Pubblicità

bulldog-francese-cucciolo-zampe-nuotatore

Scopriamo cos'è la sindrome del cane nuotatore.

© Shutterstock

Sindrome del nuotatore nei cuccioli di cane (Video)

Di Nina Segatori Giornalista | Autore

aggiornato il

La sindrome del cane nuotatore nei cuccioli sembra una mossa buffa, invece nasconde qualcosa di più. Ecco cos'è e cosa fare per prevenirla e curarla.

La sindrome del cane nuotatore nei cuccioli è una cosa da non sottovalutare, anche se all'inizio può sembrare solo una delle tante mosse simpatiche, un po' goffe e buffe tipiche dei cani piccoli.

In realtà c'è molto di più dietro questo tipo di "atteggiamento" in un cane affetto dalla sindrome del nuotatore ed è bene notarlo per tempo e ricorrere al consulto del veterinario per capire di cosa si tratta e come curarlo.

Sindrome del cane nuotatore

Chiamata Swimming Puppy Syndrome (SPS), la sindrome del cucciolo nuotatore è una vera e propria patologia che colpisce i cani che hanno per conformazione fisica zampe corte e tozze.

La Swimmer Puppy Sindrome rende impossibile al cane, almeno inizialmente e senza cure adeguate, condurre una vita normale, camminare senza problemi e porta con sé altre serie conseguenze, come l'appiattimento della gabbia toracica, con relative problematiche cardiache.

Non è ancora chiaro quale siano le effettive cause che portino a sviluppare la sindrome del cucciolo nuotatore.

La tesi più avvalorata considera colpevole una malformazione dell'orecchio interno, che inibisce il senso di equilibrio del cane e dell'orientamento quando cerca la posizione giusta per essere allattato.

In ogni caso può dipendere anche da fattori genetici e nutrizionali.

Quali sono le razze di cani più colpite dalla sindrome del cucciolo nuotatore?

Alcune razze soffrono della sindrome del nuotatore più di altre. Corpo lungo e zampette deformi sono tipiche dei:

Sono proprio queste le razze che ne soffrono di più. Ma, secondo quando riportato da uno studio di due Università italiane, la patologia è stata riscontrata nel corso degli anni anche nei:

Come riconoscere la sindrome del nuotatore nei cuccioli?

Il disturbo compare quando il cane è giovanissimo ed appare nei primi giorni solo come una sorta di incapacità nel dormire lateralmente, come fanno di solito i cuccioli.

Questa difficoltà, in realtà, nasconde anche l'impossibilità di camminare normalmente.

I cani colpiti dalla sindrome del nuotatore, infatti, muovono le zampe anteriori in maniera lenta e tendono a tenerle allargate, mentre quelle posteriori rimangono stese, con movimenti minimi, proprio come se il cane stesse nuotando.

Una domanda ? Un'esperienza da condividere? Crea il tuo post!

Cura della sindrome del nuotatore nei cuccioli di cane

La sindrome del cucciolo nuotatore non è una patologia senza rimedio, anche se, nel caso venga trascurata, può causare la morte del cucciolo in poche settimane, viste le complicanze che porta con sé.

In realtà, con una buona dose di pazienza e tante piccole accortezze, si può curare, permettendo al cane di vivere una vita normale.

Prima di tutto è importante rivolgersi ad un buon veterinario che possa prima di ogni altra cosa, prescrivere una buona alimentazione ricca di vitamine e calcio.

Ci sono poi dei rimedi "casalinghi" che è necessario prendere come abitudine e che possono risolvere il problema in breve tempo:

  • tenere il cane in posizione laterale quando è sdraiato;
  • farlo stendere su tessuti morbidi che riducano la forza di gravità (che causa la compressione toracica);
  • tenere legate insieme le zampe anteriori per farle stare nella giusta posizione ed evitare che gli arti anteriori si allarghino (per questa operazione, ovviamente, farsi aiutare dal veterinario che ha il cucciolo in cura).

Inoltre è necessario un periodo di fisioterapia e in questo caso il nuoto è un ottimo sistema per risolvere piano piano il problema, soprattutto se il cane è un pochino più adulto e quindi la patologia è più avanzata e difficile da correggere facendo assumere al cane posizioni corrette.

Altri consigli

Cosa ne pensi di questo articolo?

Grazie per il tuo feedback!

Grazie per il tuo feedback!

Lascia un commento
Collegati per commentare
Vuoi condividere questo articolo?