Le razze di gatto a pelo lungo in natura sono tante e tutte di eguale bellezza: la caratteristica del loro manto, infatti, conferisce loro un fare elegante e un portamento distinto, oltre che una silhouette particolarmente sinuosa e accattivante.
Tuttavia, proprio perché il pelo è lo specchio della salute del felino, esso deve essere trattato al meglio.
Trattamenti per le razze di gatti a pelo lungo
Come? Prima di tutto attraverso una corretta nutrizione del felino, con alimenti che devono contenere il giusto apporto di sostanze utili al benessere del gatto in primis e poi anche del suo pelo.
E poi anche con una corretta toilette del gatto, che deve essere costantemente affiancato nella sua igiene personale quotidiana con una spazzolatura e un trattamento a base di saponi e shampoo specifici pensati per evitare che si accumuli lo sporco e che si vadano a creare fastidiosi nodi o assottigliamenti.
Le razze di gatti a pelo lungo, poi, non devono essere tosate, ma quando il pelo è molto folto e fa caldo può rendersi necessaria una sfoltitura, seppur leggera.
Il ricambio del pelo nel manto è un processo continuo nei gatti e in primavera si intensifica, acuendosi maggiormente in estate, durante, cioè, il periodo della muta: in questi casi è bene sostenere il gatto, passando più volte apposite spazzole per raccogliere il pelo sul suo manto ed eventualmente facendo ricorso a sostanze integrative che devono essere tuttavia sempre concordate e prescritte da un veterinario.
Quali sono le principali razze di gatti a pelo lungo?
Il gatto Munchkin
Chi l’ha detto che tutte le razze di gatti a pelo lungo devono essere anche di dimensioni grandi?
Il gatto Munchkin, per esempio, è una razza felina di dimensioni medio-piccole tanto da essere diventata famosa per le sue zampette cortissime, che gli sono valse il nome, in maniera colloquiale, di “gatto con le zampe corte”, “gatto bassotto” o “gatto nano”.
Una caratteristica, questa, grazie alla quale il Munchkin rientra oggi nella lista di razze di gatti più piccole al mondo.
Come tutti gli esemplari di questa razza, poi, il Munchkin è un micio affettuoso, socievole e attivo, perfetto per essere integrato in famiglie composte anche da bambini piccoli.
Il gatto persiano
Frutto della selezione umana a seguito dell’incrocio tra il gatto Angora Turco (portato in Europa dall’Asia nel 1926 da Pietro Della Valle) e un altro esemplare più piccolo e tarchiato, dal pelo lungo, proveniente dall’Iran, il gatto Persiano di oggi è molto diverso da quello delle origini, dal momento che la selezione si è affinata e si sono ottenuti gatti più pelosi e massicci.
Dotato di un musetto schiacciato e di grandi occhi brillanti, la sua caratteristica peculiare è il mantello assai peloso, al punto che la FIFé (Fédération Internationale Féline) ha suddiviso il gatto persiano in 3 sottotipi:
- il persiano bicolore, con due terzi di colore solido e un terzo di bianco;
- il persiano arlecchino, con cinque sesti di mantello bianco mentre il colore copre un sesto della superficie;
- il persiano van, con chiazze di colore solo sulla testa e sulla coda.
Il gatto Maine Coon
Nel caso del gatto Maine Coon si parla di un felino grande, robusto e dal carattere docile, al punto di essere considerato un vero e proprio gigante buono, oltre che una delle razze di grandi dimensioni più popolari e amate in tutto il mondo.
Non è un caso: il carattere del Maine Coon è socievole, giocherellone e dolce, ama la compagnia dei padroni con cui vuole giocare e divertirsi anche quando invecchia.
Si tratta anche di un gatto molto intelligente, tanto da riuscire a imparare comandi e ordini più facilmente rispetto ad altri gatti.
Non dimentichiamo, infine, che nel gergo viene chiamato “gatto anallergico” per la sua proprietà, insita nella saliva, di non produrre la proteina Fel D1, causa di starnuti e occhi arrossati in noi umani.
Il gatto Ragdoll
Da molti considerato quasi l’antitesi del felino tipo, il Ragdoll è un gatto dolcissimo, estremamente casalingo, segue il suo padrone ovunque purché senta di essere protetto ed è dotato di estrema dolcezza.
Il suo nome, “Ragdoll”, poi, significa “bambola di pezza” e questo ti può dare l’idea di quanto arrendevole sia questo micio: questo perché ha un basso tono muscolare, che gli consente di raggiungere un’estrema flessibilità (e, quindi, di assumere posizioni buffe e inconcepibili).
Un altro dei suoi appellativi, poi, è “Cherubino”, sempre per il suo carattere angelico e docile.