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Quante volte fa la cacca un gatto è un parametro importante per la sua salute.

© Shutterstock

Alla scoperta di quante volte fa la cacca un gatto

Di Flavia Chianese Zootecnica

aggiornato il

Quante volte fa la cacca un gatto? Numerosi fattori influenzano la motilità intestinale di Micio: scopriamo come migliorare la sua digestione.

Quante volte fa la cacca un gatto al giorno varia principalmente in base al tipo di cibo che mangia, che sia secco o umido, ma anche in base all'età.

Alcuni gattini potrebbero anche non fare la pupù per una settimana: capiamo quali sono le "regole" della digestione del micio e quali le eccezioni ammesse!

Quante volte al giorno fanno la cacca i gatti? La regolarità intestinale

Quante volte fa la cacca un gatto è un importante parametro da valutare per la sua salute. La maggior parte dei gatti fanno la cacca 1-2 volte al giorno in età adulta.

I soggetti anziani hanno una digestione più lenta e a volte capita che abbiano una frequenza delle deiezioni a giorni alterni. La senilità, comunque, non è un fattore che influisce sistematicamente sulla frequenza di defecazione.

Quante volte fanno la cacca i cuccioli è invece più difficile da determinare: anche 2 o 3 volte, ma è bene ricordare che i gattini presentano per natura una maggiore irregolarità del tratto intestinale.

Capire quante volte sfruttano la loro lettiera i gatti non è dunque sempre semplice, soprattutto se Micio ha accesso al giardino o se si possiede più di un felino. Se invece vive perennemente in casa, è possibile che defechi con irregolarità giornaliera (anche ogni 3 giorni).

Se notiamo che l’irregolarità è continuativa nel tempo allora può essere che il gatto sia stitico.

Quanto può stare un gatto senza fare la cacca?

Alcuni gatti potrebbero non defecare anche per 1 settimana. Questo può essere segno di stitichezza, soprattutto se è accompagnata da sintomatologia collaterale, come l’inappetenza o il vomito.

Se il tuo gatto non ha emesso feci per 4-5 giorni è opportuno rivolgersi a un veterinario per analizzare, diagnosticare e prescrivere una terapia appropriata al caso clinico. Basandoci su una media di quante volte fanno la pupù i gatti, possiamo facilmente giungere alla conclusione che Micio sia stitico e, di conseguenza, somministrare lassativi che possano procurargli benessere intestinale. Questi sono adatti alle fasi iniziali e possono risolvere la situazione senza ulteriori interventi.

Nei casi in cui la situazione sia più complessa e la costipazione perduri da tempo, può anche essere che sia necessario intervenire con un clistere dopo l'opportuna sedazione dell’animale.

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Quando il gatto deve fare la cacca e non riesce cosa succede? Bisogna preoccuparsi?

Ammesso che riuscissimo a monitorare con precisione quante volte vanno di corpo i gatti, dopo quanto tempo l’ipotetica stitichezza può indicare un problema per lo stato di salute del nostro animale? Questa condizione diventa grave col manifestarsi della sintomatologia collaterale. Oltre alla costipazione, il soggetto potrebbe presentare i seguenti sintomi:

  • Vomito occasionale;
  • Inappetenza;
  • Letargia.

In questi casi significa che qualcosa non va e la situazione sta peggiorando e bisogna correre ai ripari. È un dato altamente soggetto-specifico, quindi è difficile indicare una tempistica precisa: quel che è certo è che non bisogna far passare più di 1 settimana senza prendere ulteriori provvedimenti. 

Se il gatto non fa la cacca l'alimentazione può avere una influenza?

La qualità della dieta influenza notevolmente le capacità digestive e da ciò dipende anche quante volte i gatti in un giorno propongono le loro deiezioni. Non dimentichiamo però che anche la consistenza del cibo gioca un ruolo fondamentale.

Vediamo quali differenze esistono tra cibo secco e umido: anche se non c'è una soluzione migliore in assoluto, potrete farvi un'idea di quale sia la migliore alimentazione per il vostro gatto.

Cibo umido: aiuta contro la stitichezza del gatto?

Il cibo umido contiene più acqua del cibo secco, quindi è più adatto a favorire la motilità intestinale.

Le calorie che assumerà il gatto dall'umido saranno però più “diluite” rispetto a quelle contenute nel cibo secco: dovrà quindi assumerne in maggiore quantità per soddisfare il suo fabbisogno energetico e proteico giornaliero. Basterà seguire le dosi consigliate sulla confezione rapportandole al peso forma dell’animale.

L’acqua assunta con il pasto viene in gran parte escreta con le urine, ma una quota di questi fluidi può contribuire alla formazione di feci più voluminose e frequenti: potrebbe dunque essere l’opzione migliore nel caso in cui il gatto soffra di lieve stitichezza.

E se il gatto vuol mangiare solo croccantini? Ecco qualche trucchetto

Se il vostro gatto non vuole saperne di scatolette o bustine di cibo in umido, potete provare ad aggiungere un po’ d’acqua alla solita quantità di cibo duro, in modo da assicurarsi che assuma la giusta quantità di liquidi. In questo modo sarà favorita la viscosità del tratto gastrointestinale e facilitata l’escrezione delle feci e non avrete più bisogno di chiedervi quante volte fanno la pupù i gatti.

All’inizio si può provare anche con piccole quantità di alimenti umidi da servire in alternanza ai croccantini, in modo che il felino si abitui al nuovo cibo. Un altro trucchetto da provare consiste nel riscaldare leggermente l'umido, per renderlo più appetibile già solo dall’odore…state certi che si leccherà i baffi!

Si può dare cibo secco al gatto per tutta la vita?

, purché si tratti di un alimento di buona qualità e che contenga tutti i principi nutritivi essenziali per quella particolare fase della vita. In particolare dovrà garantire: 

  • Un elevato contenuto proteico;
  • Una ridotta percentuale di carboidrati;
  • Vitamine e minerali.

Se l'alimentazione umida favorisce la regolarità intestinale, il secco ha un altro vantaggio: è un alimento utile per prevenire i problemi ai denti. La masticazione di un alimento solido favorisce la rimozione della placca riducendo il tartaro, che predispone a importanti malattie parodontali

Cosa fare se il gatto mangia poco o niente?

Alcuni gatti hanno un palato molto esigente mentre altri saranno felici di avere lo stesso cibo ogni giorno.

Il vostro gatto potrà tranquillamente stare senza alimentarsi per diversi giorni, a condizione che sia sveglio, attivo e beva acqua.

Cosa fare se il gatto non mangia?

Nel momento in cui Micio non tocca il cibo che gli abbiamo somministrato, bisognerà procedere innanzitutto con pazienza: aspettiamo che l’appetito superi i gusti difficili.

Se la pazienza non dovesse funzionare si procederà col piano B: rimozione del cibo dalla ciotola e digiuno per 8 h circa. A questo punto, alla nuova somministrazione la fame porterà il gatto a nutrirsi, dimenticando ogni esigenza di gusto.

Se neanche questo dovesse funzionare, non ci resterà che cambiare alimento. In questo lasso di tempo è inutile contare quante volte "vanno in bagno" i gatti, in quanto la mancata defecazione è un’ovvia conseguenza del digiuno. 

I gatti moriranno di fame se non gli piace il cibo? 

È estremamente improbabile che i gatti muoiano di fame se non amano il cibo offerto. Se il vostro gatto non mangia e inizia a perdere peso, dovreste consultare un veterinario poiché è probabile che ci sia una condizione patologica che riduce l'appetito.

Se il vostro gatto rifiuta il cibo ma rimane attivo, sano e il suo peso è stabile, probabilmente si alimenta altrove. I felini hanno un innato istinto predatorio e, allo stesso tempo, spesso, hanno dei vicini di casa molto generosi nell’elargire cibo!

Perché i gatti non finiscono il loro cibo? 

I gatti sono diversi dai cani. In natura i cani cacciano in branco e, di conseguenza, devono mangiare il più possibile e rapidamente per evitare di perdere la loro razione. I gatti domestici discendono dai grandi felini, che tendono a essere cacciatori solitari.

Possono alimentarsi poco e spesso, una volta che hanno conservato il cibo in modo sicuro, poiché non c'è concorrenza. Ci sono eccezioni, ma come regola generale i cani hanno maggiori probabilità di finire tutto il loro cibo in una volta e i gatti hanno maggiori probabilità di gustarsi la loro razione in più riprese e in tutta tranquillità.

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