Che si tratti di un problema di lieve entità o di qualcosa di molto più serio, riconoscere i sintomi della febbre nel gatto aiuta ciascun padrone ad agire per tempo a favore della salute del micio.
L’aumento della temperatura corporea di un gatto (che normalmente deve oscillare fra i 38 e i 39,5 gradi centigradi) è infatti manifestazione di qualcosa che nel micio non va e che, per tale motivo, deve essere approfondito e curato nel minor tempo possibile per non compromettere non solo la salute ma anche la vita stessa del felino.
In questo articolo vediamo dunque insieme quali sono i sintomi della febbre nel gatto e, per ogni evenienza, come curarla in maniera tempestiva e decisiva.
Quali sono le cause della febbre nel gatto?
Infezioni virali, batteriche o fungine lievi, effetti collaterali di un medicinale, ma anche pancreatite, Lupus, malattie virali o batteriche come il cimurro o la leucemia e tumori, che di solito colpiscono i gatti anziani.
Sono queste alcune delle cause che possono portare all’insorgere della febbre nel gatto, che, come negli esseri umani, consta in un aumento della temperatura corporea fino oltre ai 40 gradi centigradi (caso, questo, in cui è assolutamente necessario chiamare il veterinario per evitare rischi gravi alla salute del micio).
Tra le cause più frequenti che portano al manifestarsi dei sintomi della febbre nel gatto c’è tuttavia il raffreddore felino.
Cos'è il raffreddore felino?
Con tale termine si indica, proprio come per gli umani, lo sviluppo di infezioni delle vie aeree superiori (anche se non si tratta di zoonosi, ossia di una malattia trasmissibile all'uomo).
Virus e batteri della febbre
Nei gatti, la febbre è generalmente causata da un virus, i cui due più comuni sono il calicivirus felino (FCV) e l'herpes felino (FHV), responsabili del 90% circa delle infezioni.
Anche i batteri, seppur con frequenza minore, possono causare questa infezione: parliamo soprattutto della bordetella bronchiseptica e della chlamydophila felis.
Come capire se il gatto ha la febbre?
Specificati questi punti, passiamo ora a vedere quali sono i più diffusi sintomi della febbre del gatto.
Per farlo, è importante osservare con grande attenzione il proprio micio, per vedere come si comporta e quali manifestazioni fisiche lascia trapelare all’esterno.
Gatto con febbre? Tra i sintomi il naso secco
Il primo e più visibile sintomo della febbre nel gatto è la secchezza del naso: pur non trattandosi di una condizione che indica esclusivamente la presenza febbre, può essere un indizio di malessere nel felino.
Come i cani, infatti, anche i gatti hanno sempre il naso umido che, in presenza di qualche problematica come, per esempio, la febbre, si secca.
Il gatto con febbre non mangia
Due, invece, sono le manifestazioni nel campo dell’alimentazione: la prima è rappresentata dalla perdita dell’appetito, dal momento che il malessere generale porta il gatto a non voler mangiare come sempre.
La seconda è invece rappresentata dalla diminuzione del consumo di acqua: già di loro i gatti non sono animali che bevono molto, per cui, a maggior ragione, se si nota questo sintomo è bene prestare grande attenzione dal momento che il micio, oltre al disturbo fisico legato alla mancanza di una corretta idratazione, corre il rischio di disidratarsi.
Apatia
Come anche negli umani, così anche nei gatti la presenza della febbre debilita il fisico e, per questo, uno dei sintomi della febbre del gatto è rappresentato dall’apatia, dalla mancanza di energia, dalla carenza di attività e, in generale, da un vero e proprio abbattimento inteso come prostrazione fisica.
Una condizione di questo tipo è ben visibile soprattutto se il gatto in questione è molto energico e vivace, quindi l’assenza di iperattività è un chiaro indizio che c'è qualcosa che non va.
Irrequietezza
Allo stesso tempo, il gatto può mostrarsi anche agitato e inquieto, in base soprattutto alla condizione che ha causato la febbre.
Altri sintomi
Ultimi ma non meno importanti sintomi della febbre del gatto sono una generale mancanza di igiene personale, la presenza, specie nei casi più gravi, di brividi, tremore o respiro accelerato e l’insorgere di problemi come diarrea, vomito, starnuti o tosse.
Febbre nel gatto: quanto dura?
In generale, una febbre in un gatto può durare da pochi giorni fino a diverse settimane, a seconda della causa e della risposta del gatto al trattamento.
Cosa fare se il gatto ha la febbre?
Questa domanda trova risposta solo nelle parole di un veterinario che, individuata la causa, saprà prescrivere il giusto iter di cure per far abbassare la febbre al gatto. Un padrone, dal canto suo, può attivare una serie di manovre per migliorare la condizione del gatto con la febbre: tra queste, per esempio:
- la corretta idratazione e la giusta alimentazione;
- posizionare la sua cuccia in un luogo appartato e caldo, ma non umido;
- apporre panni umidi sulla fronte del micio.
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Articolo revisionato da:
Francesco Reina
Assistente veterinario