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L'ittero nel gatto, oltre alla colorazione gialla della pelle può causare altri disturbi: scopriamoli.

© Pixabay

Il gatto ha la pelle gialla? Forse è ittero: scopri di cosa si tratta!

Di Flavia Chianese Zootecnica

aggiornato il

L'ittero nel gatto è una condizione patologica che porta a una colorazione giallastra di cute e mucose. Le cause sono riconducibili alla bilirubina. 

La manifestazione dell’ittero nel gatto è simile a quella umana: si può notare un ingiallimento in primis della sclera dell’occhio (parte bianca) e del palato, seguita dalla cute e dalle altre mucose.

Il colore giallo dell’ittero è dovuto alla bilirubina, un pigmento derivante del metabolismo dell’emoglobina.

L’ittero nel gatto è la conseguenza di un problema al fegato che impedisce il corretto processamento della bilirubina stessa, la quale finendo in circolo va a colorare i tessuti. 

L’ittero nel gatto, cos’è? Tutto inizia dal fegato

Il fegato è un organo importantissimo che funge da crocevia tra l'apparato circolatorio e quello digerente.

Scomponendo la sua complessità in semplici fattori, ecco quali sono le sue principali funzioni: 

  • Agisce come un filtro rimuovendo le tossine derivate dal sangue;
  • Sintetizza e distribuisce proteine;
  • Immagazzina lo zucchero sotto forma di glicogeno;
  • Produce la bile, all’interno della quale si riversa la bilirubina. La bile è importante nei processi della digestione e regolazione della coagulazione del sangue, metabolizza zuccheri, proteine, grassi e colesterolo. 

Gli epatociti (cellule caratterizzanti il parenchima epatico) formano i lobi e lobuli epatici che, innestandosi con un sistema di tubuli, riescono a definire tutti i processi fisiologici sopraelencati.

Se uno di questi distretti morfofunzionali viene intaccato, ecco che può insorgere l’ittero

I 3 tipi di ittero e le sue cause

L'ittero non è una malattia vera e proprio, ma una condizione a cui una patologia può condurre.

A seconda della localizzazione del problema possiamo avere:

  • Ittero pre epatico;
  • Ittero epatico;
  • Ittero post epatico.

Queste tre categorie sono cosí suddivise per orientare il veterinario nella diagnosi di certezza e per la prescrizione della terapia più adatta.

Per ristabilire le condizioni di salute del gatto, infatti, si dovrà individuare con precisione l’origine del problema.

Ittero pre epatico 

Il sangue entra ed esce fisiologicamente dal fegato attraverso un complesso di vasi arteriosi e venosi.

Quando questo non accade, o il flusso di sangue è insufficiente, l’ittero può essere una conseguenza.  

Le difficoltà circolatorie possono essere dovute a:  

  • Emolisi (distruzione eccessiva dei globuli rossi);
  • Parassitosi;
  • Effetti collaterali da farmaci;
  • Anemia emolitica;
  • Complicazioni in seguito a trasfusione sanguigna;
  • Shock ipovolemico.

Ittero epatico 

Quando ad essere compromesso è il parenchima epatico (tessuto funzionale del fegato) la situazione può complicarsi ma, con una buona diagnosi, si riuscirà a definire una terapia tale da ristabilire completamente le condizioni di salute del gatto.

Questo può essere causato da: 

  • Infiammazioni epatiche (epatiti e colangioepatiti);
  • Tumori;
  • Intossicazioni da elementi chimici;
  • Steatosi epatica (fegato grasso - problemi alimentari);
  • Infezioni virali;
  • Cirrosi.

Ittero post epatico 

Nel momento in cui il sangue è giunto al fegato e l'emoglobina è stata metabolizzata in bilirubina possiamo avere ancora ittero. In questo caso la sede del problema sarà il complesso dei dotti del circolo biliare.

Questo sistema di tubuli accoglie la bile convogliandola nel tratto di intestino tenue per la digestione dei grassi, oppure la deposita nella cistifellea (piccola sacca di stoccaggio della bile).

Alcune condizioni possono impedire questo processo: 

  • Pancreatite o patologie del pancreas;
  • Calcoli biliari e nella cistifellea;
  • Tumori del complesso biliare/cistifellea;
  • Occlusione dello sbocco biliare nell'intestino.

La risoluzione di queste condizioni porta al completamento del circolo biliare con graduale miglioramento della sintomatologia del soggetto fino a completa guarigione.

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Sintomi dell’ittero nel gatto

Il sintomo principale dell’ittero è quello di conferire alla pelle e alle mucose del gatto una colorazione gialla.

Questa variazione di colore sarà più evidente sulle parti prive di pelo, come orecchie, sclera (parte bianca degli occhi), palato, bocca, gengive, ascelle e genitali.

Altri sintomi associati possono essere: 

  • Vomito;
  • Diarrea;
  • Perdita di peso e di tono muscolare;
  • Abbattimento del sensorio e letargia;
  • Aumento della sete e conseguentemente della minzione (urinazione frequente);
  • Distensione addominale;
  • Difficoltà respiratorie.
Ittero del gatto: ecco come si presenta nelle orecchie. ©Shutterstock

A seconda del caso specifico il giallo può assumere diverse colorazioni che vanno da un giallo tenue (paglierino) a un giallo-arancione.

Il giallo dei denti, invece, è dovuto invece al tartaro o ad altre malattie parodontali del gatto. 

L’ittero è mortale nel gatto?

Le disfunzioni epatiche che si manifestano con l’ittero possono essere curate, ma se sottovalutate o se in stadio già avanzato possono portare anche alla morte del gatto: per questo è necessario consultare immediatamente il veterinario alla comparsa dei suddetti sintomi.

Nel gatto anziano ad esempio, l’ittero può essere dovuto ad un’ostruzione dei dotti biliari dovuta alla presenza di masse tumorali. 

Diagnosi di ittero nel gatto

L’approccio diagnostico in genere richiede un’analisi del siero in seguito ad un prelievo di sangue, nel quale verranno ricercati:

  • Emocromo e valori di emoglobina;
  • Urine;
  • Elettroliti sierici (sodio, potassio ecc.);
  • Profilo coagulativo;
  • Bilirubina totale e frazionata. I valori fisiologici di bilirubina nel gatto sono di circa 7 micromoli/l. Valori più elevati possono suggerire la presenza di ittero. 

Risultano utili anche radiografia ed ecografia addominale, per valutare lo stato degli organi coinvolti (fegato e pancreas). Queste potrebbero evidenziare epatomegalia, ovvero un ingrossamento del fegato (talvolta individuato già tramite palpazione addominale: il gatto presenta la pancia gonfia).

Altri esami diagnostici di approfondimento

Spesso vengono praticati test sierologici di malattie infettive che possono colpire il fegato o causare la distruzione dei globuli rossi e condurre all’ittero, come il virus della leucemia felina, il virus dell’immunodeficienza felina, la peritonite infettiva felina e la toxoplasmosi.

Altri esami riguardano la biopsia epatica e la laparotomia esplorativa, nel caso in cui gli altri test non abbiano dato risultati rilevanti. 

Farmaci e terapia

I farmaci per l’ittero del gatto possono essere prescritti solo dal veterinario.

La terapia spesso prevede, oltre a quella farmacologica, la prescrizione di integratori alimentari a base di potassio o vitamine, in quanto le malattie epatiche comportano carenza di questi elementi. 

Da evitare iniziative e fai da te: il fegato è un organo importantissimo deputato anche allo smaltimento e al metabolismo farmacologico, e un suo sovraccarico potrebbe peggiorare le condizioni del vostro gatto.

Alimentazione del gatto con ittero e problemi epatici

Per quanto concerne l’alimentazione, nel gatto con problemi epatici e ittero la dieta dovrà essere più che bilanciata. In genere sono raccomandati pasti piccoli e frequenti, per non affaticare il fegato.

Esistono alimenti preconfezionati appositamente formulati per gatti con disfunzioni epatiche, mentre la dieta casalinga è più difficile e richiede una minuziosa preparazione: fatevi consigliare dal vostro veterinario qual è la più adatta al vostro gatto. 

La corretta funzionalità epatica è un elemento imprescindibile per la salute, e il colore giallo sulla pelle non è di certo indice di bellezza: non esitare a rivolgerti al veterinario se sospetti che il tuo gatto possa avere l’ittero!

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