La stitichezza nel gatto (o costipazione) è un’anomalia del transito intestinale. Le sue cause sono da ricercarsi in una mancanza d’attività, ma non solo.
Se gli episodi di costipazione sono rari e saltuari non c’è da allarmarsi, ma se si presentano con costanza bisogna ricorrere ad alcuni rimedi. Ecco di seguito una guida su come far fare la cacca al gatto.
Come funziona la digestione del gatto?
Prima di parlare di stipsi nel gatto facciamo il punto sulla digestione. Il gatto strappa il cibo con i denti e lo mastica per ridurlo in frammenti più piccoli in modo da poterlo fare passare più velocemente nel tubo digerente.
In seguito, il cibo passa per l’esofago e arriva fino allo stomaco, per poi raggiungere l’intestino tenue dove viene scomposto grazie alla bile e al succo pancreatico.
Infine, la scomposizione continua nell’intestino crasso e nel colon dove avviene la sintesi delle vitamine. La digestione si conclude con l’espulsione del materiale di scarto: le feci.
Come valutare la defecazione del gatto?
Della defecazione si valutano principalmente due aspetti: atteggiamento e frequenza.
L'atteggiamento del gatto durante i bisogni
Il tipico atteggiamento che il gatto assume nel defecare può variare in virtù di patologie del treno posteriore (da metà schiena verso le coda).
Le principali cause di un'alterata postura di defecazione sono tutte le condizioni che riducono la motilità del treno posteriore: lesioni della colonna vertebrale, problemi articolari, fratture ecc..).
Inutile sottolineare che un'alterazione della postura può esitare in stitichezza algica (il soggetto prova dolore nel defecare quindi evita di farlo).
Frequenza: quante volte al giorno il gatto deve fare cacca?
Per quanto riguarda la frequenza delle feci è importante sapere che un gatto normalmente defeca 1/2 volte al giorno.
Nel caso in cui notiamo che la frequenza sta diminuendo in modo preoccupante bisognerà rivolgersi ad un veterinario chiedendo consigli sul cambio di registro alimentare o ricerca delle cause che portino alla costipazione.
Cosa comporta la stitichezza nel gatto?
Per stitichezza del gatto si intende l'emissione di feci dure e in quantità ridotte. Solitamente la permanenza prolungata delle feci nell'intestino produce una cacca ricoperta di muchi (o sangue).
Si giunge a questa situazione a causa di:
- una peristalsi più lenta;
- contrazione spastica degli sfinteri;
- corpi estranei;
- una dieta povera di fibre e ricca in sostanza secca.
Come capire se il gatto ha un blocco intestinale?
Si parla di costipazione nei gatti quando il nostro animale ha difficoltà a defecare (le sue feci sono molto secche, dure o di difficile evacuazione) o non riesce proprio a farlo.
I sintomi della stitichezza nel gatto sono:
- inappetenza;
- irrequietezza;
- dolori addominali (dolore alla palpazione);
- sete abbondante;
- in alcuni casi, vomito.
Può, inoltre capitare che il gatto resti a guardare la lettiera per un po’ di tempo invece di usarla.
Perché il gatto non fa la cacca?
La stitichezza nel gatto è un disturbo dovuto essenzialmente ad una mancanza di attività, per questo motivo la costipazione colpisce soprattutto i gatti che vivono in appartamento, poiché la sedentarietà può rallentare la digestione e disidratare le feci.
Anche un gatto sovrappeso o con un’alimentazione povera di fibre può portare problemi di transito intestinale e quindi di stipsi.
La costipazione può, inoltre, essere causata da patologie che colpiscono il colon o da palle di pelo che bloccano il passaggio del cibo nell’intestino.
Infine, l’ingestione di un corpo estraneo, può causare questo blocco intestinale del gatto.
La stitichezza nel gatto anziano risulta più frequente a causa della disidratazione dell’organismo legata all’età.
Quanti giorni si può stare senza defecare?
Si parla di "defecazione sospesa" quando il gatto non fa la cacca da 12 ore.
A partire da questo range temporale la situazione non può che aggravarsi: più passa il tempo e più grave sarà la prognosi di stipsi del nostro gatto.
Cosa fare per un gatto stitico?
La cura della stitichezza nel gatto passa, prima di tutto, per un’aggiunta di fibre all’alimentazione del micio.
Basterà aggiungere alla razione abituale del suo pasto (che dovrà essere a base di bocconcini umidi) zucchine o zucca bollite (ricche di acqua e fibre) o acquistare dei prodotti specifici per far fronte alla costipazione.
Prevenendo la stitichezza, inoltre, è importante assicurarsi che il micio abbia sempre acqua fresca a disposizione.
Infine, è bene spazzolare il gatto ogni giorno per eliminare l’eccesso di pelo: in questo modo si leccherà di meno e la possibilità che si formino boli di pelo nello stomaco diminuirà considerevolmente.
È bene anche controllare la frequenza con cui il gatto urina e defeca. Se si è alla ricerca dei sintomi della costipazione bisognerà far attenzione a:
- come fa la cacca (se si sforza quando cerca di defecare);
- come sono le feci (dure, secche, piccole, ricoperte di muco o sangue);
- i dolori addominali manifesti.
Come curare la stitichezza nel gatto?
Come ammorbidire le feci del gatto con i farmaci
A seconda della causa della stitichezza nel gatto il veterinario può mettere in atto diversi trattamenti per ammorbidire le feci: questi vanno dal clistere (che dev’essere imperativamente effettuato da un professionista e non in casa) allo sciroppo lassativo da somministrare al gatto previa una siringa senz’ago.
Nei casi più gravi il veterinario può effettuare un intervento chirurgico per rimuovere l’occlusione intestinale del gatto.
Rimedi naturali per la stitichezza nel gatto
Oltre all’aggiunta di fibre nell’alimentazione del gatto, si può integrare la sua dieta con una dose giornaliera di un cucchiaino di olio di vaselina da aggiungere al cibo (e mai da somministrare tramite una siringa senz’ago, si può causare una polonite ab ingestis che può far morire il gatto) o olio di oliva.
Anche la somministrazione dell’aloe vera o di ficus può aiutare a combattere la stitichezza del gatto.
Il fecaloma del gatto
Il fecaloma del gatto è una massa di feci dure e disidratate che si accumulano nel colon del gatto e che non può essere espulsa naturalmente.
Per questo motivo è necessario rivolgersi al veterinario che dovrà anestetizzare il gatto per poi praticare un clistere per liberare il tratto intestinale del micio.
La costipazione del gatto è una patologia che necessita di una visita del veteriario, l'unico che può trovare i giusti rimedi.
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Articolo revisionato da:
Giuseppe Terlizzi
Medico veterinario