La miastenia grave -o myasthenia gravis- nel gatto si manifesta principalmente con debolezza degli arti, riluttanza all’esercizio fisico e una ritardata risposta muscolare a stimoli di pericolo.
Questa patologia è più frequente e conosciuta nel cane, dove talvolta si risolve spontaneamente. Nei felini questo accade di rado e le terapie farmacologiche necessitano di tempi più lunghi, ma le probabilità di guarigione sono più elevate.
Che cos’è la miastenia grave del gatto?
La miastenia grave è un disturbo che si riflette sulla funzionalità muscolare dei muscoli volontari, ma in realtà la sua origine deriva da un difetto della giunzione neuromuscolare.
Cosa significa? Immaginiamo che il gatto voglia alzarsi: può sembrare un gesto molto semplice, ma dietro c’è una vera e propria catena di montaggio che deve funzionare alla perfezione.
I neuroni coinvolti nella miastenia grave sono cellule che mettono in connessione il midollo spinale - dal quale parte il segnale “voglio alzarmi” - al muscolo volontario interessato.
Per far sì che il messaggio sia trasmesso correttamente, interviene un neurotrasmettitore rilasciato dal neurone stesso, chiamato acetilcolina, che viene poi subito distrutto dal suo enzima “antagonista”: l’acetilcolinesterasi. Grazie a questo procedimento il segnale viene trasmesso correttamente in un equilibrio fisiologico.
Da cosa è causata?
La miastenia grave, invece, interferisce con l’area in cui neurone e muscolo si interfacciano, ovvero la giunzione neuromuscolare: ed ecco che camminare, correre, ma anche deglutire, diventano movimenti difficili per il gatto.
Tipi di miastenia grave del gatto: congenita o acquisita?
Il modo in cui la miastenia grave interferisce con la giunzione neuromuscolare dipende dal tipo di forma con cui si manifesta: ne esiste una forma congenita e una forma acquisita, più diffusa.
Forma congenita
La forma congenita origina da un difetto genetico presente sin dalla nascita, in cui mancano dei recettori sulla giunzione neuromuscolare ai quali l’acetilcolina deve legarsi per garantire la corretta trasmissione del segnale.
Le razze più colpite sono lo Sphinx e il Devon Rex, probabilmente esiste una predisposizione anche nel gatto Abissino. Si ottengono buoni risultati con terapie a base di anticolinesterasici.
Forma acquisita
La forma acquisita invece è un disturbo autoimmune: ciò significa che l’organismo produce anticorpi che attaccano la giunzione neuromuscolare perché percepita come “corpo estraneo”.
Di conseguenza, quale sia il muscolo colpito, dipende da qual è la giunzione distrutta o danneggiata.
La forma acquisita è più comune della congenita, e nel gatto ne sono state identificate 4 manifestazioni differenti:
- Generalizzata: riguarda tutti i muscoli;
- Localizzata: interessa solo una particolare area del corpo, spesso coinvolge i muscoli della laringe (meno frequente nel gatto rispetto al cane);
- Acuta fulminante: progressiva e rapida, spesso letale;
- Paraneoplastica: associata a un tumore del timo (timoma).
Sintomi di miastenia grave nel gatto
I principali sintomi di miastenia grave acquisita del gatto sono:
- Debolezza della muscolatura degli arti;
- Vomito e rigurgito;
- Difficoltà a deglutire;
- Ventroflessione del collo;
- Disfonia (cambia la “voce”);
- Collasso;
- Tosse, scolo nasale e difficoltà respiratorie.
Diagnosi di miastenia grave del gatto
Trattandosi di una patologia rara e ancor poco evidenziata nel gatto, spesso può essere confusa con altre patologie neuromuscolari.
Il veterinario avrà bisogno di alcuni test per la diagnosi di miastenia grave:
- AChR-test. Esame del sangue con ricerca di anticorpi anti-acetilcolina;
- Esame radiografico di vari distretti per la ricerca di masse craniali, timoma e megaesofago;
La disfunzione della muscolatura esofagea come abbiamo visto, è spesso una conseguenza della miastenia grave, ed è detta megaesofago: questa condizione si ritrova spesso nei gatti affetti dalla forma localizzata e può essere individuata tramite radiografia.
Allo stesso modo può essere rilevato, qualora sia presente, il timoma: sembra che questo tumore del timo predisponga alla miastenia grave, ma non ne aggravi la condizione.
Terapia della miastenia grave
La terapia più efficace nel gatto è risultata essere quella a base di anticolinesterasici che permettono una prolungata azione dell’acetilcolina; e di corticosteroidi immunodepressivi che parallelamente inibiscono l’azione degli anticorpi.
Nel cane talvolta la miastenia grave può risolversi spontaneamente, ma nel gatto le probabilità di guarigione sono più ampie: in questa specie infatti la patologia comporta meno complicazioni.
La tempestività con cui si agisce è fondamentale per evitare il peggioramento della malattia e per far sì che il gatto possa ricominciare a muoversi e a correre normalmente, riacquistando grazie alla terapia la qualità della vita perduta: se avete dei sospetti non esitate a consultare il veterinario!