavoro non devono mai durare più di venti minuti, per due o tre volte al giorno.
3. Scegli bene da dove iniziare
Il primo approccio può iniziare dunque dalle prime e più ovvie regole di base:
- mostrargli la cuccia per farlo dormire al suo interno;
- somministrargli il cibo più adeguato;
- educarlo a non sporcare in casa;
- educarlo a non mordere;
- educarlo a stare da solo.
Nelle prime settimane, inoltre, si può educare un cucciolo di cane al guinzaglio e procedere così ad abituarlo a strumenti essenziali come il trasportino, il collare, e la pettorina.
Trascorso il primo mese di convivenza, ovvero intorno ai novanta giorni di età, è poi possibile iniziare a impartire i primi comandi (quelli più intuitivi come “seduto”, “terra”, “resta” e il richiamo, che vanno scanditi molto bene).
Come educare un cane adulto?
Come abbiamo già avuto modo di dire, per quanto educare un cucciolo di cane è più facile, anche con i più grandi è possibile procedere su questa strada.
Certo, i risultati saranno raggiunti in tempi molto più dilatatati: se è vero che un cane cucciolo è iperattivo, è anche vero che è molto più predisposto all’apprendimento rispetto a un cane con il carattere già formato.
Anche in questo caso, dunque, a premiare sarà la pazienza che ci si vorrà mettere: con un metodo di lavoro dolce, ossia basato sul rinforzo positivo, il cane infatti potrà imparare a qualsiasi età.