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Flebite nel cane: sintomi e cura dell’infiammazione venosa

Cane ammalato

La flebite del cane è un'infiammazione molto comune in seguito ad un'operazione.

© Moshe Harosh / Pixabay

La flebite del cane è un'infiammazione delle vene causata da un trauma, come l'ingresso di ago, flebo o catetere. Vediamo di che si tratta e come curarla.

Di Flavia Chianese

Pubblicato il

La flebite del cane è una patologia relativamente comune. Se ne sente spesso parlare in seguito ad interventi chirurgici che prevedono l’applicazione di flebo o cateteri.

Questa procedura se mal effettuata, può causare irritazione dei vasi sanguigni e conseguente infiammazione delle vene. Vediamo nel dettaglio sintomi e rimedi di flebite nel cane.

Cos'è la flebite del cane?

La flebite del cane è una patologia che può colpire i nostri amici cani e gatti, indipendentemente da razza, età o genere. Si tratta di un’infiammazione dei vasi sanguigni, più precisamente delle vene.

Il processo infiammatorio si scatena a seguito di un evento traumatico locale o di un’irritazione delle vene: i vasi si restringono e si assottigliano, la zona colpita appare gonfia e dolorante.

Questa condizione può predisporre alla formazione di trombi, ovvero piccoli coaguli sanguigni che circolano nel sangue e che possono andare ad ostruire importanti vasi.  

Flebite superficiale

La flebite superficiale è in assoluto la condizione più frequente: si stima che le infezioni intravenose a seguito di una terapia a base di fluidi riguardino il 20-80% dei 4 zampe ospedalizzati.

Il catetere infatti è fondamentale per la terapia di molti disturbi, ma deve essere costantemente pulito e disinfettato per evitare infezioni secondarie come la flebite. Se l’infiammazione si presenta nell’area dove è stata apposta la flebo, probabilmente si tratta di flebite. 

Flebite profonda

La flebite profonda o tromboflebite è una condizione più rara ma anche più preoccupante: in questo caso l’infiammazione riguarda i vasi sanguigni profondi e il cane manifesterà sintomi più importanti, come febbre e setticemia.

L’ingresso dei batteri favorisce la formazione di tossine che, circolando nel sangue, possono provocare conseguenze a vari organi ed apparati. Inoltre la patologia si associa spesso a tromboembolia, dove un trombo può restare “incastrato” e andare ad occludere pericolosamente uno dei vasi. 

Cause di flebite

La causa più comune di flebite è associata al traumatismo dell’area interessata, come l’applicazione di un catetere scadente, o una scorretta disinfezione dello stesso.

È infatti importantissimo che ad ogni medicazione gli strumenti siano perfettamente sterilizzati per impedire l’ingresso dei batteri attraverso la piccola ferita provocata dall’ago.

Altre cause che possono predisporre a flebite nel cane sono: 

I cani di ogni razza, genere o età possono sviluppare questo disturbo, tuttavia i cani giovani e quelli anziani saranno più a rischio, considerato che il loro sistema immunitario non sarà a “pieno regime”.

Sintomi di flebite nel cane

I sintomi di flebite si manifestano in una zona circoscritta della pelle, tipicamente sugli arti o sul collo (perché è qui che in genere vengono applicati i cateteri).

La zona apparirà infiammata e dolorante, inoltre potremmo notare:

  • Rossore 
  • Gonfiore 
  • Tessuti particolarmente molli
  • Calore 
  • Vene rigonfie e ben evidenti

Nel caso in cui l’infiammazione si complichi e diventi flebite profonda, possono comparire altri sintomi come febbre, letargia e scolo purulento (pus).

Diagnosi

La flebite può essere confusa con altre patologie del cane che sono clinicamente simili: malattie della pelle, ferite, o infiammazioni sottocutanee.

Ecco perché è fondamentale per il veterinario poter fare un’anamnesi corretta, che si base sulla ricostruzione degli eventi clinici del cane. 

Eco doppler venoso

Il gold standard per la diagnosi di flebite è il doppler dei vasi sanguigni. Si tratta della stessa tecnica ecografica usata nell’uomo per verificare lo stato di arterie e vene ed individuare potenziali assottigliamenti o condizioni patologiche in generale. 

Coltura batterica

La coltura batterica può essere utile per individuare il tipo di batterio che ha causato infezione. Si effettua un tampone dell’area colpita e si attende il risultato. Una volta individuato il ceppo, sarà possibile scegliere la cura antibiotica più adeguata.

Trattamento e cura

La prima parte del trattamento consiste nell’eliminare la causa dell’insulto: in questo caso il catetere stesso o la flebo. Non procedete da soli, ma chiedete aiuto al vostro veterinario.

Il trattamento è sempre commisurato alla gravità del problema, e in alcuni casi le infezioni possono anche risolversi spontaneamente una volta rimosso il “corpo estraneo” dalle vene. Altre volte è necessaria almeno una terapia antibiotica.

Cura con antibiotico

Le infezioni più severe necessitano di un trattamento antibiotico, in genere intramuscolare o orale.

Gli antibiotici ad uso topico, quindi in crema, sono sconsigliati in quanto non risultano abbastanza efficaci ma al contrario possono nuocere a Fido contribuendo allo sviluppo dell’ormai noto fenomeno dell’antibiotico-resistenza. 

Disinfezione della ferita

La ferita va sempre disinfettata e tenuta d’occhio. La pulizia della lesione può essere fatta con una soluzione a base di chlorexidina, 2 volte al giorno.

Se i sintomi dell’infiammazione non passano, affrettatevi a prenotare un controllo dal veterinario.

Le flebiti superficiali si risolvono completamente nella maggioranza dei casi, e così Fido può tornare a correre sereno.

Ricordate però che è fondamentale seguire alla lettera le modalità di trattamento, monitorando sempre le condizioni della ferita nel cane: solo così potete accorgervi di eventuali ricadute ed intervenire tempestivamente!

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