Come scegliere il cibo per gatti anziani e quali i consigli per una dieta equilibrata? La salute passa anche per il cibo e questo vale anche per i gatti anziani che, raggiunta una certa età, possono essere soggetti a diverse patologie e acciacchi senili che dipendono molto dallo stile di vita e dall’alimentazione.
Se la vita media di un gatto è di circa 15 anni, alcuni esemplari domestici possono raggiungere fino ai 20 anni di età, il che non è poco!
Da bravi proprietari di gatti, è bene conoscere quali sono i cambiamenti che devono essere effettuati nella dieta del gatto anziano affinché gli si possa garantire una vecchiaia tranquilla, sana e in salute.
Perché fare più attenzione e cambiare l’alimentazione del gatto anziano?
Le ragioni sono diverse, ma hanno tutte uno stesso obiettivo: quello di garantire la salute e la longevità del gatto ormai anziano.
Con il passare del tempo e l’avanzare dell’età il gatto tende a subire dei cambiamenti a livello fisiologico. In particolare sono l’apparato digerente, con i reni, ad essere gli organi più sensibili e soggetti a invecchiamento organico e funzionale.
Il passaggio dall'età adulta a quella senile
Questo accade tra l’undicesimo e il dodicesimo anno di età, fase in cui il gatto passa dall’età adulta all’età senile.
Quando il gatto raggiunge questa età, infatti, non riesce più ad assimilare tutte le energie e calorie che necessita e pertanto perde sia massa muscolare che peso e risorse di grassi.
Le patologie del gatto anziano
Inoltre, diminuendo le difese immunitarie e aumentando i radicali liberi iniziano ad apparire:
- i primi sintomi di insufficienza renale;
- problemi alla vescica;
- artrite;
- diabete;
- inappetenza;
- obesità - spesso associata alla castrazione o sterilizzazione del gatto;
- altre forme patologiche, più o meno gravi, che possono rivelarsi fatali per l’animale.
Cosa deve contenere l’alimentazione del gatto anziano?
Per una dieta equilibrata e salutare, il cibo per gatti anziani deve contenere:
- meno grassi e calorie;
- più proteine di qualità;
- poco fosforo (per evitare che vengano danneggiati i reni);
- più carboidrati facili da digerire e che possano aumentare l’apporto energetico indispensabile al micio;
- più vitamine, in particolare la vitamina E a difesa del sistema immunitario;
- più sali minerali a protezione delle articolazioni;
- ricca di acidi essenziali come l’omega 6 e l’omega 3 e di taurina;
- adifferenza del cibo per gatti specifico per gattini giovani o adulti, il cibo per gatti anziani deve essere più appetibile e più facile da masticare.
Questo perché il gatto anziano, con l’età, perde i sensi come l’olfatto e il gusto e, in alcuni casi, può avere problemi ai denti e perderli, in più, diventa più schizzinoso dal punto di vista alimentare.
Che si tratti di cibo umido o secco, casalingo o già preparato è preferibile rendere il cibo per gatti anziani più morbido, magari aggiungendo dell’acqua, e più gradevole all’olfatto, come ad esempio aggiungendo dell’olio di pesce.
Quale cibo per gatti anziani scegliere?
Sul mercato sono presenti croccantini morbidi per gatti anziani e cibo umido per gatti senior adatti ad ogni esigenza alimentare.
Mentre per quei gatti che sono in fase di recupero, magari dopo aver subito un intervento o sono inappetenti al tal punto da non riuscire ad assorbire l’apporto necessario di proteine, fibre e acidi essenziali, vi sono dei ricostituenti per gatti che sono specifici per la dieta del gatto anziano.
E se volessi optare per un'alimentazione casalinga?
Per i proprietari più apprensivi (e pazienti) vi sono anche delle ricette casalinghe adatte alla dieta del gatto anziano che si possono preparare a casa.
Ovviamente, per potersi cimentare nella preparazione del cibo per gatti anziani fatto in casa, è bene essere molto preparati e attenti sia sui cibi che il gatto può o non può mangiare, che sui metodi di cottura e condimento.
In questo modo non si andrà incontro ad una preparazione cibo per gatti casalingo che sia privo di tutti gli apporti nutritivi necessari alle esigenze del nostro gatto.
Quanto deve mangiare un gatto anziano?
È importante che il gatto anziano mangi con meno frequenza rispetto ai gatti più giovani, ossia per due volte al giorno, e che gli vengano date porzioni più piccole per evitare che la sua mancanza di attività fisica lo porti ad ingrassare e a sviluppare patologie anche gravi.
In caso contrario, quando il gatto è inappetente o magro le porzioni di cibo devono essere più abbondanti per tenere alti e ben equilibrati i livelli nutrizionali ed energetici.
Per farsi guidare nella scelta del miglior cibo per gatti anziani anche quando questo prevede una dieta speciale adatta a gatti che presentano patologie quali diabete o calcolosi, è bene chiedere consiglio al medico veterinario.
I controlli regolari dal veterinario in questa fase della vita del gatto e i vari accertamenti clinici del caso non devono essere sottovalutati.
Questo, assieme ad una dieta attenta ai fabbisogni dell’età, può fare in modo che il gatto viva al meglio e in piena salute questa sua fase della vita, la quale richiede più attenzione, affetto e cure.
---
Articolo revisionato da:
Francesco Reina
Assistente veterinario