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granuloma eosinofilo del gatto

Quali sono i sintomi del granuloma eosinofilo del gatto?

© Krakenimages.com / Shutterstock

Cos'è e come si cura il granuloma eosinofilo del gatto?

Di Flavia Chianese Zootecnica

Pubblicato il

La sindrome del granuloma eosinofilo del gatto colpisce la pelle, causando la comparsa di lesioni spesso pruriginose e dolorose: ecco cosa fare.

Macchie rosse sul pancino del gatto? Brufoletti nell'interno coscia? Potrebbero essere i sintomi del complesso del granuloma eosinofilo del gatto. Si tratta di una sindrome cutanea piuttosto comune nei gatti di giovane età. Sebbene non si tratti di una patologia letale, essa può avere un impatto notevole sulla qualità di vita del vostro animale, capace di influenzare negativamente il suo umore.  

Consultate il vostro veterinario, che è l'unico in grado di diagnosticarla con certezza e di suggerire il trattamento giusto per il vostro piccolo amico. 

Come si riconosce un granuloma eosinofilo nel gatto? 

Il complesso del granuloma eosinofilo del gatto compare generalmente nei giovani adulti (tra 1 e 6 anni di età). Può presentarsi sotto 3 forme diverse, vediamole nel dettaglio.

Granuloma eosinofilo del gatto

Il granuloma eosinofilo felino si caratterizza per la presenza di puntini rossi e duri sulla pelle, simili a brufoli, ben circoscritti e privi di pelo (alopecici). Spesso formano un raggruppamento che assume la forma di una ferita lineare (simile a un graffio): per questo motivo è anche noto come granuloma lineare del gatto.  

Di frequente si localizza nell'interno coscia e nella cavità orale, ma può presentarsi anche nella zona del muso, sul naso, sulle labbra e sulle zampe.  

Placche eosinofile nel gatto 

Questo tipo di lesioni è di diametro maggiore rispetto alle precedenti. Le placche sono ben circoscritte e raggruppate e secernono liquido infiammatorio (essudato). Insistono principalmente nella regione addominale, su pancia, fianchi e mammelle.

Molto pruriginose e dolorose, possono facilmente andare incontro a infezioni di natura batterica, favorita dal grattarsi e dal leccarsi insistente di Micio.  

Ulcera del roditore (ulcera labiale o ulcera indolente del gatto) 

L'ulcera indolente si chiama così proprio perché non è dolorosa né pruriginosa, ma non è causata dal morso di un roditore: piuttosto lo ricorda per il suo peculiare aspetto.

Si presenta infatti sottoforma di lesione cavitaria sul labbro superiore, solitamente all'altezza dei canini. Talvolta può essere localizzata o estendersi a tutto il labbro superiore o al labbro inferiore.

Diagnosi di granuloma eosinofilo felino

L'aspetto del granuloma nelle sue varie forme è abbastanza caratteristico e questo consente al veterinario di formulare una diagnosi senza particolari difficoltà. Per la diagnosi di certezza e nei casi più dubbi, si può ricorrere a:  

  • Esame citologico: esame delle cellule della lesione al microscopio (dopo aver premuto un vetrino sull'area della lesione);
  • Biopsia: prelievo di un piccolo pezzo della lesione (sotto anestesia) ed esame istologico in un laboratorio specializzato. 
Auscultazione con fonendoscopio​​© vimolsiri.s / Shutterstock

Quali sono le cause del granuloma eosinofilo nel gatto?  

Il complesso eosinofilico del gatto deve il suo nome a un tipo di globuli bianchi che intervengono nella risposta immunitaria: i granulociti eosinofili.

Essi si trovano normalmente nel circolo sanguigno, ma in corso d'infiammazione fuoriescono raggiungendo i tessuti infiammati: in questo caso, la pelle del gatto! Tale migrazione è all'origine dello scatenarsi dei sintomi, ma non ne è la causa vera e propria.

Le cause del complesso del granuloma eosinofilo felino sono legate a fattori di varia natura e ancora poco conosciute, tuttavia la principale causa sospettata coinvolge un processo di tipo allergico: allergia alle punture di parassiti (come pulci o zanzare), l'ipersensibilità e l'allergia alimentare nei gatti, rappresentano infatti le cause più frequenti di granuloma eosinofilo del gatto.

Non si esclude la possibile origine genetica. Tuttavia, in alcuni casi non viene individuata alcuna causa. Si tratta del cosiddetto complesso del granuloma eosinofilo felino idiopatico. 

Il granuloma eosinofilo del gatto è contagioso? 

No! Il granuloma eosinofilo del gatto non è contagioso. Tuttavia, alcune malattie infettive della pelle del gatto somigliano a questa, perciò è fondamentale accertarsi della natura della malattia dal proprio veterinario quanto prima. 

Sospetto granuloma? Chiedi al tuo vet! ©Dina da / Shutterstock

Granuloma eosinofilo felino: come curarlo? 

A seconda del caso possono essere utilizzati diversi trattamenti farmacologici, in genere quelli a base di cortisone, per alleviare i sintomi. 

Antinfiammatori 

Il trattamento prevede l'uso di farmaci antinfiammatori, soprattutto corticosteroidi, somministrati per via sistemica o locale. Questi farmaci sono efficaci nel curare i sintomi, ma alla sospensione del farmaco spesso la reazione allergica ricompare.

I cortisonici inoltre non possono essere somministrati al gatto per lunghi periodi, poiché possono causare effetti collaterali e predisporre a ulteriori patologie, come ad esempio il diabete. Per questo motivo, bisogna indagare innanzitutto la causa primaria e contrastarla.  

I casi ostinati possono essere alleviati da immunosoppressori più potenti, come la ciclosporina. Questa molecola è abbastanza sicura nei gatti, ma ha un sapore amaro che di certo non ne facilita la somministrazione. 

Antibiotici 

In caso di superinfezione batterica, vengono prescritti antibiotici. Sulle lesioni si possono applicare anche antisettici locali non urticanti, come il Biseptine®. 

Acidi grassi 

Gli acidi grassi essenziali (omega-3, omega-6) per via orale possono essere molto utili grazie alla loro azione antinfiammatoria e protettiva della pelle.

Collare elisabettiano 

In caso di forte leccamento, si può applicare un collare elisabettiano o una medicazione locale per evitare che il gatto aggravi le lesioni.

In alcuni casi, il granuloma eosinofilo felino regredisce spontaneamente senza trattamento.

Quale alimentazione per il granuloma eosinofilo del gatto?

Se si sospetta un'allergia alimentare come causa del granuloma eosinofilo del gatto, bisognerà  offrire un alimento ipoallergenico per gatti, alimentando Micio esclusivamente con questo cibo per diverse settimane.

Se i sintomi migliorano, si può provare a reintrodurre le vecchie crocchette. Se i sintomi ricompaiono, è molto probabile che si tratti di un'allergia alimentare.   

Granuloma eosinofilo del gatto: rimedi naturali

I rimedi omeopatici per contrastare il granuloma eosinofilo del gatto possono essere consigliati qualora la terapia tradizionale non fosse possibile o non abbia riscontrato effetto. Secondo uno studio, alcuni rimedi come il Lachesis e l'Arsenicum Album sono stati usati con successo in omeopatia felina. Anche il Ribes Nigrum è particolarmente adatto in quanto costituisce un potente cortisonico naturale privo di effetti collaterali.

Questo tipo di terapie necessitano di tempi lunghi (da settimane a mesi) e per la loro applicazione è consigliabile rivolgersi a un veterinario esperto in omeopatia. 

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Articolo scritto in collaborazione con:

Isabelle Vixège
Medico veterinario di Wamiz.com

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