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mastino tibetano piccolo

Parole che arrivano dritte al cuore.

© Facebook @Canile Municipale di Empoli - Associazione Arca

Empoli: la storia di Luis mostra cosa c'è dietro le adozioni nei rifugi

Di Ilenia Colombo Redattrice | Community Manager

Pubblicato il

«Sono in canile perché volevo proteggere la mia famiglia, ma forse lei non ha protetto me». Lo straziante messaggio di Luis, finito in canile 2 anni fa.

 

Il lavoro dei volontari nei rifugi per animali spesso è ammirevole. Non si limitano a svolgere un ruolo - seppur fondamentale - di supporto, ma dedicano anima e corpo alla cura degli indifesi, dando voce a chi non ce l'ha, con continui appelli e messaggi toccanti sui social.

Al canile municipale di Empoli Associazione Arca succede lo stesso. Ecco la storia di Luis, uno dei tanti quattrozampe ospiti del rifugio fiorentino.

La triste storia di Luis

La sera del 4 settembre i volontari del canile in provincia di Firenze hanno pubblicato su Facebook un lungo messaggio che ha toccato il cuore di centinaia di persone.

Il post è scritto dal punto di vista di Luis, un Mastino Tibetano di piccole dimensioni arrivato in canile circa 2 anni fa:

«Ciao mi chiamo Luis e sono un Mastino Tibetano, un po’ piccolo per gli standard. Non mi piacciono tante cose, tra cui i gatti, le persone in bici, le bici, Darko e anche Tyson. Non mi piace mangiare quando fa caldo, fare il bagno e l’estate, io odio l’estate. Fa troppo caldo per fare qualsiasi cosa!!».

Successivamente si legge il motivo per cui il cagnolone sarebbe finito al rifugio:

«Non so perché sono finito in canile. Io nasco come cane da guardia e devo ammettere che in questo sono il migliore, stavo svolgendo il mio lavoro e ho morso una persona che si stava avvicinando alla mia casa. Il cancello era aperto e io sono andato».

E continua:

«Non capisco cosa ho fatto di sbagliato. Ho solo svolto il mio dovere, proteggere la mia famiglia, la mia casa. Mi hanno portato in canile ed ero arrabbiato con tutti, non capivo cosa stesse succedendo. Ho iniziato a dimagrire e a perdere la mia bellissima chioma, e da quel cane bello e imponente sono diventato piccolo e spelacchiato. Troppi cani, troppi odori, volevo solo scappare di lì». 

Dopo un ingresso in canile non proprio semplice, pian piano Luis si è ambientato, iniziando a conoscere i volontari e gli altri cani: «C’è una volontaria in particolare che mi da sempre fastidio, mi spazzola, mi controlla se ho i forasacchi nelle zampe, mi toglie i nodi. Ha anche provato a lavarmi!!! È completamente pazza quella lì, io ho paura della sistola».

Luis, d'altro canto sembra apprezzare questa «pazza» volontaria: «Però devo ammettere che ogni tanto, con lei mi diverto. Giochiamo, mi porta a fare le passeggiate, peccato che non mi faccia fare quello che voglio! Mi da delle regole e mi dice che non posso mordere il vecchietto in bicicletta».

Il post si conclude con lo straziante messaggio che spiega tutto ciò che la volontaria ha fatto e sta facendo affinché Luis trovi una famiglia adatta a lui: «Mi dice sempre che ci prova, che un giorno riuscirà a trovare la famiglia adatta per me. Ma sono passate già due estati. Io inizio a rassegnarmi, lei no. Continua a farmi foto strane e a mettere la mia faccina ovunque, forse un po’ ci spero ancora anche io, ma semplicemente non voglio ammetterlo».

«Sono in canile perché volevo proteggere la mia famiglia, ma forse lei non ha protetto me».

Chi adotterà il dolce Mastino Tibetano?

La ragazza che si prende cura di Luis ha poi spiegato che «è un cane fenomenale ma non adatto a tutti. Necessita di situazione e persone specifiche e con esperienza».

Luis è un cane che ha sofferto il trauma dell'abbandono e che per questo ha bisogno di persone esperte che conoscano il suo passato, nonché l'indole tipica della razza.

Se desideri adottare Luis puoi inviare un messaggio ai volontari dell'associazione Arca che se ne occupano.

Buona fortuna piccolo grande Luis 💚​

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