I cani possono mangiare i ceci? I ceci fanno bene ai cani? Meglio i ceci cotti ai cani o la farina di ceci?
I padroni di quattro zampe spesso si trovano di fronte a qualche dubbio alimentare quando si tratta di offrire (o meno) ai propri amici pelosi qualche leccornia tipica della dieta dei due zampe.
E visto che gli interrogativi su ceci e fagioli ai cani non fanno certo eccezione, ecco qualche risposta utile a risolvere alcuni dubbi sull’annoso discorso dell’alimentazione corretta per cani a proposito, questa volta, di questa tipologia di legumi.
I cani possono mangiare i ceci?
Trattandosi di un legume ricco di sostanze nutritive e proteine vegetali preziose per combattere problemi intestinali come la stitichezza, il tuo amico a quattro zampe può mangiare i ceci.
Il punto, però, è che proprio la loro composizione “vegetale” fa sì che questi alimenti non siano indispensabili nella dieta di Fido che, come si sa, dovrebbe essere composta percentualmente per la maggior parte di proteine che provengono da fonte animale (come la carne).
Nulla vieta, comunque, di dare anche ceci e fagioli ai cani, ma questa alternativa alimentare deve essere proposta saltuariamente e in quantità limitata e non deve in alcun modo sostituire nell’alimentazione del pelosetto di casa le proteine animali.
Detto questo, però, è bene sapere che – in piccole quantità – i ceci fanno bene ai cani perché, oltre a proposi come una gustosa variazione nell’alimentazione quotidiana, possono aiutare la digestione dell’amato quattro zampe perché sono alimenti ricchi di fibre e, come si diceva, di proteine vegetali, e per questo hanno effetti benefici sul tratto gastrointestinale (e sul transito intestinale!) del compagno peloso.
I cani possono mangiare i ceci cotti?
Questo alimento per essere offerto a Fido deve, ovviamente, essere cucinato ad hoc perché è chiaro che i cani possono mangiare i ceci cotti, mentre i ceci crudi sarebbero estremamente difficili da integrare nell’alimentazione del pelosetto domestico.
Come dare i ceci ai cani?
Quale che sia la tipologia di ceci che si desidera inserire nella dieta del cane, è bene farli cuocere a lungo (perché si tratta di un alimento molto ricco di amido) senza alcun genere di condimento e poi accostarli, nella ciotola, a proteine di origine animale (come carne sbollentata o polpette bollite) aggiungendo eventualmente qualche ortaggio da selezionare, ovviamente, tra le verdure per cani.
Ceci secchi o in scatola?
Per dare i ceci cotti ai cani è bene, quindi, utilizzare questi legumi in scatola o secchi. I secondi sono un po’ più lunghi da preparare perché, per dare i ceci secchi ai cani, è indispensabile una lunga cottura.
A differenza dei loro omologhi in scatola, i cani possono mangiare i ceci secchi perché non contengono aggiunte e dunque non devono essere sciacquati con attenzione prima della preparazione.
Caso contrario, invece, con le scatolette che potrebbero essere leggermente salate e dunque – prima di un’attenta pulizia sotto l’acqua corrente - inadatte all’alimentazione del cane.
Per i cani anche la farina di ceci
Ma l’alternativa per chi desidera offrire a Fido questi legumi non si limita a scatolette o varietà secche.
Ai cani, infatti, si può anche dare la farina di ceci che – oltre ad avere una consistenza più facilmente adattabile alle inclinazioni gastronomiche del pelosetto domestico – ben si presta alla preparazione di piatti da inserire nell’alimentazione casalinga del cane.
Lo studio
Il tutto è stato dimostrato da uno studio scientifico del 2017, il primo in assoluto sul microbioma del cane, condotto da un team di ricercatori dell’Università di Udine in collaborazione con alcuni studiosi degli atenei di Trieste e Pisa.
La ricetta dei ricercatori
Chi vuole optare per questa possibilità, quindi, potrà seguire i consigli dei ricercatori offrendo al cagnolone domestico un’alimentazione composta al 70% da manzo di buona qualità che, stando alle indicazioni del team accademico, dovrà essere carne cruda, accostata ad un complemento a base di:
- farina di ceci;
- farina di riso;
- fiocchi d’avena;
- carote;
- acidi grassi omega 3 (derivati da alghe);
- un complesso vitaminico minerale.
La preparazione di questo pasto, da offrire una volta al giorno secondo gli accademici, è quanto mai semplice perché basta inumidire il tutto con acqua.
Per quanto riguarda le giuste quantità, anche in questo caso dipendono da:
- taglia del cane;
- età;
- attività giornaliera;
- stato di salute del cane generale.
Il consiglio generale, comunque, è sempre quello di discutere le scelte alimentari di Fido con il proprio veterinario di fiducia che saprà indicare la strada più corretta.
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Articolo revisionato da
Francesco Reina
Assistente veterinario