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Per scongiurare le malattie paradontali del gatto è importante effettuare controlli periodici.

© Shutterstock

Cosa sono le malattie parodontali del gatto?

Di Flavia Chianese Zootecnica

aggiornato il

Le malattie parodontali sono causate da infiammazione dei tessuti e delle strutture che supportano i denti.Tenerli d’occhio è importante per prevenire condizioni patologiche dolorose al nostro gatto.

La salute di un gatto passa anche e soprattutto dalla sua bocca. Denti, gengive e lingua sono fondamentali per la prensione dell’alimento, e se danneggiate possono compromettere lo stato di salute generale del nostro amico a 4 zampe.

Tessuti paradontali fragili e infiammati possono comportare uno stato di malessere anche grave, per questo una corretta igiene orale è fondamentale anche se… praticarla non piace a nessuno, men che mai ai nostri mici!

A cosa sono dovute le malattie parodontali?

Le malattie parodontali sono malattie dei denti e delle loro strutture complementari (come le gengive), causate principalmente da batteri.

Su di esse incidono però anche altri fattori, tra cui la predisposizione di razza, particolari condizioni di salute e - last but not least - l’età del nostro animale.

Proprio come per noi umani, le malattie parodontali si presentano con maggiore frequenza nel gatto anziano, ma non solo: oltre i 3 anni di età molti mici cominciano a soffrire di questi disturbi. 

Placca e tartaro

Tutto inizia dalla placca: questo sottile strato si forma sui denti quando batteri e residui di cibo si accumulano.

Inizialmente questa patina è invisibile, ma in uno stadio più avanzato è possibile riconoscerla perché assume un colore bianco/grigiastro.  

Se la placca non viene regolarmente rimossa, calcifica a causa dell’azione della saliva e si trasforma in tartaro.

Il tartaro è quello strato duro, dal colore giallognolo/marroncino che si deposita frequentemente nell’attaccatura tra il dente e la gengiva, ma può arrivare a ricoprire tutta la superficie dentale.

Questo può essere rimosso correttamente solo da un veterinario specializzato.

Quali sono le malattie paradontali?

Trascurando l’igiene orale e dunque con l’incedere di placca e tartaro, il nostro gatto potrebbe essere soggetto a sviluppare le malattie parodontali, ovvero infiammazioni del tessuto di sostegno del dente, superficiale (es. gengivite) o profondo (parodontite). 

Gengivite 

Come la parola stessa suggerisce la gengivite è l’infiammazione delle gengive, che in questa circostanza appaiono arrossate e doloranti.

Le gengive servono a sostenere e a proteggere il dente, evitando che i batteri raggiungano lo strato più profondo provocandone la caduta.

Salvo alcuni casi gravi la gengivite è reversibile, ma se non trattata adeguatamente può evolvere in un disturbo molto pericoloso: la parodontite.

Placca e tartaro in fase moderata. ©Shutterstock

A 5 mesi circa, i gattini cambiano dentatura e questo può comportare una gengivite transitoria.

Parodontite

Quando la gengivite diventa cronica la condizione è già irreversibile, e in questo senso si parla appunto di parodontite. 

Il parodonto è la struttura di supporto che fissa il dente all’osso mascellare, che si trova sotto le gengive.

Quando si infiamma dà origine a questo pericoloso disturbo che porta alla distruzione del tessuto osseo, e può causare seri danni che si ripercuotono sullo stato di salute generale del nostro animale, predisponendolo anche a malattie sistemiche (es. diabete e malattie cardiovascolari). 

Come si manifesta la parodontite?

Generalmente la parodontite si manifesta con placca estesa fino alla gengiva, tartaro molto abbondante (non in tutti i casi), mentre i denti iniziano a staccarsi dalla base in maniera sempre più severa, fino a perdere la loro funzionalità e a cadere. 

Sintomi della parodontite

Tipi e razze più predisposte alle malattie parodontali

Risultano predisposti tutti i gatti con una particolare conformazione del muso, quando è schiacciato ad esempio, o quando la mandibola è molto piccola.

Anche una dentatura storta può impedire la naturale abrasione della placca durante la masticazione.

Le razze più predisposte sono:

Diagnosi di malattia parodontale

La diagnosi viene effettuata dal veterinario in seguito ad un primo esame generale in cui verrà valutato inizialmente il grado di estensione del tartaro e della placca e la mobilità dei denti.

Indagini più approfondite possono essere effettuate sotto anestesia, avvalendosi eventualmente dell’uso di:

  • Sonda parodontale;
  • Radiografia;
  • Esame citologico e biopsia.

Terapia e trattamento chirurgico

La terapia dipende dalla gravità della condizione, solitamente vengono utilizzati disinfettanti e antibiotici, talvolta in concomitanza con altri farmaci.

Alla terapia orale si può accompagnare quella chirurgica, che consiste essenzialmente nell’ablazione del tartaro e nel courettage.

In alcuni casi è necessaria l’estrazione dentale

Prevenzione e consigli utili 

La prevenzione è fondamentale, ma purtroppo sappiamo quanto i nostri amati felini siano restii a certi tipi di trattamento, come lo spazzolamento dei denti.

Questo dovrebbe essere effettuato idealmente due volte al giorno, con apposito spazzolino e dentifricio per gatti

Non usare il dentifricio per umani sui gatti, è tossico!

Controlli periodici dal veterinario sono la corretta prassi per evitare che un po’ di tartaro possa evolvere in questa gravosa condizione. 

Come alimentare il gatto affetto da parodontite?

Anche qui il veterinario potrà formulare un’apposita dieta: alimenti con eccesso di proteine aumentano la formazione della placca, mentre quelli a basso tenore proteico NON la riducono.

Generalmente sono sconsigliati anche quelli particolarmente arricchiti in minerali come calcio e fosforo, che favoriscono la mineralizzazione del calcio ad opera della saliva. 

Insomma armiamoci di spazzolino in una mano e… tanta pazienza nell’altra! Il “sorriso” sano del nostro gatto ripagherà tutti gli sforzi!

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