In Lombardia si discute un disegno di legge rivoluzionario per la gestione di cani considerati “potenzialmente pericolosi”.
Come riportato da Adnkrnos, il provvedimento prevede un patentino obbligatorio per i proprietari di 26 razze canine, unendo prevenzione, formazione e tutela del benessere animale. Pit Bull, Rottweiler e Cane Corso sono solo alcune delle razze incluse in quella che è stata definita - non senza critiche - una “save list”.
Un patentino per cani e proprietari più sicuri
Il fulcro del progetto di legge consiste in un percorso formativo obbligatorio per i proprietari, articolato in due fasi principali.
- La prima fase teorica mira a fornire una conoscenza approfondita delle caratteristiche comportamentali delle razze, le tecniche di addestramento e le norme di sicurezza.
- La seconda fase pratica, valuta la capacità di gestione del cane attraverso il test CAE-1, somministrato dall’Ente Nazionale Cinofilia Italiana (ENCI).
Nel caso in cui il test non venga superato, il proprietario avrà fino a tre tentativi entro un periodo di tre mesi. In caso di ulteriore esito negativo, i servizi veterinari certificheranno l’incapacità di gestione e il cane sarà affidato a strutture rifugio idonee.
Questo meccanismo punta a responsabilizzare i proprietari e a prevenire comportamenti negligenti che possano mettere a rischio la sicurezza pubblica.
Assicurazione e regole sui luoghi pubblici
Oltre al patentino, il disegno di legge introduce ulteriori obblighi per i proprietari. Sarà necessario stipulare un’assicurazione di responsabilità civile per coprire eventuali danni a persone o animali causati dal cane.
Inoltre, verrà imposto l’uso della museruola e del guinzaglio in luoghi pubblici, inclusi mezzi di trasporto e spazi affollati. Ogni cane incluso nella “save list” dovrà essere registrato presso le autorità sanitarie territoriali competenti, garantendo così un maggiore controllo e monitoraggio.
Perché una “save list” e non una black list?
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la “save list” non demonizza le 26 razze, ma sottolinea la necessità di salvaguardarle da maltrattamenti e gestione inadeguata. L’obiettivo è prevenire incidenti e promuovere un’adozione responsabile.
Le razze incluse, oltre alle già citate, comprendono Dogo Argentino, Tosa Inu, Akita Inu, Cane Lupo Cecoslovacco e molte altre, alcune delle quali meno conosciute ma ugualmente soggette a rischio di cattiva gestione. L’obiettivo del progetto di legge è duplice: ridurre il numero di incidenti causati da proprietari impreparati e migliorare le condizioni di vita degli animali.
La proposta ha già generato un acceso dibattito tra associazioni animaliste, istituzioni e cittadini. Se da un lato c’è chi vede in questo progetto un passo avanti per la sicurezza pubblica e il benessere degli animali, dall’altro alcuni temono che la legge possa alimentare ulteriori pregiudizi verso razze che, con un’educazione adeguata, possono dimostrarsi docili e affettuose.
Il disegno di legge sarà discusso a febbraio e potrebbe rappresentare un modello per altre regioni italiane. Qualora venisse approvato, segnerebbe una svolta significativa nella gestione delle razze canine, promuovendo un nuovo paradigma basato su responsabilità e conoscenza.