Pubblicità

Rotweiler

In Lombardia il patentino per delle razze considerate pericolose è ufficiale.

© KimBiranda/Shutterstock

Video. Lombardia, arriva il patentino obbligatorio per 27 razze di cani: ecco cosa cambia

Di Anna Paola Bellini Redattrice | Traduttrice

Pubblicato il

La Lombardia introduce il patentino obbligatorio per 27 razze canine: corsi, test ENCI e regole più rigide per i proprietari. Ecco quello che c'è da sapere.

 

La Regione Lombardia ha approvato un progetto di legge che potrebbe cambiare radicalmente la gestione di alcune razze canine. Con l’obiettivo dichiarato di tutelare sia la sicurezza pubblica che il benessere degli animali, sarà introdotto un patentino obbligatorio per chi intende convivere con cani appartenenti a una “save list” di 27 razze considerate di gestione complessa.

Questa misura rappresenta un ulteriore passo avanti rispetto a quanto già annunciato all’inizio del 2025, quando la Lombardia era stata indicata come regione pioniera per l’introduzione del patentino.

Trasforma il tuo animale in un'opera d'arte!
Inizia!

Cosa prevede il patentino e perché nasce

Come riportato da Skytg24, Il progetto, approvato all’unanimità dalla Commissione Sanità e promosso dal consigliere regionale Roberto Anelli (Lega), introduce un percorso formativo obbligatorio per i futuri proprietari di determinate razze canine. 

Non perderti questi video:

Questo prevede un modulo teorico di almeno 10 ore e uno pratico di almeno 6 ore, pensati per fornire gli strumenti necessari alla corretta gestione del cane, anche attraverso simulazioni di situazioni critiche.

Al termine del percorso, i partecipanti dovranno superare un test in collaborazione con l’Ente Nazionale Cinofilia Italiana (ENCI). In caso di esito negativo, scattano obblighi come l’uso di guinzaglio e museruola in pubblico e, nei casi più gravi, persino il sequestro dell’animale da parte del Comune.

Quali razze sono coinvolte e perché

Tra le razze interessate figurano il Rottweiler, il Cane Corso, il Dogo Argentino, il Pastore Tedesco e l’American Bulldog, insieme ad altri molossoidi spesso protagonisti, loro malgrado, di episodi di cronaca.

Tuttavia, gli ideatori del provvedimento insistono sul fatto che non si tratta di una “black list”, ma di una “save list” di razze da proteggere dalla cattiva gestione e dall’ignoranza di chi le possiede.

Dubbi e critiche: servono più dati

Non sono mancate le critiche. Il filosofo Roberto Marchesini, tra i principali promotori dell’approccio cognitivo zooantropologico, ha sottolineato la mancanza di dati scientifici sulle aggressioni canine in Italia, evidenziando che ogni misura normativa basata su elenchi di razze rischia di poggiare su percezioni soggettive e non su analisi oggettive del rischio.

Il patentino per le 27 razze di cani in Lombardia rappresenta un passaggio importante nel dibattito tra tutela della sicurezza e responsabilità educativa dei proprietari. Resta da vedere se il modello lombardo aprirà la strada a una legislazione nazionale più ampia e strutturata.

Altri articoli

Cosa ne pensi di questa notizia?

Grazie per il tuo feedback!

Grazie per il tuo feedback!

Lascia un commento
Collegati per commentare
Vuoi condividere questo articolo?