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cane sulla neve

E se potessimo produrre lana di cane?

© Pixabay

Si può produrre lana con pelo di cane?

Di Serena Esposito Biologa

aggiornato il

Vi siete mai chiesti se si può fare lana di cane? Proviamo a rispondere in questo articolo, guardando più da vicino questa idea.

Tra i peli che restano sulla spazzola e quelli che Fido perde in giro per casa durante la muta, ogni volta ci ritroviamo cumuli di “lana” da smaltire: ma se potessimo davvero produrre lana di cane?

Come sarebbe? Calda? Morbida? Avrebbe un cattivo odore?

Lana di cane: intuizione o follia?

La lana con pelo di cane si può fare, ma non è tutto! L’idea di utilizzare il pelo di Fido per produrre filati di lana di cane non è recente.

Infatti, lapponi ed eschimesi (ed in generale popolazioni che occupano le regioni artiche, al Polo Nord) utilizzano la lana con pelo di cane già da migliaia di anni. Perché? Perché è più calda di quella di pecora!

Dopotutto, non ci sono pecore che abitano zone polari, mentre i cani da slitta sono soliti vivere all’esterno, dove talvolta si raggiungono temperature estreme, sotto i -30°C: in queste condizioni di gelo spaventoso, è il sottopelo del cane a tenerlo al caldo, ed è proprio dal sottopelo che si ricava la lana di cane.

Non dimenticarti però di curare il pelo del cane! Ecco come

Caratteristiche della lana di cane

Sebbene possa sembrare inaspettato, la lana con pelo di cane ha molteplici caratteristiche di pregio:

  • è spesso più morbida di lane pregiate come l’angora ed il cachemire;
  • come abbiamo detto in precedenza, per ragioni strettamente evolutive, e di sopravvivenza, è anche più calda della lana di pecora;
  • è anallergica, e anche questo è sorprendente: infatti, l’allergene scatenante risiede sul pelo solo in quanto prodotto dalle ghiandole sebacee della cute del cane; una volta separato il pelo dalla cute, e dopo opportuni lavaggi, l’allergene sparirà!

Se a questo punto vi state domandando quanto l’odore di Fido potrà restare sulla vostra nuova sciarpa di pelo di cane, potete stare tranquilli: anche le pecore, le capre, gli alpaca, animali il cui pelo è normalmente utilizzato per produrre lana, non hanno di certo un buon odore (e danno ospitalità a molti parassiti), eppure nessun indumento di lana ne porta le tracce!

Le razze più indicate per la lana di cane

I cani maggiormente indicati per produrre lana con pelo di cane sono quelli che producono una cospicua quantità di sottopelo, preferibilmente della lunghezza di almeno 2 centimetri, durante il periodo della muta.

Di seguito le razze con più sottopelo:

Come si fa la lana con pelo di cane?

Ma a questo punto ci domandiamo: come si fa, da quel cumulo di peli a far venir fuori un gomitolo da lavorare ai ferri?

Ebbene, ecco di seguito tutti i passaggi:

  • Raccogliere il sottopelo durante il periodo di muta, ma attenzione: i peli rimasti intrappolati nella spazzola non valgono, in quanto le fibre sono danneggiate dalla pettinatura; anche i peli del manto del cane non sono indicati. Per essere precisi parliamo delle ciocche di sottopelo che vengono via soltanto tirandole.
  • Utilizzare un sacchetto di carta per conservare man mano il pelo raccolto, ne serve circa mezzo chilo ad esempio per una sciarpa.
  • A questo punto, effettuare vari lavaggi, a seconda della necessità della lana ed eventualmente separare le fibre per colore ove possibile.
  • Cardare le fibre, vale a dire allineare i peli nello stesso verso.
  • Filare le fibre, cioè mediante un arcolaio, torcere le fibre in filati che abbiano spessore e diametro uniformi.
  • Effettuare la binatura, che consiste nel riavvolgimento del rocchetto nel senso opposto rispetto alla filatura, di modo che il filato non vada soggetto a danni.
  • Lavare quindi in acqua fredda e battere il filato, al fine di serrare le fibre tra loro e neutralizzare qualsiasi impurità.
  • Una volta asciugato il filato, creare il gomitolo ed iniziare a lavorare con ferri, uncinetto o quel che più vi piace!

Gli attrezzi per la cardatura sono in vendita in rete, così come gli arcolai per la filatura, tuttavia vi sono anche artigiani che si occupano di trasformare direttamente il sottopelo del vostro Fido in rocchetti pronti da lavorare, o finanche in cappelli, sciarpe e maglioncini.

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Non solo lana di cane: altri modi per riciclare il pelo di cane

Gli utilizzi del pelo del nostro amico a 4 zampe non finiscono qui, infatti esso può fungere da compost per l’orto, da repellente per lumache, o da materiale che gli uccellini utilizzano in primavera per comporre il proprio nido.

Infine, pelo di cane e capelli umani, vengono utilizzati da una azienda statunitense per creare barriere assorbenti da usare in mare nell’eventualità di sversamenti di petrolio!

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