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cane e gatto

Ecco cosa ne pensa l'Oipa.

© Kashaeva Irina / Shutterstock

L’Oipa insorge contro la Commissione Affari europei per proteggere cani e gatti

Di Anna Paola Bellini Redattrice | Traduttrice

Pubblicato il

Dopo la decisione della Commissione Affari europei della Camera dei deputati, l’Oipa si batte per aumentare la tutela per i nostri amici a 4 zampe.

In un recente comunicato stampa, l'Organizzazione Internazionale Protezione Animali (Oipa) ha sollevato diverse preoccupazioni riguardo alla decisione della Commissione Affari Europei della Camera dei Deputati italiana.

La commissione ha votato un parere che giudica non conforme al principio di sussidiarietà la proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al benessere di cani e gatti e alla loro tracciabilità. Facciamo chiarezza.

Il comunicato stampa dell’Oipa

Secondo quanto reso noto dall'Oipa in un comunicato stampa, la Commissione Affari Europei ha emesso un parere sfavorevole su una proposta di regolamento che potrebbe minare gli sforzi volti a garantire maggiori tutele per gli animali d’allevamento.

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La decisione, infatti, potrebbe far arretrare le normative di tutela degli animali, in particolare per i cani e i gatti soggetti al commercio, spesso anche illegale.

L'Oipa ha espresso la sua sorpresa e la sua delusione riguardo alla natura di questo parere, considerato poco comprensibile per chi ama gli animali. L’Organizzazione ha inoltre annunciato la sua intenzione di agire in tutte le sedi opportune per promuovere standard più elevati di benessere animale, non solo in Italia ma anche a livello europeo.

L'organizzazione chiederà di essere ascoltata dalla Commissione al fine di difendere gli interessi degli animali e garantire una maggiore tutela per i cani e i gatti d’allevamento.

La proposta giudicata non conforme

Il 7 dicembre 2023, la Commissione europea ha presentato una proposta di regolamento volto a stabilire un quadro europeo comune relativo al benessere dei nostri amici a quattro zampe.

La finalità di tale proposta è quella di garantire standard elevati di tutela per i cani e i gatti nell'Unione Europea e migliorare la loro tracciabilità per contrastare il commercio illegale e pratiche dannose come l'amputazione di orecchie e coda. Tali pratiche, oltre a rappresentare un rischio per la salute pubblica a causa della trasmissione di malattie e la resistenza antimicrobica, minacciano anche il benessere degli animali.

La decisione della Commissione Affari europei

Nel parere adottato dalla Commissione, si riconosce complessivamente la validità degli obiettivi della proposta. Tuttavia, si solleva una critica sul quello che viene chiamato il « principio di sussidiarietà » (che indica che determinate questioni devono essere affrontate al livello più basso di governo o di organizzazione che sia in grado di trattarle in modo efficace) poiché non è chiaro il valore aggiunto derivante da un'armonizzazione completa della normativa di settore.

Si sottolinea che tale armonizzazione potrebbe generare significativi costi per gli allevatori, senza portare un reale beneficio agli animali. La XIV Commissione ha anche preso in considerazione la relazione del Governo, che ha espresso dubbi sulla sostenibilità della proposta di regolamento.

In sostanza, la Commissione ha raccomandato di limitare l'ambito del potere legislativo dell'Unione Europea in questo settore. Tale parere seguirà il seguente iter: sarà trasmesso al Parlamento europeo, al Consiglio e alla Commissione europea per ulteriori valutazioni.

Per l’Oipa, questa decisione della Commissione Affari Europei solleva preoccupazioni importanti riguardo alla protezione degli animali in Italia e in Europa. È fondamentale che vengano adottate misure concrete per garantire il benessere degli animali d’allevamento e contrastare pratiche commerciali abusive e illegittime.

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