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Gatto che beve acqua

Ecco quanto beve un gatto secondo le sue necessità/

© AltamashUrooj / Shutterstock

Quanto beve un gatto? Scopri se l'acqua è sufficiente!

Di Francesco Reina Assistente Veterinario

aggiornato il

Si tratta di una domanda che si pongono molti proprietari: diamo una risposta esaustiva ad un dubbio per nulla scontato su quanto beve un gatto.

Forse non tutti sanno che il gatto è un animale…del deserto! Infatti, il gatto domestico (Felis catus), cioè il micio che abita le nostre case e le nostre strade, discende direttamente da una specie selvatica originaria dell’Africa, il Felis silvestris Libyca, un felino che si è perfettamente adattato alle temperature torride e al clima arido nel corso della propria evoluzione.

Tali circostanze ambientali hanno fatto sì che questo felide sviluppasse la capacità limitare il dispendio di acqua e, conseguentemente, di riuscire a bere pochissimo e solo in caso di stretta necessità.

Un continuo fabbisogno di idratarsi lo avrebbe infatti reso vulnerabile ed inadatto all’ambiente; pertanto, questa capacità si è rivelata particolarmente utile alla sopravvivenza. Ma, come vedremo più avanti, ha provocato anche alcuni importanti svantaggi. E quindi oggi ciascun proprietario si chiede: ma quanto beve un gatto?

Perché il gatto beve poco?

La conseguenza diretta di quanto accaduto nella storia, ha reso Micio un animale poco abituato a bere, avendo ereditato dal suo progenitore questa caratteristica. Pur non trovandosi nel deserto ma nelle nostre case, esso ha mantenuto intatto questo istinto naturale.

Inoltre, per sua natura, il gatto preferisce bere da fonti di acqua corrente e fresca (lavandini, fontane e persino wc) relegando a volte la ciotola ad una seconda scelta.

Ecco spiegato il motivo per cui il nostro amico tende a bere poco, anche se tale comportamento può incidere negativamente su alcuni aspetti della sua salute.

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Cosa succede se il gatto non beve abbastanza?

La prima risposta che verrebbe da dare sarebbe che il gatto si disidrata! In realtà ciò non accade se non a seguito di alcune condizioni patologiche. Come detto, Micio è perfettamente in grado di mantenere in equilibrio i propri liquidi corporei, recuperando anche acqua da altre fonti, come ad esempio il cibo umido

I problemi riguardano piuttosto l’apparato urinario ed in particolare i reni. Le malattie più frequenti nel gatto, non a caso, sono proprio la cistite, i calcoli renali e l’insufficienza renale (acuta o cronica), quest’ultima più tipica degli individui anziani.

La cistite

La cistite, cioè l’infiammazione della vescica, è spesso provocata, infatti, da un’urina troppo densa che non viene diluita con la giusta quantità d’acqua.

Se poi aggiungiamo che l’uretra del gatto è davvero piccola, soprattutto nei maschi castrati, è facile capire come il fenomeno venga aggravato con una minzione limitata.

I calcoli renali

I calcoli renali (sovente costituiti da ossalato di calcio), altro non sono che cristallizzazioni minerali dovute allo squilibrio acido-basico dell’urina e hanno la medesima causa della cistite.

L'insufficienza renale

Infine, l’insufficienza renale è una delle malattie a cui va maggiormente incontro un gatto anziano, anche se talvolta l’esordio può avvenire in giovane età ed avere decorso acuto. Si tratta sempre di un disturbo serio che va curato o tenuto sotto controllo scrupolosamente.

A seguito della mancata assunzione della giusta quantità d’acqua, i reni di Micio possono perdere parte della loro funzionalità con ripercussioni anche gravi sullo stato di salute generale, specialmente riguardo all’efficienza cardiaca.

Per tutte queste patologie esistono cure specifiche che il veterinario può mettere in atto ma, come abbiamo visto, il denominatore comune è sempre capire quanto beve un gatto!

Come invogliare il gatto a bere di più?

Sicuramente non possiamo proporre al nostro amico peloso acqua in bottiglia o biberon come faremmo coi nostri bambini, e nemmeno forzarlo a bere con sistemi coercitivi (ad esempio con una siringa vuota). Ma di sicuro abbiamo delle opzioni che possono aiutare il gatto a bere adeguatamente senza rischiare una battaglia all’ultimo graffio! 

Possiamo, come visto precedentemente, optare per del cibo umido da alternare alle crocchette, magari specifico per problemi urinari o renali se esso ne soffre.

Allo stesso modo, si possono facilmente acquistare in commercio fontanelle artificiali con un continuo ricircolo d’acqua che ne garantisce la freschezza e l’appetibilità. Infine, può essere valido distribuire più ciotole (sempre pulite e possibilmente in alluminio) in più punti della casa, così che Micio possa bere qualche sorso durante il suo…pattugliamento del territorio.

Ultimo fattore fondamentale è effettuare visite di controllo dal veterinario con cadenza annuale (o più frequentemente per i gatti anziani) per valutare anche la salute dei reni.

Quando preoccuparsi di quanto beve un gatto?

Per assurdo, è proprio un micio che beve molto e urina frequentemente a doverci allarmare. Ma così assurdo non è, a pensarci: se teniamo in considerazione tutto ciò che abbiamo imparato, è facile comprendere che un’assunzione spropositata di acqua e minzione conseguente sono il primo segno che i reni non stanno funzionando adeguatamente, oppure essere la spia di un problema metabolico come il diabete.

In tali casi, portiamo Micio dal veterinario per una visita approfondita in modo da scoprire la causa e curarla.

Abbiamo visto quanto beve un gatto e come gestire il suo fabbisogno idrico: se mettiamo in atto questi piccoli consigli, saremo in grado di prevenire i disturbi più frequenti a carico dell’apparato urinario, tanto quelli più lievi quanto quelli più seri.

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