Pubblicità

Yorkshire Terrier e Snoodle riposano sul letto

Sonnifero per cani: quando è davvero necessario?

© Pexels / Pixabay

Sonnifero per cani con e senza ricetta: info e precauzioni

Di Flavia Chianese Zootecnica

Pubblicato il

Il sonnifero per cani è un rimedio ad alcuni disturbi comportamentali che aiuta a calmare il cane in caso di iperattività, stress o paura. 

Cerchi un rimedio per calmare il tuo cane con disturbi comportamentali?

Nel nostro articolo ti spieghiamo come agiscono i sonniferi per cani e quali sono i rimedi naturali con i quali aiutarlo!

Sonnifero per cani: quando è necessario?

I sonniferi per cani servono a calmare il cane o a prevenire un comportamento legato all’ansia, alla paura e allo stress

Anche i nostri amici a 4 zampe possono esserne vittime e i sintomi di questi disturbi si manifestano con comportamenti talvolta distruttivi, depressivi o aggressivi, come ad esempio:

I sonniferi per cani trovano ampia applicazione per calmare i nostri 4 zampe, ristabilendo una condizione di equilibrio, un’omeostasi perduta. Alcuni di questi farmaci possono essere impiegati in caso di disturbi psichici e neurologici di maggiore entità, come nell'epilessia, o per effettuare anestesie e sedazioni in previsione di interventi o esami diagnostici. 

Vediamo dunque quali sono i farmaci impiegati come sonniferi per cani e quali sono le alternative naturali più efficaci per questo disturbo. 

Cosa sono i farmaci psicotropi per cani?

I farmaci psicotropi racchiudono una vasta diversità di prodotti che si differenziano tra loro per molecola e modalità d’azione.

Ciò che hanno in comune è che tutti agiscono sul Sistema Nervoso Centrale (SNC). Ciò basta ad immaginare le conseguenze che uno scorretto dosaggio o un’errata indicazione possono avere sulla salute del cane: tossicità, dipendenza, o talvolta un effetto paradosso è ciò che può accadere se questi farmaci vengono usati in modo improprio. 

Per questo motivo necessitano di una prescrizione del veterinario, che presuppone una visita approfondita e la conoscenza della storia clinica del paziente. 

Ecco una panoramica delle principali sostanze psicoattive utilizzate nella terapia del cane.

Depressori del SNC (psicolettici) 

Tra le molecole di maggiore impiego per il cane troviamo l’Acepromazina e le Benzodiazepine, rispettivamente definite come farmaci neurolettici e ansiolitici. 

I primi due non vengono impiegati in medicina comportamentale. 

Acepromazina

L'Acepromazina (es. Killitan gocce) viene impiegata per calmare il cane in disturbi talvolta “occasionali”: toelettature, contenzione, per calmare il cane in viaggio (in aereo, in treno, come prevenzione del vomito associato al mal d’auto), per calmare cani iperattivi o aggressivi

Essi vengono impiegati a dosaggi maggiori come veri e propri anestetici. 

Benzodiazepine

Le Benzodiazepine invece trovano largo impiego poiché esplicano una rapida azione sedativa. Tuttavia, se somministrate per periodi troppo lunghi, possono provocare dipendenza. Inoltre sono controindicate in gravidanza, allattamento, quando Fido è cucciolo e in caso di determinate patologie.

Dibattuto è l’utilizzo in terapia comportamentale. 

Stimolanti del SNC e dell’umore (psicoanalettici)

A questa categoria appartengono i farmaci antidepressivi che esplicano i loro effetti su serotonina e noradrenalina. 

Amfetamine escluse, questi vengono impiegati in presenza di alcuni tipi di comportamento aggressivo (per paura, irritazione, territorialità, ecc.) accompagnati da una terapia comportamentale. 

La scelta della molecola più adatta dipende dal sintomo, ovvero dal comportamento preponderante: in genere si ricorre a:

Timoregolatori (normotimici) 

Conosciuti anche come farmaci regolatori dell’umore, le principali molecole impiegate nel cane di questo genere, sono la Selegilina e la Carbamazepina.

Trovano applicazione in caso di inibizioni comportamentali, che includono atteggiamenti di evitamento, immobilità o fuga. La Selegilina viene prediletta in caso di età avanzata

Sonniferi per cani senza ricetta

Come abbiamo visto l’impiego di farmaci veri e propri non è sempre accessibile, ma il veterinario potrà optare per soluzioni blande e\o rimedi naturali efficaci nel migliorare atteggiamenti quotidiani che provocano malessere al cane e al proprietario. 

Mangimi complementari e nutraceutici 

I mangimi complementari per cane non sono farmaci, e per questo spesso non sono sufficienti come uniche terapie. La loro maggior efficacia si esplica in sinergia con altre molecole ad esempio, ma anche durante un percorso comportamentale.

Sempre più utilizzata per la sua comprovata efficacia è l’alfa S1 caseina idrolisato triptico, che deriva da una proteina di origine naturale ed ha una spiccata attività ansiolitica, paragonabile a quella delle benzodiazepine, senza i loro effetti negativi. 

Valeriana e fiori di Bach

Le proprietà naturalmente sedative della valeriana possono essere sfruttate anche a beneficio del nostro cane. Oltre a favorire il riposo, è particolarmente indicata per calmare cani iperattivi, ansiosi, nervosi.

Da somministrare come infuso in acqua, o in polvere, e anche come aromaterapia! Lo stesso vale per i fiori di Bach!

Feromoni 

I feromoni sono sostanze chimiche naturalmente secrete dalle ghiandole del cane che, riprodotte sinteticamente, sono in grado di trasmettere al cane una sensazione di tranquillità.

Non hanno effetti collaterali e possono essere impiegati sotto forma di diffusori ambientali o come spray da applicare periodicamente.

Sono adatti a favorire il sonno, ma anche per calmare l’aggressività. Possono essere impiegati (muovendosi con un certo anticipo) anche per rassicurare il cane durante i botti di capodanno

Considerazioni finali: come calmare un cane 

Prima di ricorrere all’ausilio di qualsiasi sostanza, è importante domandare a un esperto se determinati comportamenti non siano risolvibili in maniera permanente utilizzando un approccio diretto intraprendendo una terapia comportamentale mirata

Inoltre è utile stabilire una routine quotidiana, assicurandosi che Fido abbia avuto la possibilità di sfogare le energie che la sua indole richiede, sia fisiche che mentali. Tuttavia anche un cane equilibrato può avere necessità di ricorrere a un calmante, ma per evitare di correre rischi, affidatevi sempre ai consigli del vostro veterinario.

Altri consigli

Cosa ne pensi di questo articolo?

Grazie per il tuo feedback!

Grazie per il tuo feedback!

Lascia un commento
Collegati per commentare
Vuoi condividere questo articolo?