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proteggere il cane dai cianobatteri

Come proteggere il cane dai cianobatteri?

© Ivanova N / Shutterstock

Come proteggere il cane dai cianobatteri?

Verificato da un esperto del mondo animale, Francesco Reina , Assistente Veterinario
Di Anna Paola Bellini Redattrice | Traduttrice

aggiornato il

Durante il periodo estivo si sente spesso parlare di intossicazione da cianobatteri. Cosa sono e come proteggere il cane dalle "alghe azzurre"?

L'avvelenamento da cianobatteri nel cane è un pericolo poco conosciuto da noi proprietari, eppure un’intossicazione del genere può rivelarsi anche fatale per Fido. Questi batteri, chiamati "alghe verdi" o "alghe azzurre", infatti, presenti in alcuni punti d’acqua dolce e salata, sono tossici per i nostri amici a quattro zampe.

Per evitare ogni pericolo è importante conoscere: per questo motivo oggi vi parliamo dei cianobatteri, cosa sono, come riconoscerli e soprattutto come proteggere il proprio cane da un’eventuale intossicazione.

Cosa sono i cianobatteri?

I cianobatteri, dal nome scientifico Cyanobacteria e spesso erroneamente chiamati anche alghe azzurre o verdi-azzurre (in realtà questi sono semplicemente presenti all’interno delle alghe), sono batteri fotosintetici che si trovano sia nelle fonti di acqua salata che in quelle di acqua dolce.

Dove si trovano?

È possibile trovare i cianobatteri in ruscelli, laghi d'acqua dolce, ecosistemi di acqua salmastra e stagni. La loro presenza è maggiore nei mesi estivi.

Quando diventano pericolosi?

Non pericolosi in quanto tali, questi diventano un problema quando sono troppo numerosi poiché rilasciano grandi quantità di tossine nell’acqua (cianotossine) durante il processo, necessario alla loro sopravvivenza, di produzione dell’ossigeno.

Quali sono le cause della loro proliferazione?

Purtroppo, le attività umane contribuiscono alla proliferazione dei cianobatteri.

  • Il riscaldamento globale sta aumentando la temperatura dell'acqua, e molte fonti idriche contengono sempre più fosforo.
  • Anche l’uso eccessivo di pesticidi è una causa importante della proliferazione di questi organismi.
  • Le alte temperature e la presenza di nutrienti (fosfati e nitrati) alimentano la presenza di alghe verdi facendole moltiplicare e perturbare il delicato equilibrio dell'ambiente acquatico.

Sintomi di un cane a contatto coi cianobatteri

L'avvelenamento cianobatterico può causare disturbi digestivi e/o nervosi in soli 15 minuti anche se gli effetti dell'avvelenamento possono essere avvertiti anche diverse ore dopo il nuoto. Altri sintomi:

Se non trattata tempestivamente, l’intossicazione può portare alla morte del cane.

Come proteggere il cane dai cianobatteri?

Proteggere il cane dai cianobatteri può sembrare difficile - impossibile tenere alcune razze di cani lontane dall’acqua - ma con qualche accorgimento si potrà evitare ogni rischio:

  • ispezionare l’acqua;
  • sciacquare con cura Fido.

Ispezionare con cura l’acqua

Per prima cosa bisogna osservare attentamente la zona alla ricerca di eventuali divieti di balneazione. Sfortunatamente, queste alghe possono a volte essere presenti in zone in cui è consentito nuotare, anche se questi punti d'acqua sono di solito chiusi non appena si è a conoscenza del pericolo.

In seguito, si passa all’acqua, ma attenzione perché le alghe non sono sempre visibili in superficie, poiché possono attaccarsi alle rocce sott'acqua o nascondersi appena sotto la sua superficie.

Naturalmente, evitare di fare il bagno o di passeggiare intorno all’acqua se questa presenta cianobatteri.

Sciacquare il pelo del cane

Se il cane ha goccioline d'acqua sul mantello a causa degli schizzi, rischia di intossicarsi leccandosi. Per questo motivo si dovrebbe lavare il suo manto prima di sciacquarlo con abbondante acqua pulita non appena se ne ha la possibilità.

Indossare i guanti durante questa operazione: i cianobatteri sono dannosi per l'uomo, anche se li tolleriamo meglio dei cani.

Cosa fare in caso di intossicazione da cianobatteri?

Se Fido presenta uno dei sintomi sopra citati dopo aver fatto un bagno bisogna chiamare immediatamente il veterinario, spiegargli la situazione e rendersi nel centro specializzato più vicino. 

Non esiste un antidoto per l'avvelenamento da cianobatteri, ma uno specialista sarà in grado di curare i sintomi del vostro cane.

Se possibile, prelevare un piccolo campione dell'acqua ingerita in modo da poter fare dei test.

Attenzione ai cianobatteri

I cianobatteri sono particolarmente persistenti e onnipresenti. Acque calde, poco profonde e soleggiate, come laghi, stagni e fiumi con poca corrente o fondo, sono terreni ideali per la loro riproduzione. Si tratta di organismi molto tenaci e si possono trovare in tutti i tipi di acqua, anche in ambienti desertici.

Bevendo acqua potabile che contiene le tossine rilasciate dai cianobatteri, i cani sono vittime di intossicazione, anche se ne ingeriscono solo poche gocce.

Questi batteri sono presenti dappertutto nel mondo, vediamo quali sono le zone d’Italia più colpite.

Quali sono le zone d’Italia ad alta concentrazione di cianobatteri?

Esistono diversi tipi di cianobatteri, più o meno potenzialmente tossici. Nel nostro paese le regioni a più alta concentrazione di questi organismi sono:

Altre regioni a concentrazione più bassa sono:

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