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Massaggio al gatto: come farlo nel modo giusto?

© @Shutterstock

Perché fare un massaggio al gatto? I benefici per Micio

Di Giuseppe Terlizzi Medico Veterinario

aggiornato il

Un massaggio al gatto è un'abitudine? Passare le dita tra il pelo di Micio massaggiandolo risulta essere una terapia di "coppia": scopri perchè!

Adori accarezzare e coccolare il tuo gatto ma vorresti fare di più per regalargli un momento di puro relax? Allora è ora di imparare le tecniche per un perfetto massaggio al gatto.

Il massaggio è una pratica antichissima utilizzata dagli uomini per lenire le sofferenze. Praticato sui nostri animali può avere un duplice effetto, contribuendo al contempo a rafforzare il nostro intimo legame.

Quali sono i benefici di un massaggio al gatto?

Massaggiare il gatto è un’esperienza rilassante e antistress non solo per il fortunato felino, ma anche per il suo padrone.

La sensazione di accarezzare il suo pelo morbido, di ascoltare le sue fusa e di guardarlo mentre si bea delle nostre attenzioni è una vera e propria goduria per i nostri sensi. E allora vale la pena imparare qualche trucchetto per ridurre il suo (e il nostro) stress!

La panacea di tutti i mali…felini?

Secondo gli esperti, il massaggio ha un effetto particolarmente utile se il nostro gatto è nervoso, stressato o aggressivo.

Può capitare che per qualche ragione (un trasloco, un piccolo problema di salute o un’esperienza traumatica) sia giù di corda o si senta particolarmente abbattuto: cosa c’è di meglio di una combo di coccole e massaggio?

Per i più scettici, ecco un elenco degli effetti terapeutici che un massaggio ben praticato apporta alla salute del nostro gatto:

  • Migliora la circolazione sanguigna e linfatica dell'animale;
  • Aiuta a rimuovere le tossine;
  • Migliora l'afflusso di sangue alla pelle e la qualità del pelo;
  • Aiuta ad alleviare il dolore artritico e la rigidità delle articolazioni
  • Aumenta il livello di benessere del gatto - durante il massaggio vengono rilasciate dopamina e serotonina, note anche come ormoni della felicità;
  • Ha un effetto benefico sulla salute dei gatti colpiti da malattie renali, infiammazioni intestinali o diabete;
  • Consente di individuare più facilmente la presenza di parassiti come zecche, pulci e pidocchi;
  • Consente di rilevare graffi e ferite altrimenti difficilmente adocchiabili sul corpo dell'animale, nonché protuberanze sospette o altri tipi di lesione;
  • Permette al gatto di calmarsi (e calmare!) - una tecnica rilassante particolarmente comune è massaggiare la testa dell'animale con movimenti circolari e mordicchiando delle dita (utilizzato anche dai veterinari durante le procedure);
  • Aiuta a ridurre l'aggressività e altri comportamenti indesiderati;
  • Rafforza il legame e la fiducia tra il gatto e il proprietario.

E per il padrone?

Massaggiare il gatto ha un reale effetto terapeutico anche su noi bipedi: abbassa la pressione sanguigna e ci rilassa, donandoci una sensazione di benessere grazie al rilascio istantaneo degli ormoni della felicità.

Come massaggiare il gatto? I movimenti giusti

Per massaggiare il gatto bisogna scegliere il momento giusto, in cui entrambi siate rilassati. È preferibile evitare gli orari prima e dopo i pasti.

I principi per massaggiare un gatto sono simili a quelli dell’uomo: il movimento della mano dovrebbe essere lento e fluido, come una carezza ben assestata.

Massaggiamo con tutta la mano, non usando solo le dita e iniziando dalle parti del corpo in cui il gatto preferisce essere accarezzato.

Il massaggio è un’esperienza sensoriale: puoi parlare con il tuo animale domestico con un tono di voce basso e rilassante, che lo aiuterà a distendere i muscoli.

Se noti che il gatto prova fastidio per qualche particolare movimento prova a cambiarlo o a cambiare zona del corpo e osserva le sue reazioni.

Massaggio alla testa

  • Testa. La maggior parte dei gatti ama il massaggio alla testa. Con il centro della mano, usa movimenti circolari per massaggiare il capo, la schiena e le tempie del gatto. Usa la punta delle dita per massaggiarlo dietro e intorno alle orecchie.
  • Mento e collo. Per prima cosa, accarezza lentamente e delicatamente il gatto sotto il collo. Massaggia con piccoli movimenti circolari scivolando su e giù lungo il collo, prestando attenzione a non effettuare troppa pressione. Si possono usare una o entrambe le mani.
  • Fronte e guance. Massaggia le guance e la fronte del gatto con piccoli movimenti circolari, i lati della bocca con il centro della mano. Se il gatto fa le fusa e chiude gli occhi significa che è in estasi di piacere: a questo punto si possono massaggiare delicatamente anche occhi, naso e baffi.

Massaggio del corpo

Dopo aver massaggiato testa e collo, accarezziamo più volte il gatto con un movimento deciso, dalla testa alla coda, effettuando una leggera pressione. Questo servirà a rilassare il gatto prima di procedere con il massaggio del corpo.

  • Gli arti anteriori. Per prima cosa, iniziamo ad accarezzare le scapole del gatto con movimenti lenti e circolari. Con le mani su entrambi i lati dell'animale, massaggiamolo delicatamente ma con fermezza.
  • Gli arti posteriori. Dalle braccia scendiamo lungo il corpo con movimenti sferici, tastando delicatamente i fianchi e la schiena, soffermandoci principalmente sulla parte alta: la parte bassa e la zona pelvica invece, sono zone del corpo estremamente sensibili per molti felini. Ma se il vostro gatto apprezza, ben venga!
  • L’addome. Se il gatto è già abbastanza rilassato, può rotolare sulla schiena e lasciarci massaggiare l’addome. Con una mano lo si tiene fermo con delicatezza, con l’altra facciamo una leggera pressione sulla pancia accompagnata da un movimento rotatorio. Ad alcuni gatti non piace che venga toccato lo stomaco, ma sicuramente non sarà difficile notarlo: i gatti sanno come farci capire cosa gli piace! Per eseguire un massaggio simultaneo, con una mano si accarezza la pancia del gatto e con l'altra la testa o la schiena.
  • La coda. Iniziamo massaggiando la coda alla base, procedendo lentamente verso l’estremità. Possiamo farlo con due mani, ma l’importante è che sia fatto con le dita: la coda è una parte particolarmente sensibile del corpo del gatto. NB: mai iniziare un massaggio dalla coda: il gatto lo apprezzerà davvero solo quando è abbastanza rilassato!

La funzione dei movimenti circolari

I movimenti circolari da sinistra a destra e da sopra a sotto lungo le pieghe cutanee, non sono solo utili al suo relax, ma favoriscono l’eliminazione delle tossine.

La leggera pressione distende i muscoli, ma occhio ad evitare la spina dorsale.

Quando evitare il massaggio: febbre, nausea e forte spavento.

Secondo gli specialisti il massaggio al gatto è sconsigliato qualora le sue condizioni di salute siano compromesse: se ha una temperatura troppo elevata, nausea e vomito, o ha appena subito un forte spavento, meglio lasciarlo tranquillo.

Il massaggio non può sostituire le cure veterinarie qualora siano necessarie, ma può senz’altro essere un ottimo complemento ad esse.

Diventare dei massaggiatori “professionisti” della nostra palla di pelo preferita, ha come obiettivo principale il relax di entrambi. Se ci dedichiamo regolarmente a questa piacevole attività, in breve tempo potremmo notare un miglioramento del suo comportamento e del suo benessere: sarà più calmo e avrà meno voglia di combinare guai!

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