Dare il Kefir al cane è una buona idea? Consumato in tutto il mondo per le sue ottime proprietà nutrizionali, questo alimento fermentato ha gli stessi benefici nutrizionali per i cani come per noi umani?
Scopriamo in questo articolo se il cane può assumere tale probiotico o meno: il veterinario Valerio Giuggi risponderà a questa e ad altre domande.
Cos'è il Kefir?
Il Kefir è una bevanda fermentata tradizionale prodotta per la prima volta in Russia, nel Caucaso.
Questo prodotto dal gusto acido, aspro e leggermente effervescente si ottiene unendo latte di mucca, capra o pecora - ma anche latte vegetale o acqua - a chicchi di Kefir.
Questi granuli, dalla forma simile a quella del cavolfiore, sono una microcolonia batterica composta da una combinazione di lactobacilli, bifidobatteri e lieviti (Lactobacillus kefiranofaciens, Saccharomyces turicensis).
Come avviene la fermentazione?
I granuli di Kefir a contatto con il latte ne provocano la fermentazione. Durante questo processo, i batteri producono anidride carbonica e scompongono il lattosio nel latte in acido lattico.
Di conseguenza, il composto contiene in realtà relativamente poco lattosio rispetto al latte o allo yogurt e viene spesso prodotto anche con ceppi di lievito che metabolizzano il lattosio.
Lo stesso processo di fermentazione funziona anche su latti vegetali ottenuti da fonti come cocco, avena o riso.
Dopo 12-24 ore di fermentazione, il composto si trasforma in Kefir, bevanda simile allo yogurt, ma più liquida e acquosa.
Quanti tipi di Kefir esistono?
Esistono diverse tipologie di Kefir e queste ne variano la composizione in batteri presenti all'interno.
- Kefir di latte animale (mucca, capra, pecora);
- Kefir di latte vegetale (cocco, riso, avena);
- Kefir d'acqua.
Che differenza c'è tra il Kefir e lo yogurt?
Il Kefir è altamente ricco di fermenti probiotici e contiene molti batteri e lieviti. Lo yogurt, invece, è latte vaccino fermentato prodotto grazie a due batteri: il Lactobacillus Bulgaricus e Streptococcus Termophilus, che trasformano il lattosio in acido lattico.
Oltre alla diversa composizione batterica e al diverso contenuto di lattosio, anche la consistenza e il sapore cambiano: mentre lo yogurt è cremoso e ha un sapore più delicato, il Kefir ha un gusto aspro, leggermente acido e frizzante.
Il Kefir ha benefici per la salute simili al latte o allo yogurt. Ma a differenza del latte o dello yogurt, aventi un alto contenuto di lattosio che alcuni cani non possono tollerare, è probabile che anche gli animali intolleranti al lattosio possano mangiare tranquillamente il Kefir, ma con moderazione. Altrimenti, meglio optare per la versione con l'acqua.
Il Kefir al cane fa bene?
Dal punto di vista nutrizionale, il Kefir al cane apporta numerosi benefici, sia che venga preparato con latte di mucca, di capra o di pecora o alternative non casearie come latte di riso e di cocco.
Questo probiotico è un'ottima fonte di:
- Proteine, calcio e vitamina K: per la salute delle ossa;
- Vitamine B12 e B2: per l'assimilazione di grassi e proteine;
- Sali minerali, come magnesio e potassio, aiutare gli enzimi a produrre energia dai macronutrienti e regolare il bilanciamento idrosalino;
- Probiotici: per la regolazione intestinale.
Il vero super potere del Kefir risiede nel suo contenuto di probiotici. Contenendo fino a 61 diversi ceppi di batteri e lieviti, questa bevanda fermentata supporta e migliora la salute dell'intestino e protegge persino dalle infezioni prevenendo lo sviluppo di batteri nocivi come Salmonella ed Escherichia coli.
I cani che assumono antibiotici possono trarre beneficio dal consumo del Kefir perché ripristina i batteri buoni dello stomaco che il farmaco elimina mentre rimuove i ceppi dannosi. Si consiglia di dare da mangiare il Kefir al cane in quantità da uno o due cucchiaini, poche ore dopo aver preso il farmaco.
I quattrozampe che soffrono di diarrea, parassiti o stress, e quelli che sono anziani, possono anche trarre beneficio da piccole quantità di Kefir aggiunte alla loro dieta.
Posso dare il Kefir al cane? La risposta del veterinario Valerio Giuggi
«Sì, il cane (e il gatto) possono mangiare il Kefir. Mentre nell’uomo i benefici sono stati valutati dal punto di vista scientifico, nel cane (e nel gatto) invece sono stati svolti alcuni studi che adesso sono ancora preliminari e non possono essere presi a conclusione, proprio in virtù della variabilità del Kefir».
Queste le parole del veterinario Valerio Guiggi, dove nel video caricato sul suo account YouTube, parla del Kefir e del suo utilizzo nell'alimentazione del cane e del gatto.
L'esperimento del Kefir al cane
«Lo studio più generale a disposizione - continua il veterinario toscano - è uno effettuato nel Sud Est asiatico, in cui è stato fornito il Kefir (con alta concentrazione batterica: 1 miliardo per ogni grammo) per due settimane a 6 cani diversi (tutti sani, senza patologie).
Dopo 14 giorni le analisi delle feci hanno mostrato delle modifiche, a parità di alimentazione, in tutti e 6 i cani: alcune specie batteriche erano aumentate e altre ridotte; in generale era aumentato l’indice di variabilità batterica nell’intestino, il che è un fattore postivo per la salute dell’animale».
La varabilità del Kefir
Tuttavia, bisogna considerare la variabilità del kefir, come suggerisce Giuggi. Siccome cambia di molto la composizione da prodotto a prodotto, come essere sicuri che il preparato fatto in casa abbia lo stesso effetto di quello prodotto dai ricercatori asiatici?
A questa domanda non esiste al giorno d'oggi una risposta unica e generale, sempre per via della variegata composizione di ogni preparato.
Quanto Kefir dare al cane?
Sebbene questa bevanda sia a basso contenuto di lattosio, la sua ricchezza di probiotici può causare disturbi allo stomaco in alcuni cani quando viene introdotto per la prima volta.
Se il tuo cane tollera bene questa quantità, puoi aumentare le dosi da uno a due cucchiaini da tè per 7 chili di peso corporeo:
- 1-2 cucchiaini al giorno per un cane che pesa dai 7 ai 14 chili;
- 2-3 cucchiaini al giorno per un cane con un peso compreso tra i 20 e i 30 chili;
- 3-4 cucchiaini al giorno per un cane dai 35 ai 45 chili.
Queste quantità possono essere somministrate giornalmente come parte di una dieta regolare o durante periodi di stress o malattia durante i quali il tuo cane potrebbe aver bisogno di una spinta probiotica extra.
Per chi è controindicato il Kefir?
Si sconsiglia l'introduzione del Kefir al cane con un sistema immunitario compromesso, poiché i lieviti e i batteri potrebbero provocare infezioni.
Sebbene la bevanda fermentata sia spesso prodotta con latte di mucca, è povera di lattosio. Quel basso contenuto di lattosio significa che anche i cani intolleranti al lattosio sono probabilmente in grado di digerire il Kefir.
Ad ogni modo, se il tuo cane non sopporta il lattosio e preferisci non rischiare, il Kefir prodotto con latte di capra, latte di cocco, latte di riso o latte d'avena sono valide alternative nutrienti.
Come produrre in casa il Kefir?
Il Kefir è in realtà abbastanza facile da preparare a casa e molto più economico rispetto all'acquisto in un negozio.
Occorrente
- 2 vasetti di vetro;
- Filtri per caffè (o garza) e un elastico;
- Latte (animale o vegetale);
- Filtro in plastica o metallo;
- Grani di Kefir (disponibili online o nei negozi biologici o naturali).
Procedimento
- Versa una tazza di latte e un cucchiaio di grani di Kefir in un barattolo di vetro, lasciando circa un po' di spazio nella parte superiore.
- Copri il barattolo con una garza traspirante o un filtro per caffè, tenendolo fermo con un elastico.
- Lascia riposare il composto per 24 ore fino a quando il liquido si sarà addensato e inacidito e inizieranno a formarsi dei nastri bianchi e gialli.
- Filtra il tuo preparato con un colino di metallo o di plastica e metti un barattolo di vetro sotto per raccogliere il liquido. Sigilla il contenitore e conserva in frigorifero: dovrebbe durare circa tre settimane.
- Metti i grani di Kefir avanzati nel colino in un altro barattolo, aggiungi una tazza di latte, copri e fai fermentare di nuovo. I grani continueranno a riprodursi e dovrebbero raddoppiare di dimensione ogni due settimane circa.