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carne cruda ai gatti: micio mangia

Vi spieghiamo se si può dare o meno la carne cruda ai gatti.

© Vera Verano Photo / Shutterstock

La carne cruda ai gatti fa male?

Di Nina Segatori Giornalista | Autore

Pubblicato il

La carne cruda ai gatti fa venire i vermi o la possono mangiare? Ecco cosa sapere sull’alimentazione giusta per Micio.

La carne cruda ai gatti, e in generale, la dieta BARF e il cibo crudo sono una valida alternativa ai prodotti commerciali o alla dieta tradizionale?

L’alimentazione è una cosa seria, anche quando riguarda i nostri animali domestici. Ecco alcuni importanti consigli sull'alimentazione felina.

L'alimentazione del gatto con cibi crudi

Lo stato di salute di cani e gatti dipende principalmente da quello che mangiano e non è detto che il cibo crudo sia risposta migliore per loro. Mangiare è una funzione vitale che deve rispettare le necessità dell’animale, evitando di creargli problema, anzi, al contrario, preservandolo.

Si è discusso molto sul fatto di servire al gatto diete a crudo (o, perché no, anche lo stesso sushi!) sui benefici che questa alimentazione potrebbe apportare al suo organismo, ma la realtà è sicuramente molto diversa dalla teoria e uno studio dimostra gli effetti che il cibo crudo ha sul gatto e sul suo organismo.

I gatti possono mangiare la carne cruda?

Normalmente si pensa che il cibo crudo sia ricco di proprietà che una volta cucinate vengono a mancare a causa della cottura. Forse questo può valere per le verdure e anche relativamente per la carne, ma quando si tratta di proteine animali la realtà è ben diversa.

La carne cruda ai gatti presenta molti più svantaggi che benefici, per via del rischio di sviluppare malattie relative ai batteri che contiene.

La carne cruda ai gatti fa venire i vermi?

Uno studio olandese pubblicato sulla rivista del gruppo del British Medical Journal, ha portato alla luce l’effettiva pericolosità della carne cruda ai gatti.

I risultati

I veterinari del National Institute for Public Health and the Environment di Bilthoven, hanno analizzato i campioni di 35 prodotti crudi venduti da 8 grandi marchi specializzati in alimentazione felina, riportando dei dati piuttosto preoccupanti.

Il cibo per gatti, realizzato con carni e ossa di manzi, polli, agnelli e cavalli è risultato contaminato (il 40%) dal batterio dell’Escherichia coli. Inoltre sono stati rinvenuti anche altri due germi molto pericolosi, sia per gli umani che per gli animali: il Sarcocystis cruzi e il Toxoplasma gondii. Non mancavano neppure quelli di salmonella e listeria.

Cosa dice la FDA

Un risultato allarmante che ha spinto la Food and Drug Administration ad allertare, attraverso un comunicato ufficiale, sulla reale pericolosità di tali alimenti. Basta anche solo, infatti, toccare cibo e feci dell’animale colpito dai batteri, per rimanerne contaminato e diffondere le infezioni tra umani e animali con cui entra in contatto.

Quindi, cosa fare? Meglio evitare di servire carne cruda al gatto, scongiurando così ogni rischio di contagio. Preservare la sua salute, ma anche quella del proprietario e di chi entra a contatto tutti i giorni con l’animale è fondamentale.

La dieta Barf per gatti

Diverso è il discorso per quanto riguarda la dieta Barf. Questo tipo di alimentazione studiata per i gatti prende forma su quella dedicata ai cani. Barf, infatti, significa Biologically Appropriate Raw Food, ovvero cibo crudo biologicamente appropriato. Il principio è lo stesso che vale per gli uomini, in cui il cibo crudo biologico rappresenta una fonte di nutrienti che non vengono distrutti dalla cottura.

Secondo il principio alla base della dieta Barf, il gatto è un predatore e in natura mangerebbe volatili e roditori. Perché quindi riempirlo di cibi industriali? Il discorso potenzialmente non fa pieghe anche se poi tra il dire e il fare c’è di mezzo una serie infinita di variabili.

Alimentazione casalinga per gatti

La cosa più importante è non confondere la dieta Barf con l’alimentazione naturale per gatti fatta in casa. La prima non richiede integrazione di vitamine e nutrienti, perché utilizza unicamente risorse che provengono dal cibo, mentre le ricette fatte in casa per gatti, che ad esempio non prevedono ossa, ricca fonte di calcio fondamentale nella Barf, hanno necessità di essere integrate. 

Per dare al gatto un’alimentazione fatta di cibo crudo preparato in casa è sempre necessario il consulto del veterinario, che saprà indicare le giuste quantità e le sostanze nutritive adatte al vostro gatto, nel caso specifico.

Il fai da te rischia di mettere in pericolo la salute del felino, quindi è da evitare.

Cibi crudi per cani e gatti richiedono l’apporto di integratori che possano colmare le mancanze.

Infine, ricordiamo di non dare mai al gatto cibo crudo di provenienza sconosciuta, perché, come dimostra lo studio dei veterinari olandesi, il rischio di contagio da batteri è molto alto e difficile da combattere.

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Articolo revisionato da:

Francesco Reina
Assistente veterinario

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