Si sente parlare sempre più spesso di gatti brachicefali e, più in generale, di sindrome brachicefalica.
Questo acronimo sintetizza la condizione clinica della sindrome ostruttiva nel gatto delle prime vie respiratorie tipiche delle razze brachicefale. I presupposti anatomici derivanti dalla selezione genetica che portano all'insorgenza di queste problematiche sono innumerevoli, scopriamoli insieme!
Gatto con muso schiacciato: un po' di storia
I gatti brachicefali (come anche i cani) sono sempre esistiti ma, nel tempo, la loro evoluzione è stata in un certo qual modo manipolata ed indirizzata all'estetica e non alla funzionalità.
Purtroppo quando si tratta di conformazione anatomica la funzionalità va di pari passo con il benessere e con la compatibilità alla vita. Non dobbiamo pensare alla selezione genetica solo come ad un protocollo estremamente rigido operato da scienziati di alta levatura nei più illustri laboratori delle migliori università.
Ovviamente la genetica è anche quello e, fortunatamente, opera in questo senso nel lato "buono della scienza". Esiste, però, la possibilità di incrociare in modo "amatoriale" individui con tratti morfologici caratteristici per generazioni e generazioni fino a selezionarne una linea genetica vera e propria ascrivibile ad un allevatore piuttosto che ad un altro.
Nel caso di un qualsivoglia gatto con muso schiacciato appartenente ad una razza predisposta nel tempo si è preferito selezionare criteri estetici "appetibili" ai non addetti ai lavori come occhi grandi, muso schiacciato e lingua sporgente. Concettualmente un potenziale proprietario ha la responsabilità di prepararsi e capire come è meglio adottare.
Le razze di gatti brachicefali
Le razze di gatti brachicefali, cioè quelle con un cranio dalla forma accorciata e un muso schiacciato, sono:
- Gatto Persiano: Il Persiano è forse la razza brachicefala più conosciuta. Ha un muso molto schiacciato e una testa rotonda.
- Exotic Shorthair: Questa razza è essenzialmente un Persiano a pelo corto. Condivide le stesse caratteristiche brachicefale.
- Gatto Himalayano: Un'altra variante del Persiano, l'Himalayano ha un muso schiacciato ed è noto per il suo mantello a colori point.
- Scottish Fold: Con le sue orecchie piegate in avanti e un muso leggermente schiacciato, lo Scottish Fold ha un aspetto unico e adorabile.
- British Shorthair: Sebbene meno estremi rispetto ad altre razze brachicefale, i British Shorthair hanno un muso accorciato e una testa rotonda che conferiscono loro un aspetto dolce e compatto.
Gatti brachicefali: dall'estetica alle problematiche
I gatti brachicefali sono fortunatamente meno diffusi dei cani con la medesima conformazione. È doveroso specificare ed inquadrare quella che viene descritta in letteratura come sindrome (ovvero l'insieme di più condizioni patologiche che caratterizzano un soggetto in modo ripetibile).
Quando si parla di gatti con muso schiacciato si associa spesso l'acronimo BAOS che sta ad indicare la sindrome ostruttiva delle prime vie respiratorie. Ma cosa significa? In pratica la morfologia rostrale (riferita alla parte apicale della testa) è orientata all'estetica e non alla funzionalità: questo determina stenosi (restringimento) dei condotti aerei, palato molle e, di conseguenza, compromissione della capacità respiratoria nel gatto.
Questo è il motivo per cui molto spesso il micio con il muso schiacciato emette rantoli respiratori e va in sofferenza respiratoria nel periodo estivo.
Sindrome brachicefalica: il distretto oculare
I gatti brachicefali non hanno solo problemi respiratori ma, purtroppo, la condizione clinica è estesa anche alla componente oculare. La conformazione del cranio schiacciata in senso rostro caudale determina una minore profondità delle fosse oculari che accolgono i globi oculari.
Questo è il motivo per cui i gatti appartenenti a questa categoria sembrano avere "gli occhi grandi". In realtà la grandezza dei globi oculari è grossomodo la stessa delle altri razze: sono semplicemente più sporgenti. Questa sporgenza patologica, chiamata in linguaggio medico esoftalmo, determina una serie di problematiche anche gravi se mal gestite:
- congiuntiviti;
- cheratiti;
- patologica circolazione lacrimale con relative ostruzione;
- ulcerazioni corneali;
- predisposizione a ferimenti.
In poche parole la maggiorata esposizione meccanica dell'occhio lo predispone un po' a tutte quelle che possono essere le patologie legate all'occhio che, in casi gravi, può portare anche alla cecità.
Dispnea gatto: si può curare?
I gatti brachicefali vanno spesso in dispnea. Quest'ultima viene definita come una variazione patologica dei tempi e dell'intensità degli atti respiratori che, a lungo andare, può portare a problemi gravi. Avendo i condotti respiratori molto sottili e corti con relative cavità nasali di esigue dimensioni il gatto brachicefalo non respira bene.
A questo si può associare la presenza di palato molle: lo potremmo definire in modo semplice un lembo in più di palato che va ad ostruire parzialmente la trachea restringendo ancora di più la compliance respiratoria. Fortunatamente nel gatto, rispetto ai cani brachicefali, l'incidenza di questo problema è minore o comunque non sempre di risoluzione chirurgica.
La respirazione difficoltosa può portare nel tempo a problematiche cardiache che, sommate alle altre descritte, può ridurre significativamente la vita di un soggetto brachicefalo.
Gatto con la faccia schiacciata: vale la pena adottarlo?
I gatti brachicefali sono degli animali domestici dolcissimi, con un temperamento mite e capaci di dare un immenso affetto ai proprietari. In virtù di questo doveroso presupposto è però importante specificare che l'adozione di questi soggetti è impegnativa e colma di insidie.
Nonostante non è facile discernere da chi prendere un gatto appartenente a questa categoria è di certo utile rivolgersi al proprio veterinario che all'occorrenza potrà indicarci un allevatore che lavora eticamente e che non seleziona in modo spinto e disumano questi innocenti gattini.