Pubblicità

gatto anziano che vomita

Il vomito nel gatto anziano non è da prendere sottogamba.

© chie hidaka / Shutterstock

Vomito nel gatto anziano, quando preoccuparsi?

Di Claudia Scarciolla Redattrice | Traduttrice

aggiornato il

Il vomito nel gatto anziano è un sintomo che può celare patologie anche gravi. Quali sono le cause che fanno vomitare il micio e quando preoccuparsi?

Quante volte ci si preoccupa che il proprio gatto vomita? La preoccupazione del proprietario è in allerta quando il gatto non sta bene. Per questo sempre più veterinari sono chiamati in causa per determinare le ragioni di questo disturbo. Se poi il vomito appare di frequente in un gatto non più giovanissimo, ecco che si pensa al peggio.

Scopriamo insieme quali sono le possibili cause del vomito nel gatto anziano e cosa fare per poterlo curare.

I tipi di vomito nel gatto

Le cause associabili a un gatto che vomita sono diverse e non sempre hanno a che fare con patologie di origine gastrointestinale. Spesso, infatti, il gatto può vomitare perché ha sviluppato un’allergia o un’intolleranza alimentare o ha ingoiato qualcosa, come i boli di pelo che si lecca via lavandosi.

Gatto anziano vomita schiuma bianca

A seconda del tipo di vomito espulso, è possibile capire quale sia il problema. Ad esempio, un vomito trasparente o che presenta della schiuma bianca può essere causato dall’aver ingerito un cibo tossico o un corpo estraneo.

Vomito marrone o vomito giallo nel gatto anziano

Il vomito giallo, seguito da inappetenza o digiuno prolungato, può essere indice di un aumento di produzione della bile.

Il vomito marrone, con residui di cibo, può far pensare a un’intolleranza, a un mal adattamento intestinale causato dal cambiamento del cibo (spesso mangiato velocemente) o alla presenza di parassiti.

Differenza tra vomito e rigurgito

Non bisogna confondere il rigurgito dal vomito. Seppur in apparenza simili, il vomito nel gatto indica l’espulsione di cibo parzialmente digerito, liquido e giallastro. Mentre se rigurgita, il gatto vomita cibo non digerito, più compatto e colorato in base all’alimento mangiato. Capire quando il gatto sta vomitando è più semplice perché, proprio come noi esseri umani, all’atto di espulsione precedono dei conati. Il gatto si accuccia e contrae l’addome per espellere quello che gli dà fastidio.

A volte al vomito precedono dei miagolii strani, come di allerta a ciò che sta per accadere. In caso di rigurgito, invece, il gatto non presenterà nausea e non contrarrà gli addominali. Semplicemente sputerà ciò che ha ingerito assieme a del liquido esofageo.

Perché il gatto anziano vomita?

Il gatto anziano che vomita spesso può avere qualche malattia legata alla sua età.

Tra le altre cause è possibile che siano stati sviluppati dei problemi intestinali nel gatto anziano che non segue una dieta adatta ai suoi bisogni. Repentini cambiamenti alimentari possono, come già accennato, non essere ben tollerati dal gatto che, dunque, potrà non digerire il nuovo cibo. Una forma di gastrite, ipertiroidismo, linfomi all’intestino o insufficienza renale nel gatto anziano possono comportare, tra i vari sintomi anche la comparsa di vomito e diarrea.

Preoccupante la presenza di sangue nel vomito, in molti casi sintomo associabile a malattie gravi. Quando il problema si ripete più volte, in modo cronico, il gatto, sopratutto se anziano, può disidratarsi e presentare altri sintomi:

Cosa fare in caso di vomito nel gatto anziano?

La prima cosa da fare in caso di vomito nel gatto anziano (e non solo) è quella di portarlo subito dal veterinario per una diagnosi, non sempre facile da formulare. Infatti, più tempo si aspetta prima di una visita medica, più si dà il tempo, alla malattia concausa di questo sintomo, di svilupparsi e creare eventuali conseguenze.

Un gatto debilitato che per il fastidio mangia poco (o per niente) può essere sottoposto a terapie più lunghe dalle quali potrebbe non riprendersi in tempi brevi. Meglio agire subito, quindi, dando la possibilità agli specialisti di indagare al meglio sulla causa soggiacente il malessere del gatto, prima che sia troppo tardi.

La diagnosi verrà effettuata dopo una serie di esami, tra cui quello delle feci, del sangue e una radiografia addominale. In attesa dei risultati delle analisi, per attutire il malessere del Micio, il medico potrà proporre una terapia sintomatica. Per poi, in seguito a quanto ottenuto dai risultati, procedere alla prescrizione della terapia più adatta al suo paziente a quattro zampe.

Cosa deve mangiare un gatto anziano che vomita?

Il veterinario potrebbe consigliare un'alimentazione specifica in caso di vomito nel gatto anziano, a seconda della patologia diagnosticata al gatto. Se il vomito si presenta perché il gatto ingerisce il suo pelo, sempre sotto consiglio del veterinario, è possibile acquistare dei croccantini hair ball o una pasta al malto per gatti anti pelo.

Questi prodotti sono ricchi di vitamine e oli che aiutano a mantenere l’equilibrio intestinale del gatto, favorendo l’eliminazione dei peli non digeriti. Inoltre sono facili da dargli perché resi appetibili.

Il vomito nel gatto può essere un sintomo passeggero, di cui non preoccuparsi, o indice di qualche patologia cronica, anche grave. Per evitare che il gatto soffra e venga sottoposto a lunghe terapie e controlli, bisogna consultare il veterinario. Seppur con il rischio di sembrare eccessivamente apprensivi nei confronti del proprio cucciolo domestico, è meglio scegliere la prevenzione.

---

Articolo revisionato da:

Francesco Reina
Assistente veterinario

Altri consigli

Cosa ne pensi di questo articolo?

Grazie per il tuo feedback!

Grazie per il tuo feedback!

2 persone hanno trovato questo consiglio utile.

Lascia un commento
Collegati per commentare
Vuoi condividere questo articolo?