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gatto beige che ha fatto cadere la torta

Bisogna punire il gatto se combina un guaio?

© Dina Photo Stories / Shutterstock

Punire il gatto: buona o cattiva idea?

Di Francesca Discepoli Redattrice

aggiornato il

Punire il gatto se ne combina una delle sue funziona veramente per correggere quel comportamento oppure è addirittura controproducente?

Chi possiede un gatto lo sa: una ne pensa e cento ne fa. Il micio è un distruttore seriale: rotoli di carta igienica, tende, mobili e vasi potrebbero non sopravvivere alla furia delle sue zampine! E questi sono solo degli esempi!

Ma punire il gatto quando sbaglia è un modo giusto ed efficace per educarlo e fargli capire quello che gli è consentito e quello che invece gli è vietato? Ecco qualche consiglio utile su come comportarsi in queste occasioni.

Punire il gatto è controproducente!

Se hai un gatto, probabilmente sai già che le punizioni molto severe non sono assolutamente un'opzione da prendere in considerazione.

Infatti la punizione non fa altro che spaventare il gatto, fargli perdere la fiducia nei tuoi confronti e addirittura causargli problemi comportamentali.

Punire il gatto colpendolo, sgridandolo, lanciandogli oggetti o spruzzandogli l'acqua non cambierà il comportamento che ti infastidisce, anzi, renderà il micio più pauroso e diffidente nei tuoi confronti.

Come punire il gatto nel modo giusto?

La soluzione è anche più semplice: quando vedi il tuo gatto fare qualcosa che non è gli permesso, digli forte e chiaro «NO».

Evita di gridare e cerca invece di pronunciare quella parolina magica con una certa sicurezza nella tua voce. Se necessario, sposta il gatto con calma ma con fermezza dalla «scena del crimine».

Dopo averlo sentito diverse volte, alla fine il micio capirà il significato della parola «NO».

NB: Basta solo dire «NO»! Evita di pronunciare il nome del gatto. Infatti le frasi troppo lunghe non fanno altro che confonderlo.

I comandii brevi funzionano meglio: le frasi lunghe confondono il gatto. ©
Andriy Blokhin / Shutterstock

Se lo ritieni necessario, puoi rinforzare il comando battendo nello stesso tempo le mani per per ottenere tutta la sua attenzione.

Un'altra opzione è soffiare dolcemente: facendo questo si imita un segnale che fa parte del linguaggio felino e può quindi essere compreso in modo corretto dai gatti.

Quando il gatto si comporta male, reagisci subito!

Ormai è chiaro: punire il gatto picchiandolo non è mai un'opzione. Ma allora cosa fare quando si comporta male?

I gatti sono molto meno obbedienti dei cani, questo è certo, ma ciò non significa che non possano imparare le regole più importanti.

Per poter educare un gatto, è importante reagire immediatamente al suo comportamento sbagliato.

Infatti il gatto dimentica rapidamente quello che fa, quindi per capire ha bisogno che la tua reazione sia immediatamente associata a ciò che ha appena fatto. Per esempio, se graffia il divano, digli «NO» forte e chiaro, ma senza urlare.

Come funziona la mente del gatto?

Poi prendilo in braccio e portalo vicino al suo tiragraffi. Se lo usa, felicitalo e dagli uno snack per incoraggiare questo comportamento.

Un tiragraffi ti aiuterà a tenere il tuo micio lontano dal divano. ©
Africa Studio / Shutterstock

Invece di punire il gatto cerca di capirlo

Ora che sappiamo come reagire in modo corretto, chiediamoci: perché il mio gatto si comporta male?

Capire come mai il gatto si comporti in una certa maniera, può infatti aiutarti a correggere i comportamenti sbagliati.

In molti casi, i gatti fanno dei dispetti quando si annoiano. Se gatto non ha giocattoli, non ha finestre che danno sulla strada, non può uscire in giardino e non gioca un po' con te, si può capire perché si faccia le unghie sul divano, sui tappeti o aggredisca i mobili!

Assicurati che abbia un tiragraffi dove possa arrampicarsi e farsi le unghie perché questo è un bisogno fondamentale per i mici.

Alcuni comportamenti sono molto facili da spiegare. Se lasci un piatto di prosciutto sul tavolo... beh, solo i gatti più disciplinati (ma esistono?) sarebbero in grado di non rubarlo!

In un caso come questo, la lezione è più per te che per il tuo amico a 4 zampe: non lasciare a portata di gatto tutto quello che non deve mangiare, soprattutto i cibi pericolosi per lui.

Come resistere a tentazioni di questo tipo? ©
ToskanaINC / Shutterstock

Sappi che un gatto non agisce mai solo per infastidirti: c'è sempre una causa dietro al suo comportamento. Vediamone alcune tra le più comuni:

  • Il gatto si arrampica sempre sul letto: assicurati che abbia uno spazio confortevole per dormire e che la sua lettiera sia posizionata in un luogo che gli conviene.
  • Il gatto graffia i muri e i mobili: non ha spazio sufficiente per farsi le unghie oppure il tiragraffi che ha non è di suo gradimento o è posizionato male.
  • Il gatto miagola molto di notte: potrebbe essere dovuto alla mancanza di esercizio. Se il micio non fa abbastanza attività fisica durante il giorno, si sfogherà di notte.
  • Il gatto mangia le piante: offrigli l'erba gatta, perché anche se sono carnivori hanno bisogno di erba di tanto in tanto per aiutare la digestione.
Cosa succede se il gatto mangia l'erba?

Non punire il gatto: a volte non è colpa sua

Ricorda che il tuo gatto non fa certe cose solo per il gusto di farlo. In molti casi, non ha il controllo di quelle azioni che possono turbare noi umani. Per esempio, se si sente male e vomita, non è colpa sua se lo fa sul prezioso tappeto persiano, e sicuramente non sceglie di farlo per farti arrabbiare.

Lo stesso vale per quando rovescia piante o rompe oggetti fragili: la cosa più importante è che non si faccia male! Considera questi fatti dal suo punto di vista e cerca di capire qual è il problema di fondo.

I gatti maschi non sterilizzati tendono a miagolare di più, a graffiare e a marcare il loro territorio.

E a proposito di marcare il territorio: non c'è cosa che fa impazzire di più il suo umano che fare la pipì fuori dalla lettiera.

Se il gatto inizia a urinare fuori dalla lettiera, potrebbe avere un problema serio. © Pixel-Shot / Shutterstock

Non punire il gatto se ha fatto pipì fuori dalla lettiera

Se il micio non urina nella lettiera ma sul tappeto (o sul letto), punirlo è una pessima idea. Il gatto è un'animale molto pulito e se non sta usando la sua lettiera c'è sicuramente una causa seria che deve essere messa in luce: potrebbe avere un problema di incontinenza o avere dolore quando fa pipì.

Se il gatto mostra questo comportamento, è importante portarlo dal veterinario per controllare se ci siano problemi alla vescica o al tratto urinario.

Potrebbe anche trattarsi di fattori di stress legati all'ambiente: in casa è arrivata una nuova persona? Hai cambiato o spostato la lettiera? Tutte queste azioni per noi anodine possono destabilizzare il gatto e farlo urinare dove non dovrebbe.

Come riconoscere che il gatto è stressato? I nostri consigli

Non appena vedi il tuo gatto fare qualcosa in un posto inappropriato, digli «NO» con calma ma con fermezza e portalo nella lettiera. Se fa lì i suoi bisogni, ricordati di congratularti con lui e di dargli una ricompensa.

I gatti capiscono tutto, ma sta a te capire come convincerlo a fargli fare qualcosa. Non è un gioco da ragazzi, ma riuscirci è davvero una bella soddisfazione!

Fonte: Wamiz.mx

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