Oggi parliamo di cosa cambia con la Brexit per gli animali domestici. In particolare vedremo cosa cambia in tema di spostamenti tra paesi quando si parla di cani e gatti.
Ma prima qualche dato per capire a che punto sono le difficili e lunghe trattative di questo processo che non mette d’accordo proprio tutti i paesi dell’Unione europea (UE).
A partire dal 1° febbraio 2020 è ufficialmente in vigore l’accordo di recesso del Regno Unito dalla UE. A partire da questa data, quindi, lo United Kingdom (UK) entra in un periodo di transizione che durerà fino al 31 dicembre 2020.
In un documento ufficiale della Camera dei deputati e, in particolare, dell’Ufficio Rapporti con l’Unione europea, si parla di tale periodo come transitorio proprio per finalizzare la completa uscita dell’UK.
Questa transizione dovrà permettere di siglare con gli altri Stati una serie di norme che chiariscano come spostarsi da un paese all’altro e come affrontare altre questioni come la liquidazione finanziaria e i problemi con l’Irlanda e l’Irlanda del Nord.
In tutto questo marasma di informazioni, negoziati, litigi, proroghe e instabilità, cosa succede ai nostri amici animali? Come sarà possibile spostarsi con i nostri amici a quattro zampe dall’Unione europea al Regno Unito? Vediamo di vederci chiaro (per quanto sia possibile).
Periodo di transizione
Come detto, dal 1° febbraio 2020 al 31 dicembre dello stesso anno (il periodo di transizione è rinnovabile una volta, quindi è possibile che si possa arrivare al 2021) sostanzialmente le regole non cambiano. Ecco la situazione attuale.
Circolazione di cani, gatti e furetti
Sarà possibile entrare o ritornare nel Regno Unito - si legge sul sito del governo inglese - solo se il cane, il gatto o il furetto in questione:
- Ha il microchip,
- Possiede il passaporto o un certificato veterinario,
- È stato vaccinato contro la rabbia.
I cani devono avere anche effettuato un trattamento contro i vermi.
Il vostro animale domestico può essere messo in quarantena per un massimo di 4 mesi se non rispettate queste regole - o vedersi rifiutato l'ingresso se viaggiate per mare.
Se vi trovate in casi più specifici (come ad esempio di vendita di un animale domestico che non proviene dall’Unione europea) è necessario consultare il sito del governo inglese per sapere come muoversi al meglio. Se le regole non vengono rispettate è possibile incorrere in multe salate.
Documenti necessari per viaggiare nel Regno Unito
L'animale può partire per il territorio britannico accompagnato dai seguenti documenti, controfirmati dal veterinario :
- certificato sanitario internazionale,
- certificato di identificazione elettronica,
- certificato di vaccinazione antirabbica,
- certificato del risultato dell'esame del sangue.
Sarà, inoltre necessario anche compilare una dichiarazione che attesti che non intendete vendere il vostro animale domestico nel Regno Unito.
Attenzione
Non è possibile portare più di 5 animali domestici nel Regno Unito se non si partecipa o non ci si allena per una competizione, uno spettacolo, un evento sportivo. È necessaria una prova scritta dell'iscrizione all'evento per il quale si viaggia.
Come si può viaggiare?
In auto attraverso l'Eurotunnel, in traghetto o in aereo: tutti i mezzi di trasporto sono possibili.
Tuttavia, è necessario precisare che alcune compagnie aeree accettano solo cani in stiva, altre compagnie aeree low cost non le accettano affatto, ad eccezione dei cani da assistenza.
Esemplari di cane vietati nel Regno Unito
Prima di prenotare un viaggio per il Regno Unito è bene anche informarsi sugli esemplari che vi sono vietati.
Attenzione! Se viaggiate con una varietà di cane che è bandita nel Regno Unito, il vostro animale domestico potrebbe esservi sottratto e rischia potenzialmente l'eutanasia.
Ecco gli esemplari vietati:
Cosa cambia con la Brexit per cani e gatti?
Sul sito della Commissione europea è disponible un documento che raggruppa Domande e risposte sul recesso del Regno Unito dall'Unione europea il 31 gennaio 2020.
In questo testo si parla anche della circolazione degli animali tra l’Unione e il Regno Unito e si specifica che a partire dalla fine del periodo di transizione (che, è bene ricordarlo, potrebbe essere prolungato al di là del 31 dicembre) bisognerà rispettare alcune norme specifiche, come i controlli sanitari alla frontiera.
Si aggiunge anche che «gli animali vivi e i prodotti di origine animale (come gli alimenti di derivazione animale) dovranno conformarsi alle norme dell'UE o del Regno Unito in materia di importazioni dai paesi terzi».
Il ché sostanzialmente ribadisce che bisogna rispettare le norme del paese in cui si entra, ma non aggiunge nuove regole da rispettare. Attendiamo ulteriori precisazioni.