Il latte per gattini appena nati ha una formulazione specifica adatta al fabbisogno nutrizionale di un gatto nell’età precedente lo svezzamento, all'incirca nei suoi primi 3 mesi di vita.
Quando si trova un gattino abbandonato si ha subito l’impulso di dargli del latte, quello solito che tutti noi abbiamo in casa, di mucca. Purtroppo non c’è nulla di più sbagliato.
Nell’intenzione di fare del bene, infatti, si può incorrere nell’errore di intaccare la salute del nostro piccolo amico. Vediamo perché e che latte bisogna dare ai cuccioli di gatto.
Che latte dare ai gattini e come è composto?
A differenza del latte materno di gatta, il latte di mucca è meno ricco di proteine e grassi e più ricco di lattosio e acqua.
Un gattino molto piccolo, di pochi giorni o sotto i 2 mesi, invece, ha bisogno per crescer bene di assumere più proteine e grassi.
Differenze tra il latte felino e il latte di mucca
Una piccola griglia comparativa permette di capire bene la differenza tra i due tipi di latte.
Il latte di mucca presenta (su una quantità indicativa di 100 gr):
- 3.6 gr di proteine;
- 4.9 gr di lattosio;
- 3.5 gr di grasso;
- 87 gr di acqua.
Il latte felino, invece, presenta:
- 9 gr di proteine;
- 5 gr di lattosio;
- 5 gr di grasso;
- 80 gr di acqua.
Dare del latte non specifico per gattini, come quello vaccino, potrebbe causare disturbi intestinali correlati ad un’intolleranza al lattosio, oltre che a offrire un minore apporto nutrizionale. Per le stesse ragioni è meglio evitare anche di dare il latte ai gatti anziani o a gatti adulti.
Il latte per gattini, dunque, è la risposta adatta per quelle situazioni in cui bisogna nutrire il gatto, senza l’aiuto di mamma gatta.
Il latte di capra per gattini come alternativa
Una valida alternativa a questo latte da laboratorio potrebbe essere il latte di capra. Nonostante sia meno proteico di quello di gatta, il latte di capra per i gattini appena nati presenta una percentuale di lattosio minore rispetto a quello vaccino, quindi risulta per loro più digeribile.
La composizione del latte di capra (su 100 gr) è:
- 4 gr di proteine;
- 4.5 gr di lattosio;
- 4.3 gr di grassi;
- 86 gr di acqua.
Il lattosio è in minore quantità rispetto agli altri due latti precedenti, ma questo è da considerarsi un dato puramente indicativo, in quanto è anche il resto dei componenti a fare la differenza.
I sintomi di un gatto intollerante al lattosio
L’intolleranza al lattosio nel gatto si presenta principalmente sotto forma di problemi gastrointestinali: diarrea e, a volte, vomito.
Questi sono causati dal cattivo assorbimento di questo alimento. Tuttavia, a priori, non tutti i gatti sono intolleranti al lattosio. Bisogna evitare di dargli latte e derivati per limitarne il rischio di una reazione.
In età adulta, ogni caso è da considerarsi unico, ma per quanto riguarda i gattini ancora in fase pre-svezzamento è bene evitare completamente.
Cosa dare da mangiare ad un gattino appena nato?
Il latte di mamma gatta è sempre la soluzione più efficace e naturale che ci possa essere. Tuttavia, quando si tratta di gattini orfani o di un gatto che è stato abbandonato, ricercare una gatta in allattamento che lo accetti non è facile.
Infatti, non è detto che un’altra mamma accetti un gattino proveniente da un’altra cucciolata.
Dove comprare il latte in polvere per gattini?
Per ricorrere velocemente ai ripari il latte per gattini è la soluzione ideale.
Lo si compra facilmente nei negozi specializzati per animali e bisognerà armarsi solo di pazienza (tanta) per star dietro alle varie poppate ogni due o tre ore da dargli con un biberon specifico o una siringa.
In alternativa, quando si trova un gatto già grandicello, dunque già svezzato, gli si potrà dare dell’acqua e del cibo umido o croccantini per Kitten.
Cosa non dare ad un gatto?
Nell’alimentazione dei gatti è importantissimo evitare alcuni alimenti per loro nocivi. Pertanto è bene limitare, se non proprio eliminare, l’idea di dare al gatto i propri avanzi.
Trovare un gattino molto piccolo può rappresentare non solo una sfida nei confronti della vita e della natura, ma anche un’immensa gioia ripagata dai vari sacrifici che bisognerà fare.
Si consiglia di contattare un veterinario per un primo controllo completo ed eventualmente farsi consigliare da lui in che modo procedere e se è il caso di fornire al gatto degli integratori atti a sopperire alle mancanze alimentari presenti nel colostro.
In alcuni casi, dove lo si desidera, è possibile dare anche del latte per gattini fatto in casa. Ma questo implica una conoscenza approfondita dei vari elementi da bilanciare. Un veterinario saprà ben indirizzarvi.
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Articolo revisionato da:
Francesco Reina
Assistente veterinario