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cane con occhiali da sole durante laser dentale

La visita veterinaria è un momento importante per la definizione di una diagnosi.

© Pixabay

La visita veterinaria: che fa il dottore quando visita Fido?

Di Giuseppe Terlizzi Medico Veterinario

aggiornato il

La visita veterinaria è un momento importante per ogni animale domestico che, tra le sapienti mani di un medico, troverà sollievo dai suoi malanni!

La visita veterinaria non è una scienza esatta, ma di certo viene eseguita seguendo un algoritmo clinico comune a tutti i professionisti del settore, che può subire leggere variazioni in base all'esperienza, allo stile e alla strumentazione diagnostica utilizzata.

Il luogo comune della visita veterinaria è di certo il terrore che prova il nostro amico a quattro zampe per quel freddo e metallico tavolo dell'ambulatorio veterinario: ma è sempre vero?

In questo articolo scopriremo cosa si cela dietro una visita clinica e in che modo il veterinario riesce ad emettere una diagnosi. 

Prima visita veterinaria: semeiologia e diagnostica

La visita veterinaria si basa sulla semeiologia soprattutto nella prima fase definita "esame obiettivo generale" o "prima visita".

La semeiologia (o semeiotica) è lo studio e l'interpretazione dei segni e dei sintomi per emettere, successivamente, una diagnosi di patologia.

Questa branca della medicina presuppone una conoscenza approfondita di istologia, anatomia e fisiologia, nonché una dimestichezza nell'individuazione di patologie caratteristiche della specie in questione.

La diagnostica è un complesso di dottrine e tecniche manuali/strumentali che coadiuvano il lavoro di un medico nell'oggettivare la definizione di un caso clinico.

L'unione di queste due branche della medicina rappresentano l'algoritmo giusto per conoscere la verità sulla salute del nostro animale domestico.

Nell'interpretazione dei sintomi durante una visita veterinaria è importante l'utilizzo di tutti i sensi, dal tatto alla vista (bypassando il gusto magari).

Di seguito elencati gli approcci pratici ad una visita veterinaria che rientrano nella definizione di "indagini dirette" ovvero tutte le procedure operate direttamente sull'animale sottoposto a visita.

Queste vengono effettuate, naturalmente, dopo l'anamnesi (racconto della storia clinica del paziente) e il segnalamento (classificazione del paziente in una categoria predisposta a determinate malattie).

L'ispezione visiva

Il primo passo che compie un clinico prima di una visita veterinaria è osservare attentamente il proprio paziente, senza toccarlo.

Per questo step è importante trovarsi in un luogo silenzioso e che metta a proprio agio il paziente. Solo un occhio attento riesce a carpire i segnali che un corpo, libero da costrizioni, mostra.

Il sempice deambulare in una stanza, il ritmo respiratorio che si nota dall'espansione toracica o la presenza di eventuali secrezioni possono dare importanti informazioni.

Nell'ispezione visiva rientra anche la captazione di odori anomali spesso caratteristici di patologia (acetone, acido burtirrico, cancrena ecc...).

La palpazione

Questa metodica rappresenta il secondo passaggio di una visita veterinaria mediante l'utilizzo dei polastrelli, del palmo della mano o del pugno chiuso.

L'obiettivo è quello di evidenziare la consistenza, la temperatura, la dolorabilità, il volume di determinati distretti anatomici fino a valutare eventuali crepitii di alcune tumefazioni o la contrattilità di alcuni organi.

Naturalmente il modo in cui il clinico posiziona la mano sarà direttamente correlato alla regione da visitare.

Questa tecnica permette, ad esempio, di stabilire l'eventuale fluttuazione di raccolte sottocutanee o endoaddominali.

La percussione

Lo scopo della percussione in una visita veterinaria è quello di provocare delle vibrazioni su determinate parti del corpo mediante dei piccoli colpi esercitati solitamente con le dita.

Tali vibrazioni determineranno un suono che avrà intensità, tonalità e durata diversi a seconda del distretto anatomico.

Un clinico che conosce, per formazione, l'intensità, la tonalità e la durata dei suoni derivanti da differenti percussioni in differenti parti del corpo riuscirà ad individuare un problema alla prima modificazione di tali parametri derivanti dalla manovra.

Particolare utilità di questa tecnica semeiologica la ritroviamo a livello polmonare: la percussione toracica è, spesso, il primo esame che ci da indicazioni su problematiche ascrivibili a cuore e polmone che verranno poi confermate dalla diagnostica collaterale (ecografia, radiografia, analisi ecc..).

L'ascultazione

L'immagine del medico per antonomasia è di certo quella con lo stetoscopio! L'ascultazione è un passaggio importantissimo della visita veterinaria ma ne rappresenta solo l'ultimo passaggio.

Prima dell'avvento dei dispositivi medici di diagnostica (come lo stetoscopio), il clinico apponeva direttamente l'orecchio sulla regione da ascultare. Oggi esistono una serie di strumenti che amplificano i suoni rendendoli più chiari e definibili.

Questa tecnica semeiologica rappresenta il golden standard per la diagnostica di alcuni organi come il cuore, lo stomaco o il polmone.

Come prima descritto per la percussione, è importante che il medico abbia una particolare dimesticazza con i rumori fisiologici in modo tale da poterli differenziare da quelli patologici come ad esempio nel caso delle aritmie cardiache o dei rumori respiratori.

L'esame obiettivo particolare: tecniche e costo della visita veterinaria

Una volta terminata la fase dell'esame obiettivo particolare (o prima visita) possono accadere tre cose:

  1. non vengono riscontrati problemi;
  2. viene diagnosticato un malessere e prescritta una terapia;
  3. Questo step non ha dato i risultati sperati e bisogna procedere con la visita specialistica ed esami di laboratorio;

Nell'ultimo caso il dottore ha il dovere di informare il proprietario dell'animale sul prezzo, ad esempio, di una visita oculistica veterinaria o di un altro distretto corporeo su cui focalizzare l'attenzione.

Molti si chiedono se esiste la visita veterinaria gratuita e, a parte pochissime eccezioni, la risposta è no. 

Esame specialistico del digerente

Dopo aver effettuato una prima visita ed aver individuato dei campanilli d'allarme ascrivibili all'apparato digerente si procede con la valutazione specialistica.

Questa comincia sempre porgendo all'animale cibo e acqua per valutare la prensione, la masticazione e la deglutizione.

Attraverso la palpazione e l'ascultazione associate ad un esame collaterale (ecografia o radiografia) il clinico mira ad individuare le cause che comportano alterazioni di:

  • fame/sete;
  • masticazione/deglutizione;
  • digestione (vomito/diarrea/stitichezza);
  • dismetabolie.

Per giungere ad una diagnosi si valutano tutti gli organi dell'apparato digerente a partire dalla cavità buccale fino all'ultimo tratto dell'intestino. 

Esame specialistico del respiratorio

In questo caso è importante distinguere innanziturro le vie aeree superiori (cavità nasali, laringe e parte superiore della trachea) da quelle inferiori (parte inferiore trachea, bronchi, pleura, polmoni e diaframma).

Il primo approccio prevede la valutazione della simmetria toracica che mira a valutare l'alterazione evidente del profilo desto o sinistro del paziente come in caso di processi cronici unilaterali toracici.

Importante la valutazione del respiro correlato all'espansione toracica di cui si può valutare:

  • frequenza;
  • ritmo;
  • tipo;
  • ampiezza;
  • celerità;
  • simmetria.

L'individuazione di una respirazione anomala spesso nasconde una problematica più grave valutabile grazie alla diagnostica collaterale (ecografia, radiografia, biopsia ecc..).

Esame specialistico del cardiocircolatrio

L'apparato cardiocircolatorio è composto dal cuore e da tutti i vasi sanguigni indispensabili per assicurare scambi di ossigeno, anidride carbonica, metaboliti, elettroliti ecc.

La valutazione della sua funzionalità è alquanto complessa e richiede spesso l'ausilio di apparecchi ecografici specialistici che riescono a mappare la funzionalità tissutale e circolatoria di cuore e vasi.

Un "malfunzionamento" cardiaco può indurre una sintomatologia varia che va dalla tosse, alla letargia passando per l'alterazione del colore delle mucose.

In questi casi l'ascultazione dei toni cardiaci ci da i primi parametri su cui indagare e per cui si programmano le indagini successive. 

Esame specialistico del sistema nervoso

Il sistema nervoso per essere valutato nella sua interezza prevede osservazioni a

  • encefalo;
  • midollo spinale;
  • nervi cranici;
  • nervi spinali periferici.

Obbiettivo primario dell'esame neurologico è definire la fondatezza dei sospetti di patologie a localizzazione nervosa.

La sintomatologia da cui spesso si parte per procedere ad un esame del nervoso è molto vaga e generica. A volte si parla di soggetti con problemi di equilibrio, propriocezione, cambi comportamentali oppure spasmi muscolari e tremori degli arti.

In virtù di questo stato del paziente si valutano il comportamento, la postura, l'andatura, i movimenti involontari e i riflessi nervosi. In questo modo (e grazie alla diagnostica collaterale) è possibile individuare la localizzazione patologica del nervoso. 

Esame specialistico della vista e dell'udito

Nell'ambito della visita veterinaria questi esami rappresentano i campi che, fino a qualche anno fa, venivano trattati marginalmente per i costi e l'efficacia dei trattamenti. Al giorno d'oggi la tecnologia ha fatto passi da giganti anche nel mondo della visita veterinaria!

L'esame dell'orecchio, ad esempio, si esegue a partire dall'ispezione del padiglione auricolare e dalla valutazione della funzionalità uditiva.

Esiste l'esame BAER che prevede l'utilizzo di cuffie per lo stimolo uditivo e la contestuale valutazione degli stimoli cerebrali da questi provocati a livello encefalico. Questo test ha un margine di efficacia altissimo.

Lo stesso vale per l'occhio le cui strutture vengono valutate singolarmente grazie all'ausilio di lenti (oftalmoscopio) che magnificano l'immagine discriminando una struttura piuttosto che un'altra. A questo si associa una valutazione della capacità visiva su cui, poi, verrà cucita una terapia farmacologica o chirurgica. 

Esame specialistico dell'uro-genitale

A partire da segni clinici quali l'anuria (non urina), l'ematuria (sangue nelle urine) e la pollachiuria (urina troppo) il clinico procederà ad individuare le cause di questi malesseri. In questi casi è importante capire la sintomatologia associata come ad esempio le sensazioni dolorifiche alla minzione (la pipì).

L'utilizzo della diagnostica complementare come l'ecografia dei tessuti molli o l'analisi delle urine darà importanti parametri che condurranno la visita veterinaria verso la diagnosi.

Il tutto è indirizzato a comprendere la funzionalità dell'apparato riproduttore e urinario a partire dalla valutazione di tutti gli organi di questo apparato. 

Quanto costa una visita dal veterinario?

Potremmo definirla la domanda da un milione di dollari! Come avrete potuto comprendere nella lettura dell'articolo il costo della prestazione medica dipende molto dalla condizione del soggetto e dalle esigenze che il proprio medico veterinario ha bisogno per poter emettere una diagnosi.

I costi possono oscillare di parecchio dai 30 euro di una prima visita (esame obbiettivo generale) fino a diverse centinaia di euro per una visita specialistica associata ad esami di sangue, urine, tessuti ed eventuali diagnosi strumentali (tac, ecografia, radiografia ecc...). 

La vita è fatta di proporzionalità e spesso bisogna fare i conti con l'affetto per i nostri animali domestici e la nostra condizione economica. Rivolgendosi al proprio veterinario di fiducia è possibile trovare sempre la soluzione migliore per tutti! 

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