L’arrivo di un animale domestico in casa coincide con momenti di euforia, gioia e innamoramento. Tuttavia, è saggio fare attenzione a non lasciarsi troppo andare ed evitare di commettere errori che, come sappiamo, potrà essere difficile riparare.
È questo l’argomento di questo articolo e del video allegato, dell’addestratore cinofilo Riccardo Tognetti. Andiamo quindi a vedere più da vicino quali sono i 5 errori da non fare con il cane quando arriva a casa, soprattutto se cucciolo.
Quali sono gli errori da non fare con il cane?
Quando si prende un cane in famiglia, bisogna ragionare con lungimiranza: gli errori da non fare con il cane, infatti, possono sembrare banalità quando quest’ultimo è ancora un cucciolo, ma assumeranno maggiore importanza andando a compromettere l’educazione e il rapporto col padrone, una volta che il cane sarà adulto.
La stragrande maggioranza dei padroni commette questi errori in totale buona fede, ma sapere prima le loro conseguenze può aiutarci ad evitarli, assicurando una crescita ed una educazione sana ed equilibrata al nostro amico a quattro zampe.
I 5 errori da non fare con il cane possono essere così sintetizzati:
- Utilizzo della traversina;
- Utilizzo errato dei giochi;
- Apprensione eccessiva;
- Attesa dei cinque mesi per uscire col cane;
- Consenso alle cattive abitudini, nella speranza che col tempo migliorino;
Affrontiamo nel dettaglio ciascuno di questi errori.
1. Utilizzare la traversina
Può sembrare strano, ma l’utilizzo della traversina può essere fortemente controproducente per il cane.
Perché?
Insegnare al cane a fare i propri bisogni sulla traversina quando è cucciolo, trasmetterà all’animale l’assunto che i bisogni possono esser espletati in casa, a patto che siano sulla traversina.
Questo determinerà che il cane imparerà a fare i bisogni in casa, ancor prima che all’esterno, cosa che ci condannerà all’uso della traversina oltre il tempo fisiologico e, ancor peggio, alla eventualità di dover raccogliere bisognini anche quando ormai il cane è adulto.
La soluzione a questo errore?
Evitare di acquistare le traversine e, piuttosto, dare al cane la possibilità di imparare sin da subito ad espletare i propri bisogni all’esterno, portandolo fuori il più frequentemente possibile e premiandolo col rinforzo positivo ogni volta che farà cacca o pipì all’esterno.
2. Comportarsi in modo errato nei confronti del gioco col cane
Il gioco col cane ha una grande importanza per la sua serenità e per l’instaurarsi di un sano rapporto con il padrone.
È fondamentale, dunque, non trattare il cane come fosse un bambino, in questo senso, non è indicato acquistare per lui decine e decine di giochi di ogni genere.
A Fido basterà la sua pallina da tennis o la sua corda per essere felice e, ovviamente, il suo padrone: giocare col padrone, infatti, sarà per lui una gioia speciale oltre ad essere una ottima palestra di vita.
Il consiglio è quindi quello di non esagerare nell’acquisto di giochi talvolta anche fuorvianti (come potrebbe essere un gioco a forma di scarpa), andando a preferire la qualità alla quantità.
3. Avere l’apprensione di un genitore con un figlio
È vero che ogni padrone ama il proprio cane come un figlio, ma ciò non implica che il cane vada trattato come un bambino.
È uso di molti padroni, infatti, avere una apprensione eccessiva nei confronti del cane, riversando su di lui le angosce che avrebbe un genitore con un figlio.
Umanizzare troppo il cane, tenendolo sotto una campana di vetro, fa parte degli errori da non fare con il cane perché non gli permetterà di crescere nel modo migliore e secondo la sua natura, che è di gran lunga più utile della nostra apprensione.
Questo non significa che se il cane sta male dobbiamo ignorarlo, ma semplicemente che dobbiamo evitare comportamenti controproducenti come, per fare qualche esempio:
- l’uso di “scarpine” antiscivolo: il cane non ha bisogno di scarpine, i suoi cuscinetti sono evoluzionisticamente adatti a qualsiasi tipo di terreno, al quale in cane dovrebbe ben presto approcciarsi;
- l’evitare di uscire con il freddo/la pioggia/il caldo: Fido avrà bisogno delle sue uscite giornaliere anche nei giorni di pioggia, freddo, e caldo. Il suo pelo è fatto apposta per difenderlo dalle temperature, siano esse molto basse o molto alte, nondimeno dalla pioggia.
In generale, trattare il cane come un cane e non come un bambino gli permetterà di vivere meglio, di essere più forte, di sviluppare anticorpi, e ovviamente, di essere più felice!
4. Tenere il cane a casa per tutta la prima fase della vita
Questo è un errore facile da commettere, in quanto generalmente le vaccinazioni non vengono completate prima dei 4 mesi e mezzo.
Tuttavia, abituare il cane a stare all’esterno sin da piccolo, lo aiuterà ad essere più equilibrato da adulto, con risvolti positivi anche nella socializzazione.
Il piccolo Fido non ha completato le vaccinazioni? Niente paura! Anche una passeggiata di cinque minuti al giorno, prestando massima attenzione a quello che annuserà/calpesterà, basterà per assicurargli una dose equilibrata di vita all’esterno.
5. Lasciare che il cane assuma cattive abitudini sperando che col tempo migliorino
Sappiamo quanto i cuccioli possano essere teneri da non farci riuscire a dire "NO", tuttavia, cattive abitudini prese da cuccioli, difficilmente potranno essere invertite una volta adulti, e, ancor di più, potranno facilmente tendere a peggiorare.
Il cane ti salta addosso
Permettere ad un cucciolo di saltarci addosso per farci le feste al nostro rientro sarà certamente una gioia per il cuore, sia nostro che loro, ma è uno degli errori da non fare con il cane perché quando il “piccoletto” sarà adulto e peserà più di 30 kg non sarà più così piacevole.
Come comportarci allora, per non ferirlo ma non essere feriti neanche noi? Evitando appunto il problema a monte.
Per questa ragione l’educazione del cucciolo inizia sin da subito e abbraccia moltissime delle sue manifestazioni.
Il cane tira al guinzaglio
Un’altra cattiva abitudine da evitare di consolidare non estirpandole alla nascita è, ad esempio, il tirare al guinzaglio, che da cucciolo può non essere un problema, ma quando il cane raggiunge la metà del nostro peso sarà certamente un disagio.
Cerchiamo quindi di essere dei padroni amorevoli, ma lungimiranti.