Non aspettiamoci che il cane capisca il nostro concetto di pulizia. L'accoppiata cane in casa e igiene è il frutto di un processo di apprendimento che inizia molto presto: insegnare al cucciolo ad essere pulito è uno dei primi passi nella sua educazione.
La pulizia per un cane non è un concetto innato, bisognerà addestrarlo a farlo. Essendo un animale che esce e si sposta molto, non si preoccupa spontaneamente di mantenere pulito il suo ambiente casalingo. Bisognerà aiutarlo a distinguere le zone dove può fare i suoi bisogni e quelle dove non può farli.
Quando è il momento giusto per insegnargli ad essere pulito?
Tra i 2 e i 4 mesi di età, quando arriva in casa, il cane ha tutte le capacità cognitive necessarie per imparare e ricordare i luoghi dove eliminare i suoi bisogni, soprattutto fuori.
Non c'è quindi un «periodo giusto»: quando il cucciolo comincia ad esplorare, gli si potrà proporre esercizi basati sul rinforzo positivo e sul condizionamento classico. Gradualmente inizierà ad identificare e ad associare i suoi bisogni alle ricompense, che potranno poi gradualmente essere spaziate nel tempo fino ad essere completamente eliminate.
I momenti migliori per proporre questi esercizi sono al risveglio e subito dopo i pasti. Questi periodi corrispondono ai momenti in cui il cucciolo elimina più spesso, il che aumenta le possibilità di vederlo fare spontaneamente i suoi bisogni nello spazio in cui è stato posizionato, e poterlo quindi premiare direttamente.
Come procedere le prime volte?
Una volta che è fuori, lo si può collocare nello spazio dove può fare i suoi bisogni. Un cucciolo non può trattenersi molto a lungo, quindi di solito non impiega troppo tempo per eliminare (feci o urina). Una volta fatto, il cane va premiato.
I tipi di ricompensa
Affinché tale gesto sia il più efficace possibile, bisogna premiarlo nel momento esatto in cui il cane lo fa: non esitate a cambiare tono della voce, anche se significa sembrare un po' ridicoli. I cuccioli sono molto ricettivi ai toni che esprimono gioia e allegria, quindi questi possono rivelarsi uno stimolo molto positivo.
Si possono usare vari tipi di ricompense: i biscottini, il tono rassicurante della nostra voce, i giocattoli e i giochi. L'importante è che il cucciolo sia interessato alla ricompensa che gli si offre.
Tempo e pazienza
Questi esercizi dovrebbero essere fatti il più spesso possibile (idealmente, ogni volta che viene portato fuori). Se si riesce ad essere coerente e tanto pazienti, il cucciolo percepirà molto rapidamente i rinforzi e si abituerà a fare i suoi bisogni solo fuori o in un altro qualsiasi luogo dove gli è stato insegnato a farli.
Cosa fare invece se il cagnolino sporca?
Per quanto possibile, bisogna evitare le punizioni. Al limite, se lo si coglie proprio prima che lo faccia, o direttamente sul fatto, si potrà usare un rimprovero vocale o gestuale, imitando la gestualità di un individuo che si vede attraverso una finestra e di cui si capisce che è arrabbiato solo dai grandi movimenti delle sue braccia.
Ma bisogna proporre immediatamente al cane una situazione che sarà poi premiata: va portato direttamente fuori, si aspetta che finisca di fare i suoi bisogni, e in quel preciso momento va premiato, subito! Anche se questo modo di fare sembra schizofrenico, in realtà, più il cambiamento di tono è brusco, più il cane individuerà i due collegamenti fondamentali «dentro è arrabbiato» e «fuori mi ricompensa» quando fa i suoi bisogni.
In ogni caso, è inutile usare la punizione in ritardo: servirà solo ad aumentare l'ansia nel cane e degradare il rapporto che si ha con lui. La memoria del cane è associativa, il che significa che non farà il collegamento tra la punizione e l'atto di eliminazione dei bisogni.
Può, tuttavia, creare cattive associazioni, come «cacca in salotto» + «mamma che torna a casa» = punizione, il che può provocare stress al cane o spingerlo a comportamenti come la coprofagia.
È normale che ci voglia un po' di tempo prima che il cucciolo diventi pulito: alcuni imparano in pochi giorni, ma altri impiegano diversi mesi prima di esserlo. C'è bisogno di tanta pazienza e dolcezza, e la perseveranza ripagherà: cane in casa e igiene diventerà un'accoppiata vincente!
La tecnica del giornale
Questo metodo viene proposto spesso e può avere alcuni vantaggi (soprattutto per i cani di piccola taglia). Nello stesso tempo però può rivelarsi un insegnamento contradditorio, perché implica di insegnare al cane una prima regola di igiene (utilizzare il giornale o un altro supporto per fare i bisogni, in casa), poi una seconda del tutto contraria (vietargli di fare i bisogni in casa).
La coerenza è uno dei valori fondamentali nell'educazione di un cane. Avrà difficoltà a capirne la logica se un comportamento viene prima premiato, per poi essere punito.
Tanto vale iniziare il rinforzo positivo direttamente sulla regola finale che il cane dovrà imparare: questo renderà il suo apprendimento più facile e più solido.
Non esitare a chiedere aiuto
Se l'abbinamento cane in casa e igiene è ancora un problema e non c'è modo di insegnare al cane ad essere pulito, non bisogna esitare a ricorrere ai servizi di un educatore cinofilo. Ogni cane ha il suo temperamento, e si possono incontrare difficoltà anche se si applicano correttamente i consigli dati.
Il proprietario potrebbe aver bisogno solo di una o due sessioni per padroneggiare la tecnica, ma a volte una buona dimostrazione è meglio di un lungo discorso: non bisogna aspettare di essere al limite della sopportazione per chiedere aiuto!
Prodotti che possono aiutare a tenere la casa pulita
Cane in casa e igiene è un argomento importante che è strettamente legato sia all'educazione che al benessere del cagnolino.
Se da un lato bisogna prendere il tempo per insegnargli dove fare i suoi bisogni quando è piccolo, dall'altro è importatante anche tener conto del fatto che potrebbe avere un forte desiderio di fare i suoi bisogni senza dover uscire, per esempio.
Si potrebbe mettere in casa una lettiera portatile per cani, con erba sintetica e serbatoio di stoccaggio, oppure traversine igieniche che sono molto utili per l'addestramento, e, se necessario, utilizzare pannolini assorbenti per cani.
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Articolo scritto per Wamiz.com da:
Stéphane Tardif
Medico veterinario