Pericoloso per la dentatura di umani, il tartaro nei cani rappresenta una problematica anche per i nostri amici a quattro zampe e deve essere rimosso attraverso la detartrasi oltre che combattuto con un'igiene orale il più attenta (e costante) possibile.
Ecco tutto ciò che è bene sapere su come togliere il tartaro dai denti del cane.
Cos'è il tartaro?
Il tartaro è la formazione della placca dentale - vale a dire quello strato, normalmente trasparente, di batteri, saliva, detriti orali e cellule gengivali - che si è minerializzata con il tempo diventando visibile.
A differenza della placca batterica, che è trasparente, la formazione del tartaro è infatti visibile a occhio nudo e appare come uno strato giallo (o, in alcuni casi, marroncino o verdastro) che si trova sulla superficie del dente.
L'ostilità del tartaro e la difficoltà nel toglierlo senza un'attrezzatura professionale sono correlate alla matrice di composizione: parliamo di un deposito bruno e ruvido sul dente, composto per:
- 80% da sali inorganici;
- 40% calcio;
- 20% fosforo;
- 20% fra sodio, manganese, carbonato e fluoruro;
- 20% da varie altre sostanze.
Perché il tartaro nei cani è pericoloso?
Oggettivamente antiestetico, il tartaro nei cani è anche pericoloso perché sovrapponendosi al dente crea una superficie che non è più liscia, come dovrebbe essere nel caso in cui i denti fossero sani, ma piena di piccoli anfratti e buchini nei quali si depositano più velocemente i batteri.
Il risultato del tartaro nei cani non trattato sarà un'infezione che si formerà dapprima nei pressi della gengiva e poi si estenderà a tutto il dente, agli spazi tra un dente e l'altro e - infine - arriverà sotto la gengiva.
Le conseguenze per denti e gengive del tartaro
Qui la popolazione batterica aumenterà infettando la gengiva che, da parte sua, "tenterà di difendersi" richiamando una maggior quantità di globuli bianchi per contrastare i batteri dando il via ad un'infiammazione gengivale.
Se il tartaro nei cani non verrà rimosso, quindi, l'infezione peggiorerà diventando dolorosa per il cane e portando alla ritrazione della gengiva che potrà salire (o scendere) fino scoprire le radici dei denti.
La parodontite
Il rischio, a questo punto, sarà che l'infezione si estenda ai legamenti che tengono i denti saldi nella loro posizione nella bocca del cane (i legamenti parodontali) causando un'infiammazione.
Questa, oltre ad essere ovviamente molto fastidiosa per Fido e spesso legata a fenomeni di inappetenza del cane, potrà portare alla parodontite con la conseguente caduta dei denti.
Come togliere il tartaro dai denti del cane?
Tra le più importanti operazioni di igiene orale per la salute di Fido, la detartrasi del cane è assolutamente fondamentale per il suo benessere e per evitare problemi dentali. Spesso sottovalutata dai proprietari di quattro zampe, l'ablazione del tartaro nei cani si effettua in anestesia generale.
Proprio per questo il primo controllo che prescriverà il veterinario in vista della detartrasi del cane saranno una serie di esami specifici per verificare la salute generale del quattro zampe.
Se i risultati saranno buoni, quindi, si procederà con l'operazione, nel corso della quale - con il cane addormentato - lo specialista andrà ad eliminare il tartaro, pulirà le sacche gengivali e controllerà lo stato generale della dentatura per curare eventuali denti cariati o rimuovere eventuali denti malati.
Alla fine il veterinario luciderà l'intera dentatura perché il tartaro nei non riesca a depositarsi sui denti con facilità e consiglierà la miglior pratica di igiene orale da effettuare a casa con il proprio animale domestico.
Al risveglio Fido potrà tranquillamente lasciare l'ambulatorio in compagnia dei suoi padroni e una terapia a base di antibiotici sarà consigliata solo se, durante l'operazione, è stato necessario estrarre un dente.
Pulire i denti del cane: addio tartaro, consigli di igiene orale
Un’igiene orale attenta e quotidiana è indispensabile per conservare i denti del cane in buona salute. Anche Fido, insomma, ha bisogno del suo spazzolino da denti.
In commercio esistono modelli ad hoc per la dentatura di cani e gatti ma, chi lo desidera, potrà orientarsi semplicemente verso uno spazzolino con le setole in nylon di media durezza e dal manico abbastanza lungo da poter agevolmente raggiungere anche i molari e gli spazi interdentali.
Visto che una corretta igiene orale deve essere praticata fin da cuccioli, per abituare i cani giovani a questo trattamento può essere utile ricorrere agli appositi ditali di gomma che si acquistano facilmente in ogni negozio specializzato.
L’uso di dentifrici specifici per cani (paste non schiumose, prive di fluoro, dal gusto appetibile e ingeribili) potrà essere utile per incuriosire il quattro zampe prendendolo per la gola e rendendogli l’igiene più sopportabile.
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Articolo revisionato da
Giuseppe Terlizzi
Medico veterinario