Perchè i gatti leccano e poi mordono? Se siete amanti dei gatti e avete riscontrato questo tipo di comportamento dei gatti, sappiate che non vi è nulla di strano. Trattasi infatti di un tipico comportamento dei gatti che può essere interpretato in vario modo.
Sappiamo che i nostri gatti delle volte assumono dei comportamenti strani, oggi cercheremo di trovare un perché a tutto ciò.
Le leccatine dei gatti
Il complesso modo di esprimersi dei gatti può essere dal punto di vista umano difficile da interpretare proprio perché alcuni atteggiamenti dei gatti possono sembrare davvero contraddittori.
Perché un gatto lecca?
Un gatto che lecca, generalmente, lo fa per igiene. La sua lingua, infatti, è ricoperta da papille filiformi composte da cheratina, che lo aiutano a ripulire il pelo da eventuali rimasugli di cibo.
Questa sua abitudine a leccare viene svolta sia su se stesso sia a volte sul suo padrone, del quale il gatto lecca i capelli, le mani o i piedi. Questo avviene soprattutto quando il gatto e il padrone hanno un rapporto molto forte e il gatto, in questo modo, tratta alla pari di un suo simile l’umano, dimostrandogli affetto.
Dunque, il comportamento del gatto che lecca è assolutamente positivo, poiché attraverso questo atteggiamento, il gatto trasmette un’esperienza positiva fatta di coccole e tanto affetto. Una vera e propria dimostrazione ed espressione delle sue emozioni che condivide con l’uomo.
Quando diventa ossessione
Ma attenzione! Non bisogna affatto confondere il perché i gatti leccano e poi mordono con un comportamento compulsivo. Infatti, quando il gatto inizia a leccarsi a lungo e in modo ossessivo, è probabile che voglia comunicare una sua ansia o stress.
In questi casi è bene chiedersi quale sia il motivo di disagio del proprio gatto, ed eventualmente, (meglio se sotto consulto di uno specialista) porvi rimedio.
Interpretazione del perchè i gatti leccano e poi mordono
Capita spessissimo, però, che il proprio gatto fra una leccatina, tante fuse e coccole, all’improvviso trasformi questo suo atto in piccoli morsi che però, se dal suo personale punto di vista possono sembrare innocui, all’umano che fino a qualche istante prima era in estasi per le fusa, possono dar fastidio.
Cosa vogliono comunicare i gatti con il morso?
Da un lato vogliono comunicare la fine delle coccole, soprattutto se girandosi sul dorso, iniziano ad afferrare la mano del padrone e a spingerla con le gambe inferiori (come farebbero con una preda).
Per una reazione neurologica derivata da una stimolazione orale o per ragioni psicologiche in quei gatti, poco abituati al contatto con l'uomo, che attraverso il morso cercano di nascondere le loro emozioni.
In altri casi stanno semplicemente comunicando il loro piacere e benessere in quella situazione e il loro affetto verso il padrone. Come se, invece, del morso stessero dando veri e propri baci.
Mentre, altre volte, il gatto mordicchia le parti del suo corpo (o dell’umano) come reazione naturale alle sue regole di igiene. Di fatto, tra gatti, l’igiene personale viene effettuata proprio leccandosi o mordicchiandosi a vicenda.
Ma c’è distinzione tra morsi delicati e morsi che hanno l’intenzione di fare male, i quali, il più delle volte sono accompagnati da graffi e ringhi non proprio tranquillizzanti.
Cosa bisogna fare quando si trasforma in un comportamento aggressivo?
Sicuramente una risposta altrettanto aggressiva da parte dell’umano a questo suo atteggiamento non gioverebbe affatto. Percuotere un gatto, seppur delicatamente, credendo di “dargli una lezione” sarebbe scorretto.
Per prima cosa ogni volta che il gatto morde forte e ci fa male, è bene smettere di accarezzarlo e allontanarsi.
Il gatto, con il tempo, assocerà a quel suo atteggiamento un’esperienza negativa e non lo ripeterà più, preferendo, al contrario, i momenti positivi di coccole e fusa, meglio se rinforzati da una ricompensa per la sua buona condotta (rinforzo positivo).
Le emozioni dei gatti
Alla base del perché i gatti leccano e poi mordono vi sono l’espressione delle loro emozioni come reazione a determinate situazioni.
- Il pianto di un gatto, ad esempio, è un modo con cui il gatto richiede attenzioni o esprime un suo disagio (soprattutto se si parla di gatti anziani o malati).
- Un gatto che soffia o che sfodera gli artigli, invece, è un gatto sulla difensiva che sta dimostrando paura o rabbia
- Un gatto che fa la pasta o ronfa placidamente sul suo giaciglio preferito (come la pancia del suo amico umano) è un gatto felice e tranquillo.
Alcuni tipi di comportamenti dei gatti, però, non possono essere spiegati come norma generalizzata, poiché il carattere del singolo gatto gioca un ruolo fondamentale anche nell’espressione delle sue emozioni.
Ad esempio, risulta difficile spiegare il perchè i gatti vanno via di casa. A questo loro comportamento, infatti, sono associabili una serie di motivi. Tra questi, quello più diffuso è legato alla ricerca di un partner sessuale, quando il gatto non è castrato (o sterilizzato).
E non è raro anche il fatto che i gatti possano essere affetti da disturbi comportamentali, spesso correlati a traumi.
Se il perchè i gatti leccano e poi mordono è facilmente delineabile come un atteggiamento dei gatti carino e pieno d’affetto (il più delle volte), altri strani comportamenti dei gatti non possono essere compresi fino in fondo dall’uomo e devono essere accettati come un vero e proprio atto d’amore nei confronti dei nostri amici felini.