Le malattie neurologiche sono particolarmente preoccupanti, data la complessità del sistema nervoso e delle conseguenze che può avere sull’organismo.
La poliradicoloneurite del cane è la più frequente neuropatia periferica, nonostante ciò è classificata come malattia rara.
Può colpire cani e gatti di ogni sesso ed età, ma solitamente si riscontra nei soggetti adulti. Nell’uomo è conosciuta come sindrome di "Guillàin-Barrè" (GBS). Ecco di che si tratta.
Cos’è la poliradicoloneurite del cane?
La poliradicoloneurite del cane è un’infiammazione acuta e progressiva dei nervi spinali, in grado di causare rapidamente la paralisi di 2-4 arti (tetraplegia). Molti aspetti di questa patologia restano sconosciuti.
Ciò che sappiamo ad oggi, è che si tratta di un disturbo immuno-mediato, in cui il sistema immunitario del cane attacca un componente essenziale del cervello per la trasmissione del segnale nervoso: la mielina.
La mielina è la guaina che protegge i neuroni dal passaggio dell’impulso elettrico, consentendo di trasmettere correttamente il segnale ai muscoli.
Nella poliradicoloneurite del cane -per ragioni ancora sconosciute- questa sostanza diviene bersaglio degli anticorpi, che innescano una grave infiammazione rendendo via via sempre più difficili le contrazioni muscolari, fino alla paralisi.
Cause
Ad oggi si conoscono diverse cause scatenanti la poliradicoloneurite del cane, tuttavia questa malattia viene definita come idiopatica, quindi dovuta a cause sconosciute, difatti non è ancora stato chiarito quale sia esattamente il suo meccanismo d’azione.
Dalla letteratura scientifica emerge che le cause scatenanti possano essere 3:
- il morso di un procione, (molto comune in America)
- vaccini
- infezioni virali o batteriche (Es. toxoplasma gondii e neospora caninum)
In Italia le ultime due sono le ipotesi più probabili, poiché i processi settici e i vaccini giocano un ruolo importante nella risposta immunitaria.
Sintomi
I sintomi compaiono dai 7 ai 14 giorni dall’evento scatenante (ammesso che si verifichi), e consistono principalmente in:
- Debolezza muscolare intensa
- Andatura rigida
- Andatura traballante
- Passo corto
- Afonia e disfonia (incapacità di emettere versi)
Questi sintomi peggiorano rapidamente nell’arco di 24-48 ore, in cui il cane potrà presentare:
- Paralisi flaccida
- Assenza di riflessi
- Debolezza muscolare
- Incapacità di muoversi e camminare
Un cane paralizzato all’improvviso potrebbe aver contratto questa malattia. Nella maggior parte dei casi avviene un blocco degli arti posteriori, poi di quelli anteriori, ma non sempre.
La gravità dei sintomi può variare da soggetto a soggetto: la paralisi può essere totale, parziale, o nei casi meno gravi il cane sarà in grado di muovere gli arti ma saranno comunque molto deboli.
Diagnosi
Non esiste un test specifico che permetta l’individuazione della poliradicoloneurite nel cane.
Il veterinario, attraverso la storia clinica e la sintomatologia del paziente, insieme ad ulteriori indagini diagnostiche quali:
- elettromiografia
- esame del liquido cefalorachidiano
- biopsia muscolare e nervosa
- ricerca di anticorpi Anti-Gangliosidi
sarà in grado di escludere altre patologie, cone ad esempio:
- miastenia gravis
- paralisi da zecche
- avvelenamento da serpente
- polimiosite
Prognosi
La buona notizia è che dalla poliradicoloneurite del cane si guarisce: data la varietà con cui questa patologia può presentarsi nel cane e nel gatto, i tempi di prognosi variano da soggetto a soggetto, così come la prognosi stessa:
- nei casi meno gravi, si risolve in 3-6 settimane
- nei casi più gravi fino ai 6 mesi,
Spesso questa patologia ha un decorso favorevole, ma bisogna essere consapevoli che il recupero può non essere totale, e in taluni casi l’aggravarsi dei sintomi, fino al coinvolgimento dell'apparato respiratorio, può condurre anche il cane alla morte a causa dell'incapacità di respirare.
Vediamo dunque in cosa consiste la terapia.
Cura
In realtà non esiste una cura farmacologica alla poliradicoloneurite del cane, l’unico metodo efficace per combattere questa neuropatia è la fisioterapia. Gli esercizi saranno stabiliti dal veterinario specializzato in base ai sintomi del vostro cane, da effettuare sia a casa con esercizi passivi ad esempio:
- muovendo le zampe come se il cane andasse in bicicletta,
- mantenendolo in piedi per un determinato tempo,
- stimolando il riflesso sensorio.
Il tutto affiancato sempre da sedute riabilitative specialistiche ed esercizi attivi.
I sintomi delle malattie neurologiche possono avere un forte impatto sul padrone, che si ritrova impotente e impreparato di fronte ad una patologia rara e invalidante.
Ma stavolta non scoraggiatevi, perché una cura esiste. Agite prontamente al comparire dei sintomi e perseguite la fisioterapia, che con un po' di impegno potrebbe restituire al vostro cane la capacità di muoversi!