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Gli Scottish Fold sono affetti da osteocondrodisplasia del gatto.

© Shutterstock

Cos'è l'osteocondrodisplasia del gatto?

Di Flavia Chianese Zootecnica

aggiornato il

L’osteocondrodisplasia del gatto è una patologia che colpisce le ossa e le articolazioni, eppure è “grazie” ad essa se alcune razze di gatto sono state selezionate con delle particolari caratteristiche estetiche.

L’osteocondrodisplasia del gatto si manifesta in tutti i mici di razza Scottish Fold, ed inevitabilmente porterà il nostro gatto a provare dolore.

Avete presente quelle dolci orecchie piegate all’ingiù? Ecco quello è un esempio di osteocondrodisplasia.

Cos’è l’osteocondrodisplasia del gatto?

L’osteocondrodisplasia è un disturbo che colpisce cani e gatti, e comporta un anormale sviluppo dello scheletro; sia di ossa (osteo) che di cartilagine (condro).

Più frequentemente il disturbo si riflette sulla colonna vertebrale; le ossa colpite sono le ossa lunghe (degli arti) nei quali possono essere presenti deformità.

Cosa comporta l'osteocondrodisplasia nel gatto?

Quest’anomalia comporta problemi nella calcificazione e nel corretto sviluppo cartilagineo (come appunto le orecchie dello Scottish), ed ha come conseguenza lo sviluppo di forme di artrite, talvolta anche molto severe. 

Un gatto affetto da osteocondrodisplasia ha tipicamente una statura piccola.

Acondrodisplasia, una forma più lieve

I gatti con acondrodisplasia hanno gambe più corte, ma corpo e testa proporzionati. Questa è una forma lieve di osteocondrodisplasia, a cui non sono associate patologie secondarie gravi, ma i soggetti colpiti possono sviluppare comunque artrite dolorosa e problemi motori.

Il gatto Munchkin è predisposto a sviluppare acondrodisplasia

Il gene dell’osteocondrodisplasia nel gatto

L’osteocondrodisplasia è un disturbo genetico ereditario a carattere autosomico dominante, ma a dominanza incompleta. Ciò significa che basta un solo genitore con il gene mutato FD per trasmettere il carattere, ma il grado con cui si manifesterà può variare da cucciolo a cucciolo.

Il gatto di razza Scottish Fold può ereditare una forma lieve, che consente comunque una buona qualità della vita.

Tutti i gatti Scottish Fold hanno l’osteocondrodisplasia?

La risposta è , perché a determinare il carattere delle orecchie a “cuffietta” che li caratterizza, è proprio l’osteocondrodisplasia.

Purtroppo tutti i gatti Scottish Fold provano un dolore da lieve a grave, dovuto alla degenerazione che interessa le loro cartilagini articolari, ma che comunque non va sempre ad inficiare con la qualità della loro vita. 

La polemica sulla razza Scottish Fold

Questa razza ha davvero un aspetto dolcissimo, e questo ha contribuito ad una diffusione rapida in un’epoca caratterizzata dall’ostentazione e dai social media.

Ma è giusto continuare a far riprodurre la razza Scottish?

La Britain Veterinary Association ha proposto l’interruzione dell’allevamento della razza, proprio perché soggetta a numerosi problemi di salute e perché ritenuta “eticamente scorretta”.

Per quanto siano meravigliosi comunque, ci sono evidenze scientifiche che confermano i disturbi correlati a questo carattere; ma è anche vero che i gatti Scottish possono avere una vita lunga (fino a 15 anni) e felice, senza avere grosse ripercussioni sulla salute.

Cosa succede se si fanno accoppiare due gatti Scottish Fold?

I cuccioli di due esemplari con questo gene mutato presenteranno una forma più grave della patologia:

  • Deformità accentuata degli arti;
  • Parassitosi auricolari;
  • Sordità;
  • Disturbi secondari.

Ecco perché l’accoppiamento tra esemplari di questa stessa razza è vietato. In genere l’accoppiamento degli Scottish viene effettuato dall’incrocio con un American Shorthair o con un British Shorthair.

Inoltre questa razza sembra essere maggiormente predisposta a sviluppare altre malattie genetiche, come la malattia del rene policistico e la cardiomiopatia ipertrofica, che contribuiscono al peggioramento della sua salute.

Sintomi dell’osteocondrodisplasia del gatto

A causa del dolore provocatogli dall’artrite, il gatto potrà apparire:

  • Letargico, svogliato;
  • Riluttanza a muoversi e a giocare;
  • Spesso sovrappeso.

Diagnosi di osteocondrodisplasia

La diagnosi viene effettuata dal veterinario, e all’esame fisico di palpazione, il gatto potrebbe mostrare dolore generalizzato, in particolare nella zona lombosacrale, alle anche e ai tarsi.

La presenza della malattia viene confermata dall’esame radiografico, in cui possono essere evidenziate le anomalie dello scheletro. 

Come curare un gatto affetto da osteocondrodisplasia?

I gatti affetti da osteocondrodisplasia devono essere sottoposti a controlli periodici dal veterinario, per il monitoraggio dello stato di avanzamento della malattia. 

Dal momento in cui vi è infiammazione delle articolazioni e dolore, potranno essere trattati a vita con antinfiammatori non steroidei (FANS) e integratori per rafforzare e lubrificare la cartilagine, come i glicosaminoglicani.

Anche la laserterapia può dare buone risultati, e nel giro di pochi mesi si noteranno già i miglioramenti. 

In alcuni casi i disturbi possono essere molto debilitanti per il gatto, e in quel caso potrebbe essere necessario procedere con l’eutanasia

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