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Ecco come riconoscere le pulci nel cane.

© Shutterstock

Come riconoscere le pulci nel cane e a chi rivolgersi?

Di Antonello Ciccarello Giornalista

Pubblicato il

Quando il pelo del nostro cane è attaccato da un parassita si pensa subito alle pulci. Con questa guida impara come riconoscere le pulci del cane e come muoverti di conseguenza. 

Avere un’idea di come capire se ci sono pulci nel cane e come riconoscerle è molto importante per tutti i padroni di animali domestici.

Il problema delle pulci potrebbe rivelarsi facile da risolvere, ma per fare ciò bisogna comunque “conoscere il proprio nemico” e munirsi di strumenti adatti come ad esempio di un collare o uno spray antipulci per cane. Fondamentale è anche la pulizia e i metodi preventivi, per evitare che le pulci infestino tutto l’ambiente. In questo caso bisogna utilizzare un antiparassitario per cani, da applicare a cadenza regolare.

Le pulci si moltiplicano con rapidità, ma è possibile eliminarle anche con metodi fai da te (sempre consultando prima il proprio veterinario). A volte, nei casi più critici, bisogna però rivolgersi a dei professionisti, che utilizzano prodotti specifici per eliminare il problema alla radice. Ecco come verificare la presenza di pulci nel cane e affrontare il problema.

Cosa sono le pulci?

La pulce del cane (Ctenocephalides canis) è quella più comune che infesta le case in cui sono presenti amici a quattro zampe. Tra gli altri tipi di parassiti, bisogna annoverare anche la pulce del gatto (Ctenocephalides felis), che è anche la più diffusa in Italia, e la pulce dell’uomo (Pulex Irritans), molto meno presente rispetto ai secoli scorsi.

Conosci invece i vari tipi di zecche?

La pulce del cane può entrare in casa in diversi modi, non solo nascosta nel pelo del cane (magari dopo una passeggiata al parco), ma anche attraverso i vestiti e le scarpe dell’uomo.

Le pulci nel cane

Per sapere come sono fatte le pulci del cane e come riconoscerle, bisogna prima conoscere il loro ciclo di vita.

La pulce dell'uomo è quasi sparita, ma le pulci del cane possono attaccare anche i padroni.©Shutterstock

Una pulce femmina, una volta trovato l’ospite, può deporre fino a un massimo di 50 uova al giorno sul mantello del cane, che poi andranno a depositarsi anche a terra o sul tappeto di casa. Queste, di colore bianco e invisibili a occhio nudo, nelle giuste condizioni di umidità, impiegheranno dai 2 giorni alle 2 settimane per potersi schiudere.

Il secondo stadio sarà quello di larva. Queste si nutriranno di detriti organici di pulci adulte (ossia sangue essiccato) o minuscoli frammenti di pelo di cane. Le larve si produrranno un bozzolo (nel giro di qualche giorno, settimana o mese), per poi passare al terzo stadio, ovvero quello di pupa.

Questa attenderà poco meno di due settimane per diventare una pulce adulta, ma può attendere paziente anche qualche mese (sempre se nelle condizioni climatiche ottimali), ma salterà fuori quando sentirà la presenza di un cane su cui posizionarsi. Fatto ciò, il ciclo vitale della pulce riprende da capo.

Come riconoscere le pulci nel cane e cosa fare?

Se si pensa che ci siano delle di pulci del cane in casa, esistono semplici modi per riconoscerle. In primis si potrebbe far sdraiare il proprio amico peloso su una serie di fogli bianchi e cominciare ad accarezzarlo in profondità o spazzolarlo (pelo e contropelo).

Se la paura delle pulci è fondata, questo perderà dei pezzettini di sangue essiccato di colore marrone scuro, nero o rossastro (le feci delle pulci), che saranno subito visibili a contatto con una superficie bianca.

Un altro modo è quello di utilizzare una spazzola per cani a denti sottili, che riuscirà a mostrare i segni delle pulci sul cane.

Come togliere le pulci al cane?

Per poter eliminare questi fastidiosi insetti, sarà necessario quindi usare alcuni prodotti utili, come un collare antipulci, oppure uno spray antipulci per cane. Questi, anche se saranno efficaci sull’animale, non riusciranno a estirpare il problema in toto.

Nel primo caso, infatti, l’azione antipulci potrebbe interessare soltanto la parte frontale dell’animale (dipende se si usa un collare antipulci per cane di bassa qualità), nel secondo caso, invece, lo spray antipulci per cane potrebbe essere composto da prodotti chimici dannosi per l’animale stesso (se inalati o se colpiscono la bocca o gli occhi).

Prevenire è meglio che curare!

Un altro metodo abbastanza efficace per evitare le pulci, è quello della prevenzione, come ad esempio l’utilizzo di un antiparassitario per cani (da scegliere in base all’età e al peso del cane). Questo va applicato su tutto il corpo del cane.

È efficace durante tutto l’anno, anche se si rivela indispensabile durante la primavera e l’estate, periodo di massima diffusione delle pulci. L’antiparassitario per cani è tra i metodi più utilizzati dai proprietari degli amici a quattro zampe per evitare le infestazioni delle pulci, che possono colpire casa.

La prevenzione è la migliore delle cure anche quando si parla di pulci del cane.©Shutterstock

A chi rivolgersi per un’infestazione di pulci a casa?

Una volta scoperte le pulci, aver imparato come riconoscerle e verificato che ci sia un’infestazione, possono essere applicati alcuni metodi più o meno casalinghi e dei rimedi naturali e non per eliminarle sia dal cane, sia dalla propria abitazione.

Se non si sa cosa fare, in primis bisognerà contattare il proprio veterinario, il quale spiegherà i vari passaggi da compiere per liberare il cane dalle pulci (vedi l’antiparassitario per cani o il collare antipulci).

Per i casi più gravi, però, bisognerà rivolgersi al disinfestatore di pulci e zecche più vicino in zona, in modo che faccia un sopralluogo in casa e riesca ad eliminare completamente non solo le pulci adulte, ma anche le uova, le larve e le pupe annidate nel tappeto, nel battiscopa, sul letto e sui mobili di casa.

In ogni caso, la prevenzione e la pulizia (del cane e della casa) sono sempre l’arma migliore per contrastare una probabile infestazione di pulci e dire addio a questi parassiti che si nutrono del sangue del nostro amico a quattro zampe!

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Articolo revisionato da:

Francesco Reina
Assistente veterinario

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