I gatti tigrati sarebbero i più indipendenti, quelli neri i più leali e quelli rossi (o arancioni) in assoluto i più coraggiosi. Vero o falso? La risposta esatta parrebbe la prima, il colore del pelo influenza il carattere dei gatti.
Colore dei gatti e carattere, stando ad alcune ricerche, sarebbero infatti strettamente correlati e per conoscere le inclinazioni del micio che si vorrebbe adottare, o per scoprire qualche dettaglio in più sul gattino di casa, basterebbe guardare attentamente il suo mantello.
Il carattere dei gatti secondo il colore
Dunque qual è il significato del colore dei gatti? Stando ad alcune osservazioni - più o meno recenti - questo sarebbe in qualche modo collegato al carattere dei felini.
I gatti bianchi
Così, per esempio, si scoprirebbe che i gatti bianchi sono molto dolci e tranquilli ma anche che - pur essendo particolarmente riservati - i micetti candidi tendono ad affezionarsi molto ai loro amici a due zampe.
I gatti neri
Stessa cosa per i loro colleghi neri che, da parte loro, si distinguerebbero per un innato senso di lealtà.
I gatti rossi o arancioni
E proseguendo in questa carrellata dedicata al significato del colore dei gatti si scopre anche che i gatti rossi (o arancioni) si distinguono per la loro indole temeraria e, molto molto vivaci, sono estremamente intrepidi e coraggiosi.
I gatti grigi
Per chi preferisce un compagno più tranquillo, quindi, meglio optare per un gatto grigio che parrebbe distinguersi per la saggezza e la calma fin da cucciolo.
I gatti tigrati
Molto furbi, poi, e altrettanto indipendenti sarebbero i gatti dal mantello tigrato mentre quelli tricolore sarebbero estremamente dolcissimi e iper affettuosi.
Conclusioni sul colore dei gatti
Il colore del mantello dei gatti è comunque strettamente legato ad altri tratti e particolarità genetiche: ad esempio i gatti albini sono sordi (anche se se la cavano benissimo con gli altri sensi) mentre i tricolore sono al 99% femmine!
Perciò se volete saperne di più sui segreti del colore e su cosa si cela sotto il manto potete parlarne col veterinario che vi darà tutte le informazioni possibili!
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Articolo revisionato da:
Francesco Reina
Assistente veterinario