Il gatto vomita acqua e questo atteggiamento ti fa preoccupare? Per quanto possa essere comprensibile un po' di ansia per il proprio compagno a quattro zampe è sempre necessario mantenere la calma, fare mente locale e agire nel minor tempo possibile seguendo sempre un piano ben definito (che molto spesso passa dal medico veterinario!).
Siamo abituati a vedere il nostro amato felino sempre pimpante, autonomo e giocoso... ma cosa accade quando è preda di un malessere? Scopriamo insieme quali sono le problematiche che portano al vomito trasparente del gatto!
Il gatto vomita acqua: di cosa si tratta?
Dire che il gatto vomita acqua è semplici e forse è il ragionamento più immediato da fare. C'è da sottolineare, però, che non sempre il vomito incolore è fatto da acqua, può essere di diverse composizione e, di conseguenza, derivare da un problema diverso.
Innanzitutto, prendiamo in considerazione il fatto che l'acqua di per sé non è solitamente viscosa e non presenta una consistenza. In virtù di questo presupposto cerchiamo di razionalizzare ciò che vediamo associandolo a quello che conosciamo e rapportandolo alle variabili fisiologiche di un felino: è vero che l'acqua non ha una consistenza viscida ma nel conato di vomito viene espulsa anche saliva il che cambia la situazione.
Ovviamente la saliva in un conato di vomito acquoso è presente in percentuale minima quindi facendo attenzione a queste informazioni già riusciamo e discernere la natura del conato.
Il gatto che beve tanto e vomita: da cosa dipende?
Il gatto vomita acqua appena ha terminato di bere? Questo comportamento non si deve intendere come certamente patologico: molto spesso i felini (come i cani o gli esseri umani) possono risultare esseri ingordi. In questo caso significa che per una qualunque impellenza che possa essere il gioco, il corteggiamento di una micetta o un'improvvisa paura possono decidere di bere velocemente trangugiando l'intera ciotola d'un fiato.
Dopo questo atteggiamento insensato possono associare (per non farsi mancare niente) un bello scatto o una piacevole corsa campestre tanto da portare all'inevitabile: vomito dei gatti prettamente acquoso. In questo caso non si parla di vomito ma di rigurgito in quanto l'acqua non ha neanche fatto in tempo a raggiungere lo stomaco che è stata rigettata all'esterno in modo passivo.
50 sfumature di vomito dei gatti!
Il gatto vomita acqua solo quando si parla di rigurgito. Come appena definito l'espulsione di acqua in "purezza"(passatemi il termine) avviene solo quando questa non ha raggiunto lo stomaco. In tal caso si parla di vomito che, di per se, risulta raramente acquoso.
Gatto vomita muco
Prendendo in considerazione i casi in cui il vomito nel gatto è incoercibile (ovvero continuativo) il contenuto gastrico completamente svuotato dal cibo si presenta trasparente. In questi casi Micio vomita muco trasparente che risulterà composto per la maggioranza da saliva e succhi gastrici. Questo avviene in caso di forti gastriti che possono essere di natura batterica, virale o meccanica.
Gatto vomita acqua e schiuma
A volte potrà sembrare che il gatto vomita acqua e schiuma e, allo stesso modo, si tratterebbe di contenuto gastrico in cui è contenuta acqua ma non è la parte più rappresentativa del conato.
A volte è possibile, inoltre, vedere il gatto che vomita liquido trasparente con sangue e in tal gaso bisognerà discriminarne la variante cromatica:
- se si tratta di qualche traccia di sangue "fresco" di colore rosso vivo allora la causa è da rivedere nella rottura di qualche piccolo capillare nell'atto dello sforzo al conato;
- Se si tratta di sangue brunastro vuol dire che proviene dallo stomaco e in quel caso bisogna correre dal medico veterinario per degli approfondimenti!
In ogni caso una visita veterinaria non fa mai male!
Perché il gatto vomita? Cause e come risolvere il problema
Il gatto vomita acqua ma può succedere anche che il gatto vomita crocchette! Il motivo che sta alla base di questo atto è lo stesso. Il vomito è lo svuotamento forzato del contenuto gastrico e avviene per una sorta di istinto di auto-conservazione: può servire ad eliminare sostanze tossiche o comunque danno che un essere vivente ha ingerito per sbaglio o forzatamente.
Infatti, a livello intestinale, sono presenti dei recettori nervosi collegati al cosiddetto "centro del vomito" che risiede in una specifica area cerebrale. Questo centro del vomito capta attraverso i recettori gastrici segnali codificati che giustificano l'espulsione (avvelenamento, corpo estraneo, parassiti ecc...) determinando il riflesso emetico: salivazione, leccamento, principi di conati, contrazione addominale fino all'espulsione vera e propria in uno o più conati.
Solitamente la terapia di base di un gatto che vomita prevede l'immediata somministrazione di un anti emetico per bloccare i conati ma ci si deve attivare subito, grazie ad una diagnosi veterinaria, a comprendere la causa del malessere e risolverla.