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I passi per insegnare al cane il richiamo.

© Elena Efimova / Shutterstock

Come insegnare al cane il richiamo? Cosa fare e cosa no

Di Ilenia Colombo Redattrice | Community Manager

aggiornato il

Insegnare al cane il richiamo può rivelarsi un'impresa ardua. Ecco semplici passi per insegnare questo ordine al tuo amico a quattro zampe.

Alcuni proprietari non lasciano andare il loro cane libero di correre e svagarsi perché sono così ansiosi di non essere in grado di farlo ritornare da loro e rimetterlo al guinzaglio alla fine della passeggiata.

Ed è un vero peccato. I cani hanno bisogno di momenti di spensierata libertà. Per questo è importante insegnare al cane il richiamo. Vediamo come.

Insegnare il richiamo al cane: un'arte che si impara

Insegnare al cane il richiamo aiuta a evitare queste spiacevoli situazioni. Ma la parte più difficile è, a quanto pare, far capire al cane quello che vuoi.

Come dirgli che deve tornare? Si tratta di un ordine pieno di ambiguità. Ecco spiegato perché.

Fatti capire dal tuo fedele amico

L'ordine del richiamo è spesso completamente frainteso dal cane, o peggio, l'animale può capire il contrario di ciò che significa. Ad esempio, per chiamare un cane, la maggior parte dei prorietari semplicemente chiama (o grida!) il nome del cane.

Quest'ultimo, molto gentilmente, ascolta, guarda da lontano il suo padrone e si aspetta di ricevere un comando preciso, del tipo: «Rex, siediti!», ma al richiamo del nome non segue nulla.

Per il proprietario, il semplice fatto di gridare il nome del cane sembra essere sufficiente per farlo tornare. Ma l'animale sta aspettando il resto, quindi non fa nulla quando invece era disposto ad ascoltarti. Ti infastidisce! Ecco come insegnare al cane il richiamo.

Dai un ordine specifico al tuo cane

Per prima cosa, assicurati che il tuo cane ti veda. Non gesticolare nel vuoto! Se vedi che Fido sta socializzando con altri cani, è inutile alzare la voce. Avvicinati all'animale per attirare la sua attenzione.

Al nome del cane fai seguire un comando, ad esempio:

«Rex, vieni!», oppure «Rex, qui!».

Usa sempre lo stesso termine per evitare confusione nell'animale.

Inoltre, il cane è molto sensibile al linguaggio gestuale e quando questo è in contraddizione con le parole, il cane "ascolta" solo i gesti. Quando l'animale, chiamato solo con il suo nome, non torna, i padroni fanno grandi gesti di nervosismo. Il cane allora capisce che il suo padrone non è felice e non osa tornare.

Dove posso insegnare al mio cane il richiamo?

Per insegnare al cane il richiamo, puoi, come la passeggiata col cane al guinzaglio, iniziare con una prova a casa.

La prova a casa

Batti le mani, chiamandolo per nome seguito da: «Vieni!». Approfitta delle situazioni naturali: per esempio:

  • Sei in cucina, ti vede dal corridoio, tu lo chiami. Se si mette a venire da te, congratulati con lui.
  • Puoi farlo andare nella sua cuccia dieci minuti prima del pasto e poi lo chiami per andare a mangiare.

Non è proprio un richiamo nel vero senso del termine ma è una tecnica molto efficace. Durante la giornata ripeti spesso questa azione sotto forma di gioco.

Esercitatevi fuori casa

In seguito, bisognerà esercitarsi fuori le mura domestiche. Il primo giorno di apprendimento è piuttosto complicato. In effetti, non sei ancora sicuro che il cane risponderà al richiamo e devi comunque correre il rischio di lasciarlo andare. Occorre procedere gradualmente.

  1. Scegli per la prima volta uno spazio ampio ma chiuso, come un grande giardino privato. Puoi quindi lasciare che il cane corra liberamente e poi chiedergli di tornare quando sarà in fondo al giardino. In questo modo non c'è rischio che il cane si perda.
     
  2. La seconda fase è uno spazio aperto ma in cui puoi vedere senza problemi il cane sempre: un prato senza alberi, per esempio (evita i bordi della strada).
     
  3. La terza fase può avere luogo in un ampio spazio aperto come un bosco in cui il cane può "sparire" dietro gli alberi e tornare comunque al tuo ordine. L'apprendimento del richiamo sarà adesso riuscito!

Come insegnare al cane il richiamo?

Lascia che il cane corra libero nello spazio prescelto e poi accovacciati, battendo le mani per invitarlo a giocare, pronunciando contemporaneamente il suo nome seguito da: «Vieni!». Accoglilo a braccia aperte.
Prova a farlo quando il cane non è ancora molto lontano. Congratulati con lui per il suo ritorno. Ripeti l'ordine quando il cane è più lontano. Aumenta gradualmente la distanza tra te e lui.

Se, nonostante i tuoi suggerimenti, non torna, vai nella direzione opposta, fingendo di non vederlo e perdendo interesse per lui. Verrà da te, credendo che te ne andrai per sempre.

È particolarmente importante evitare di correre dietro al cane per cercare di prenderlo. Lo prenderà come un gioco e scapperà con grande piacere.

Se chiami il tuo cane poco prima di andarvene e lo rimetti subito al guinzaglio, sarà "deluso". Assocerà il suo ritorno alla partenza immediata. Potrebbe quindi non ascoltarti più. Non rimetterlo subito al guinzaglio, così non si sentirà punito per il suo ritorno.

Invece, cammina ancora un po', chiedendogli di restare al tuo fianco. Rimetti il ​​guinzaglio e cammina ancora per qualche istante.

Eccoci alla situazione più delicata: il cane è molto lontano, con altri cani, e tu stai chiacchierando con gli amici.

Questi sono gli stimoli estremi. Un cane ben educato deve tornare nonostante queste condizioni. All'inizio prova a chiamarlo spesso e congratulati con lui per il suo ritorno.

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Non punire mai il cane durante il richiamo

È molto importante congratularsi con il proprio cane per il suo ritorno, anche se aspetti il tuo fedele amico da un po' di tempo. La punizione deve essere evitata, sebbene ci si senta tentati.

Al termine di due ore di frenetiche corse nel bosco, il padrone pensa che il cane sia stanco (lo è lui stesso!), e trova normale tornare a casa, ma non il cane (come i bambini del resto)! Il padrone lo chiama, a volte urla, spesso si arrabbia.

Quando il cane decide finalmente di unirsi al suo padrone, quest'ultimo gli dà uno schiaffo, per far capire all'animale che non è tornato abbastanza presto e che la prossima volta dovrà tornare non appena gli viene chiesto.

Cosa capisce il cane? «Sono tornato, e ora mi punisce, la prossima volta non tornerò».

Il cane infatti associa la punizione al suo ritorno e non al fatto che sia stato lento ad obbedire.

Di conseguenza, l'animale risponderà sempre meno al richiamo. Il proprietario dovrà quindi tenerlo costantemente al guinzaglio. L'intero "dramma" nasce quindi da questo malinteso.

Il richiamo del cane in sintesi

Abbiamo visto che insegnare al cane il richiamo non è cosa da poco. Bisogna seguire certi passaggi ed essere armati di pazienza. Ecco cosa fare e cosa non fare per insegnare al cane il richiamo.

Da fare

  • Assicurati che ti veda quando gli dici di tornare.
  • Dagli l'ordine con precisione.
  • Premialo al suo ritorno.
  • Abitualo al richiamo attraverso il gioco.
  • Continua a giocare prima di andare.

Da non fare

  • Fare gesti di nervosismo.
  • Limitarti a chiamarlo per nome.
  • Sgridarlo per essere in ritardo.
  • Trasformare questo ordine nella “bestia nera” dell'educazione.
  • Andarsene non appena gli metti il guinzaglio.
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