Il nome completo è Welsh Corgi Pembroke, ma tutti li conoscono semplicemente come Corgi. Parliamo dei cani della Regina Elisabetta, che da quando non indossava ancora la corona ha avuto al suo fianco questi particolari amici a 4 zampe, noti ormai in tutto il mondo.
Perché i Corgi sono stati tanto speciali e cari alla sovrana d'Inghilterra (e per tutta la famiglia reale)? Scopriamo quali sono le caratteristiche di questa razza di cani, dall'aspetto nobile e l'animo vivace.
I nomi dei cani della Regina Elisabetta
Nel 2018 la regina Elisabetta II ha perso Willow, il suo "ultimo" Corgi. In realtà, si trattava dell'ultimo cane discendente di Susan, il primo Corgi avuto dall'allora 18enne Elizabeth.
Queen Elizabeth ha avuto un altro tipo di cane, Candy, un incrocio di Corgi e Bassotto (questa razza mista viene chiamata Dorgi), morto il 22 luglio 2022, un duro colpo della Regina, poco prima della sua scomparsa.
In passato la Regina ha avuto anche un altro Dorgi di nome Vulcan, morto però nel 2020.
Dopo la scomparsa del principe Filippo, nel 2021, la Regina aveva perso a soli 5 mesi anche Fergus, un altro cucciolo offerto in regalo dal figlio Andrew.
La regina ha posseduto più di 30 Dorgi e Corgi: si dice che Lady Diana chiamasse gli animali un "tappeto vivente" perché gli amici a quattro zampe correvano sempre davanti alla sovrana.
Ecco i nomi di alcuni dei cani della Regina Elisabetta II:
- Dookie
- Whisky
- Sherry
- Cider
- Berry
- Sugar
- Honey
- Candy (Dorgi)
- Emma
- Monty
- Heather
- Gryffindor
- Harris
- Brandy
- Swift
- Vulcan (Dorgi)
- Phoenix
- Whisper
Il pedigree dei cani della Regina Elisabetta II
Alla morte della sovrana britannica, la BBC ha pubblicato un entusiasmante pedigree dei cani Corgi di Elisabetta II. Willow è l'ultimo discendente di Susan, la Corgi data alla regina per il suo diciottesimo compleanno.
Tuttavia, pare che non tutti i cani della famiglia reale siano raffigurati qui.
Vita da cani reali: i Corgi viziati
Panini all'uvetta per colazione
I cani della regina sono sempre stati viziati. Qualsiasi veterinario lo avrebbe vietato, ma nessuno si sarebbe schierato contro la regina d'Inghilterra, che quindi a colazione dava liberamente panini all'uvetta con crema e marmellata di fragole ai suoi cani che hanno sempre adorato questo trattamento! Naturalmente, il tutto servito su un piatto d'argento.
A tavola, la Regina amava far sparire gli avanzi in direzione dei suoi cani e, una volta che un Corgi prende qualcosa dal tavolo, non è facile fargli togliere questa abitudine!
L'esperta della casa reale, Penny Junor, nel suo libro All The Queen's Corgis, aveva scritto:
Visite di Stato
Dato che i Corgi avevano bisogno di molto esercizio, Elizabeth di tanto in tanto li portava con sé in visite di Stato all'estero.
I Corgi della Regina in serie TV e film
I Corgi sono presenti anche nella serie Netflix di successo The Crown:
Inoltre, nel 2019 un film d'animazione è stato dedicato ai Royal Corgi:
Il cimitero privato dei corgi della regina a Sandringham
La sovrana aveva un cimitero di Corgi a Sandringham, dove i cani defunti sono stati sepolti dal 1887, quando la regina Vittoria era sul trono.
Come riportato dal Mail Online, la regina Vittoria ha seppellito qui il suo collie chiamato Noble come il primo in assoluto. La regina Elisabetta seguì questa tradizione e seppellì il suo amato cane di nome Sugar nel 1965 sulla cui lapide fece scrivere di come sia stato un fedele compagno della regina.
Dove andranno i cani della regina dopo la sua morte?
Come è stato dichiarato pochi giorni dopo la morte della regina, il principe Andrea e Sarah Ferguson si prenderanno cura dei cani della Regina rimasti in vita.
La storia del Welsh Corgi Pembroke
Il Welsh Corgi Pembroke è un cane dalla origini leggendarie. La più folcloristica delle storie narra, infatti, che due cuccioli furono donati a dei pastori giovanissimi dalle fate, ma furono scambiati per due piccole volpi.
I genitori dei ragazzi, però, notarono subito la differenza e capirono che erano un dono fatato, visto che i cani, secondo le leggende gallesi, erano i destrieri del "piccolo popolo" e permettevano di galoppare nello spazio.
In realtà l'origine di questa razza è a tutt'oggi ancora non del tutto certa: da una parte si dice che provengano da un'antica razza svedese, portata nel Galles, via mare, da navigatori nordici. Dall'altra, pare siano puro sangue inglese, visti per la prima volta nel 1925 in Inghilterra.
I Corgi cuccioli
Ciò che rende adorabili i Corgi sono i loro musetti da cuccioli. Come tutti i cani, infatti, hanno un aspetto dolcissimo, ma loro in particolare hanno occhioni vispi e grandi, pelo corto, orecchie a punta e zampe corte. Un aspetto allo stesso tempo buffo e regale, che li rende una scelta da colpo di fulmine, al quale pare sia impossibile resistere.
Da adulti mantengono, poi, queste caratteristiche particolari della loro conformazione fisica, rimanendo cani di piccola taglia, che occupano poco spazio, sporcano il meno possibile e fanno tantissima compagnia.
Il carattere del Corgi
Il loro aspetto rappresenta perfettamente anche il loro carattere. I Corgi, infatti, sono cani allegri e simpatici, ma anche eleganti, buffi e allo stesso tempo dall'indole dignitosa.
Non è il classico cane di piccola taglia che abbaia tanto e fa il dispettoso, al contrario: è dolcissimo, ma vispo e pieno di vita.
Se ben educato è super obbediente, ligio ai comandi, ma sempre disponibile a giocare e girare libero. In più, è molto socievole e ha un'intelligenza sviluppata, che lo rende intuitivo e curioso. Insomma, non a caso è il cane preferito della Regina!
Quanto costa un cucciolo di Corgi?
Il prezzo di un cucciolo di Corgi si aggira intorno alla cifra media che si paga per un qualunque cane di razza con un buon pedigree: 900 - 1000 €.
Se il costo, però, è nella "norma", al contrario il numero di Corgi che nascono in Italia, è bassissimo (circa 40 cani l'anno), il che li rende una razza molto ricercata e non facile da trovare.
C'è possibilità di risparmiare qualche euro se si sceglie un cucciolo che, per motivi dettati dagli allevatori, non sia adatto a riprodursi o non sia scelto per poter, poi, essere esposto a gare ed Expo.