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Cane di razza Samoiedo

Adenite sebacea del cane: una predisposizione di razza!

© Pixabay

Adenite sebacea del cane: una malattia da conoscere!

Di Giuseppe Terlizzi Medico Veterinario

aggiornato il

Tra le malattie genetiche di alcune razze canine, troviamo l'adenite sebacea del cane. Scopri in questo articolo se il tuo amico a quattro zampe potrebbe esserne affetto e cosa fare.

L’adenite sebacea del cane è una patologia che colpisce le ghiandole sebacee della cute causandone la progressiva distruzione con la compromissione funzionale di tutta l’epidermide. 

La cute è l’organo più grande che presenta molteplici funzioni: termoregolazione, protezione fisica, chimica e biologica. Ma la sua integrità fisiologica può essere facilmente compromessa e, a quel punto, ripristinare la sua salute non è facile: a volte ci si riesce per un pelo!

Predisposizioni di razza all'adenite sebacea

Molto spesso si associa la razza di un cane ad una patologia. Questa diretta correlazione, a volte quasi naturale, è dovuta ad una predisposizione genetica di una razza agli agenti predisponenti e determinanti di una malattia.

Nel caso dell’adenite sebacea le razze principalmente colpite sono quelle di origine nordica e non solo:  

Nel caso dell’Akita Inu e del Barbone gigante la predisposizione genetica è stata dimostrata scientificamente ed è stata descritta come ascrivibile ad un gene autosomico recessivo (che determina la manifestazione di quello specifico carattere).

Nel Samoiedo e nel Vizla la predisposizione è soltanto percentuale e non dimostrata da studi accreditati.

Sotto la pelle del cane: un po’ di anatomia  

Tutto quello che nella semiologia umana va osservato sulla cute, negli animali domestici risulta notevolmente attenuato.

Questo, ovviamente, perché la cute è ricoperta di peli, ma anche perché, spesso, è pigmentata per cui, colorazioni anomale non sono sempre osservabili.

Per una diagnosi di adenite sebacea, all’esame della cute si devono valutare: 

  • Lucentezza del pelo: espressione dello stato di benessere;
  • Opacità: spesso segno di affezione sistemica cronica;
  • Elasticità della cute: testimonia lo stato di idratazione.
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Le cause dell’adenite sebacea  

L’eziopatogenesi della malattia è confusa ed esistono 4 ipotesi che portano all’insorgenza e all’esplicitazione clinica: 

  • Un difetto strutturale primario delle ghiandole sebacee o dei loro dotti responsabile di una perdita di sebo nel derma con processo infiammatorio da corpo estraneo (un corpo acuminato che approfonda nell’epidermide e non viene asportato);
  • Una reazione immuno-mediata o autoimmune che ha per bersaglio le ghiandole sebacee. Sono anomale reazioni che l’organismo opera verso se stesso determinando una sorta di auto lesione generalizzata a tutte le ghiandole. 
  • Un difetto di cheratinizzazione (trasformazione in cheratina subito dalle sostanze che costituiscono le cellule dello strato corneo della epidermide) che provoca l’ostruzione dei dotti ghiandolari sebacei e l’infiammazione ghiandolare 
  • Anormalità del metabolismo dei grassi che si ripercuotono sui processi di cheratinizzazione e sulla produzione del sebo 

I sintomi dell’adenite sebacea nel cane 

L’adenite sebacea si manifesta nei soggetti in età giovanile-adulta e sembra avere un andamento ciclico caratterizzato da fasi di remissione e ricadute indipendenti dai trattamenti farmacologici impiegati.

Negli Akita Inu e nei Samoiedo i segni clinici della malattia sono apprezzabili inizialmente sui padiglioni auricolari, sulla testa e lungo la linea dorsale mediana; si estendono poi alla superficie ventrale del collo e al resto del tronco.

Sulla cute di questi soggetti sono osservabili:

  • papule;
  • pustole;
  • croste;
  • detriti cheratosebacei giallo-brunastri;
  • mantello con aspetto untuoso;
  • fusti del pelo avviluppati da detriti cheratinici (stampi follicolari);
  • alopecia (coinvolge primariamente i peli secondari).

Il prurito non è un segno clinico costante di questa malattia. Lo si osserva di solito quando le lesioni primarie sono complicate da infezioni batteriche.

Dalla pelle allo stomaco: la sintomatologia secondaria

Alcune di queste forme sono precedute o accompagnate da sintomatologia gastroenterica, e alcuni casi sono stati associati ad allergia alimentare.

Lesioni asintomatiche sono state riportate in soggetti adulti con eruzioni anulari, cercinate ed eritematose localizzate sul cranio.

La cura per l'adenite sebacea del cane

La terapia topica 

Le forme lievi di adenite sebacea nel cane possono essere controllate in maniera soddisfacente con la terapia topica.

Vengono impiegati shampoo contenenti agenti cheratolitici cui segue l’applicazione di balsami emollienti.

I casi che non beneficiano in maniera soddisfacente di queste terapie possono migliorare con l’applicazione giornaliera di soluzioni e spray contenenti glicole propilenico al 50-75%.  

La terapia sistemica 

Alcuni soggetti migliorano con la somministrazione di acidi grassi essenziali, mentre l’impiego di glucocorticoidi (classe di ormoni steroidei) non sembra in grado di impedire il corso della malattia.

Nei casi più gravi è indicato l’impiego dei retinoidi (classe di composti chimici che sono chimicamente collegati alla vitamina A).

In uno studio il 60% dei cani colpiti da adenite sebacea trattati con questi farmaci hanno manifestato una riduzione di più del 50% delle manifestazioni cliniche (scaglie ed alopecia).

La terapia deve essere somministrata per tutta la vita dell’animale che viene monitorato periodicamente da un medico veterinario.

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