Il cibo biologico per gatti potremmo definirlo una raffinatezza alimentare pensata appositamente per apportare benefici al nostro carnivoro domestico. Innanzitutto sarà importante scegliere una dieta casalinga bio oppure un formato industriale che rispetti tutta la normativa di produzione e commercializzazione del biologico.
Conoscere nel dettaglio la filiera di produzione biologica ci può aiutare a capire quali ripercussioni salutari si avranno sul nostro gatto e quali differenze nutritive rispetto ad una dieta non biologica.
La produzione biologica: elementi fondanti e normativa
Il cibo biologico per gatti basa i propri principi sulle normative vigenti in materia di produzioni biologiche che conferiscono garanzie a questi prodotti. La filiera commerciale bio esula da innumerevoli pratiche dell'agricoltura e della trasformazione tradizionale in virtù di un'etica produttiva maggiormente sostenibile.
Catalogare un prodotto come "bio" non è poi così facile o scontato: è necessario seguire dei rigidi disciplinari nazionali, europei e internazionali che certificano la filiera tutelando il consumatore. Nello specifico un produttore di alimenti bio dovrà rispettare i seguenti punti:
- rispetto del suolo e della sua naturale ciclicità produttiva;
- rispetto degli animali allevati (cruelty free) e della loro ciclicità produttiva;
- vietato l'utilizzo di fertilizzanti/diserbanti/farmaci/additivi chimici;
- l'unico utilizzo a scopo fertilizzante/diserbante/farmacologico è riservato ai prodotti fitosanitari;
- utilizzare materie prime di origine biologica (ad esempio sementi);
- i vegetali selvatici possono essere definiti biologici se provenienti da determinati territori.
Tutti questi punti devono essere rispettati a partire dalla produzione primaria (agricoltura e allevamento) alla trasformazione (cottura, confezionamento e trasporto) fino alla somministrazione (evitare aggiunte di prodotti non bio).
La normativa a cui fa riferimento questa tematica è il REG. 848/2018 dell'Unione europea.
Alimento biologico: proprietà e benefici
Il rispetto dei termini normativi descritti precedentemente dall'agricoltura biologica porta alla produzione di un alimento che potremmo definire maggiormente "naturale".
Il cibo biologico per gatti, infatti, comprende l'utilizzo di alimenti che hanno rispettato questa filiera identificandosi come prodotto che rispetta l'ambiente e che, dall'ambiente, prende tutto ciò di cui ha bisogno.
Un alimento biologico esula dal mondo chimico lungo tutta la filiera di produzione salvaguardando il gatto da un potenziale bioaccumulo di elementi artificiali che, pur rispettando i limiti massimi permessi nel cibo, possono determinare sul lungo periodo un bioaccumulo.
Questo non significa che i prodotti NON biologici fanno male, ma di certo risultano meno naturali nelle modalità di produzione e quindi nella loro composizione.
Come riconoscere un alimento biologico?
L'etichettatura, come al solito, ci dà importanti informazioni sull'alimento che stiamo somministrando al nostro animale domestico. Nello specifico un importante riferimento che, visivamente, ci permette di discriminare un prodotto bio è il bollino che risulta essere ben visibile sulla confezione.
Nello specifico parliamo di un simbolo verde con una foglia composta da 12 stelline bianche in semplice stile grafico.
Perché scegliere un alimento biologico?
Scegliere cibo per gatti biologico è innanzitutto un atto di bontà nei confronti del nostro pianeta sia per il rispetto dell'ambiente che per la maggiore attenzione nell'allevamento e nella tutela e e il benessere degli animali da reddito. La fonte proteica del cibo umido biologico per gatti (ma anche secco) è, infatti, di origine animale.
Amare tutti gli animali è un'etica da condividere e su cui sensibilizzare anche nella scelta delle marche cibo biologico per gatti che, inevitabilmente, hanno delle ripercussioni sugli allevamenti.
Cibo biologico per gatti: cosa cambia nella dieta?
I cibi biologici per gatti presentano grossomodo le stesse proprietà nutritive degli alimenti tradizionali. Questo significa che non cambierà molto circa l'apporto nutritivo che una corretta razione alimentare conferisce al nostro animale domestico. Il principio del razionamento si basa su quello classico:
- seguire le indicazioni in etichetta per l'alimentazione industriale;
- seguire le direttive di un veterinario per l'alimentazione casalinga.
Il rispetto dei presupposti sopraelencati ci darà sicurezza nella gestione alimentare di Micio.
Il cibo biologico per gatti è consigliato in corso di malattia?
Come già specificato la scelta del biologico non influenza l'apporto nutritivo che soddisfa il fabbisogno giornaliero del nostro gatto, quello resta invariato.
Di certo è possibile che l'utilizzo di cibo biologico per gatti in corso di patologia su base allergica a prodotti chimici può risultare risolutivo e determinante.
Se il nostro gatto, infatti, non tollera l'assunzione di un particolare conservante, colorante o addensante chimico normalmente utilizzato nell'igiene e tecnologia alimentare, il passaggio alla dieta biologica può eliminare il problema.
I prodotti biologici per gatti costano di più?
Molto spesso i sistemi di produzione, stoccaggio e trasporto hanno delle evidenti ripercussioni sul prezzo finale del prodotto. A questo proposito è utile specificare che il cibo biologico per gatti (come quello ad uso umano) non prevede sistemi di produzione intensivi.
Questo determina una produzione logicamente più bassa che, di conseguenza, aumenta il valore commerciale del prodotto.
A volta bisogna scegliere tra ciò che è giusto e ciò che è facile e di certo spendere di meno è la soluzione apparentemente più facile. Scegliere il biologico, però, conferirà un valore aggiunto alle nostre spese: la salvaguardia dell'ambiente.