I gigli sono dei fiori meravigliosi che possono riempire le nostre case in primavera, o soprattutto durante il periodo delle prime Comunioni (di cui il giglio bianco, o lilium, è il simbolo). Ma al di là dell’aspetto che ispira purezza e calma, questi fiori possono avere degli effetti sui nostri animali domestici?
Oggi scopriamo insieme se il giglio è velenoso per i gatti e come comportarsi se Micio (curioso e goloso come è!) ne fa ingestione.
Giglio e gatto: un amore impossibile
Pensavate di far piacere a tutta la famiglia portando dei bellissimi fiori colti in un giardino? Il gesto è molto bello, ma se questi fiori sono dei gigli e avete in casa un gatto, la situazione potrebbe risultare complicata.
Questi fiori sembrano avere un incredibile potere di attrazione per il vostro felino, ma allo stesso tempo sappiamo che possono rivelarsi per Micio altamente velenosi. Perché? E Cosa fare? Vediamolo insieme!
Tutti i gigli sono velenosi per il gatto?
Alcune specie di gigli sono più pericolose e tossiche di altre. In natura, esistono 110 specie diverse di gigli, quindi può essere difficile distinguere una varietà dall’altra e alcune di queste sono talmente velenose per i gatti che anche il solo sfiorare una foglia della pianta può essere fatale per il vostro amato Micio.
Per questo motivo è innanzitutto necessario cercare di identificare il più chiaramente possibile il tipo di fiore in caso di contatto con il gatto. Esistono diverse applicazioni sugli smartphone molto efficaci che permettono di fotografare la pianta in questione e di ottenere quante più informazioni possibili su di essa. In questo modo, con il nome della pianta in mano, in caso di avvelenamento sarà possibile contattare il vostro veterinario rapidamente, per evitare il peggio.
Cosa succede se il gatto ha mangiato un giglio?
Non appena il gatto si avvicina troppo a un giglio, mastica o ingerisce una qualsiasi parte della pianta (o addirittura beve l'acqua del vaso), bisogna monitorare attentamente le sue condizioni generali.
I sintomi gastrointestinali possono comparire entro 3-12 ore dall'ingestione, indicando un avvelenamento. Di solito questi sintomi comprendono:
In alcuni casi sono questi gli unici sintomi che l'animale avverte e non si sviluppa nient'altro. Sarebbe quindi opportuno, solo sotto consiglio del veterinario, dare al vostro animale cibo gastrointestinale per circa 4 giorni e lavargli la bocca dopo il vomito.
Purtroppo, però nella maggior parte dei casi, i sintomi evolvono entro 1-3 giorni, con la comparsa di insufficienza renale acuta. Questo disturbo comporta numerosi problemi neurologici (problemi di deambulazione e persino convulsioni) e urinari.
Nel gatto intossicato è possibile assistere a un aumento o diminuzione di frequenza della minzione. Il gatto può anche disidratarsi e accusare forti dolori addominali.
Cosa fare se il gatto ha ingerito un giglio?
Se non si tratta rapidamente, l’insufficienza renale è spesso fatale per il gatto. Per questa ragione, se Micio ingerisce una qualsiasi parte di questo fiore, è necessario contattare rapidamente il veterinario.
La prognosi è generalmente buona se l'animale viene trattato entro 24 ore dall'ingestione.
Tutte le piante d’appartamento sono tossiche per il gatto?
La risposta a questa domanda richiede qualche precisione. Micio è spesso particolarmente interessato alle piante, sia per giocare, sia per combattere la noia o per eliminare le palle di pelo. Il gatto ha, infatti, bisogno di masticare e ingerire erba per regolare la digestione ed eliminare i peli presenti nello stomaco.
Bisogna sapere che proprio come gli esseri umani, ogni gatto reagisce in modo diverso ai diversi tipi di piante, fate quindi del vostro meglio per assicurarvi che la nuova pianta portata in casa sia meno accessibile e soprattutto non tossica per Micio. Qualsiasi pianta può causare vomito e diarrea, quindi meglio collocarla in un luogo non raggiungibile per il felino, soprattutto agli esemplari particolarmente giovani.
Ricordate, infine, che solo perché una pianta è sicura per un cane, non significa necessariamente che sia sicura per i felini. Quindi, prima di ogni acquisto, informarsi sul tipo di pianta e le possibili conseguenze sulla salute dell’animale.
Il giglio è pericoloso per i cani?
Il giglio può risultare velenoso anche per i cani, anche se con effetti più lievi rispetto ai gatti. Nel cane non ci sono studi che hanno mostrato lo sviluppo di un’insufficienza renale dopo l’ingestione. Solo la presenza di disturbi gastrointestinali.
In ogni caso, si consiglia di tenere la pianta o i fiori fuori dalla portata del tartufo di Fido!
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Articolo revisionato da:
Francesco Reina
Assistente veterinario