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cane alla finestra

Col ritorno alla normalità, il cane potrebbe accusare stress ed ansia da separazione.

© Pixabay

Come abituare il cane alla fase post quarantena ed evitare l'ansia?

Di Serena Esposito Biologa

aggiornato il

Stiamo entrando nella Fase 2 con la ripartenza graduale del Paese: come vivranno i cani questo cambiamento dopo una quarantena a contatto col padrone?

Con l’allentamento graduale delle restrizioni sulla mobilità e la riapertura di molte attività produttive in Italia, come in altri Paesi d’Europa, molte persone torneranno a passare più tempo fuori casa, senza i loro amici a 4 zampe.

Questo può rivelarsi fonte di disagio per gli animali domestici, in particolare i cani, che hanno trascorso gli ultimi due mesi con la presenza costante del loro amato padrone in casa.

Come comportarsi, quindi, per favorire un ritorno alla (quasi) normalità e tamponare l’eventuale insorgenza di ansia da separazione e stress da cambiamento della routine nel cane, accompagnandolo gradualmente nella nuova quotidianità?

In questo articolo analizzeremo i possibili disagi di Fido e come fare per aiutarlo a vivere al meglio questa situazione senza precedenti.

L’ansia da separazione post-quarantena nei cani

È possibile che il cane inizi a soffrire di ansia da separazione in seguito alla fine del lockdown, dopo essersi abituato a vivere in quarantena con tutta la famiglia in casa.

Roger Mugford, psicologo del comportamento animale, famoso per aver collaborato con la Regina Elisabetta per il suo adorato Corgi, ha recentemente rilasciato una dichiarazione al Times in cui evidenzia i rischi per la salute psicologica del cane, in seguito ai repentini cambiamenti d’abitudini a cui è stato sottoposto a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19.

In particolare, Mugford ha evidenziato quanto i cani, specialmente quelli più viziati, potranno soffrire un ritorno alla vita lavorativa e scolastica dei padroni che, dopo due mesi di presenza costante, torneranno a lasciare i propri amici a quattro zampe, soli per alcune ore al giorno.

I cani che già soffrivano in precedenza di ansia da separazione, sono quelli più a rischio, ma ciò non toglie che anche i quattro zampe più equilibrati possano subire dei disagi dovuti all’improvvisa assenza del padrone.

Tali disagi possono essere manifestati mediante i seguenti comportamenti, nel cane:

Quello che noi padroni dobbiamo assicurarci è di prevenire questi disagi, agendo d’anticipo e abituando il cane alla nuova normalità.

Come aiutare il cane a vivere bene il ritorno alla normalità?

La cosa positiva è che abbiamo ancora qualche giorno prima che il nuovo DPCM e le aperture che esso consente siano effettive e complete: sfruttiamo al meglio questo tempo per abituare Fido al nuovo, repentino cambiamento di routine, con pazienza ed attenzione.

Gli step che possiamo seguire per aiutare il cane a vivere bene la nuova quotidianità sono:

  • riabituare il cane alla nostra assenza prolungata, anche di più membri della famiglia contemporaneamente;
  • tenere impegnato il cane durante tale assenza, con attività stimolanti ed interessanti;
  • creare delle nuove routine.

Vediamo nel dettaglio ciascuno di questi consigli.

Riabituare il cane all’assenza

La cosa più importante è riabituare Fido all’assenza prolungata di uno o più membri della famiglia, contemporaneamente. 

Il cane deve reimparare che quando ci allontaniamo per qualche ora non l’abbiamo abbandonato e che può stare tranquillo che il nostro affetto nei suoi confronti non è mutato.

Per questo, uscire per fare la spesa o per una passeggiata (nel rispetto delle regole prescritte dal Governo e dalle singole Regioni) senza di lui sarà un buon inizio: sia all’uscita, che al nostro rientro, sarà utile evitare di fare particolari feste al cane, per rendere ordinario il nostro allontanamento.

Allo stesso modo, non dobbiamo rimproverare Fido se ha abbaiato a lungo in nostra assenza, o ha manifestato uno dei comportamenti descritti poc’anzi, mentre sarà utile rinforzare positivamente ogni comportamento corretto che il cane avrà, come il rispetto delle regole per i bisognini.

Impegnare il cane in nostra assenza

Per rendere il tempo lontano da noi più sopportabile per Fido, potremo fornirgli distrazioni e giochi che lo tengano impegnato.

Giochi per cani basati sull’olfatto, sulla masticazione e sull’attivazione mentale, come il Kong ad esempio, sono perfetti per questo: tengono il nostro amico a quattro zampe impegnato in un’attività interessante, ed appagante, talvolta anche molto a lungo.

Un altro escamotage per tenere compagnia a Fido può essere lasciargli accesa la tv, oppure lasciargli della musica per cani o dei podcast con rumori bianchi e rilassanti, che potranno tranquillizzarlo in caso di insorgenza di angoscia.

In cerca di altre idee? Guardate i nostri video tutorial!

Creare e mantenere delle nuove routine

La routine, intesa come ripetizione quotidiana di una serie di abitudini, è fortemente rassicurante per il cane; pertanto, la creazione di nuove routine di normalità, anche legate alla nostra assenza, potrà essere di grande aiuto per Fido.

Portarlo in passeggiata, prima di andare al lavoro e lasciargli il suo gioco preferito, e/o un premietto per quando sarà solo, può essere una ottima routine da instaurare per il cane.

A tal proposito, Marco Sanna, educatore cinofilo ed istruttore, presidente di Master Dog Asd, ha spiegato a Il Secolo XIX, l’importanza della routine per il cane:

«La cosa più importante adesso è ricostruire le routine […] Il cane, riconoscendo questa sequenza di atti, riesce a "prevedere" cosa succederà e in questo modo a essere più sereno e meno ansioso».

Ricalibrare il rapporto con Fido

Adesso che sappiamo quanto tutti questi cambiamenti possono influenzare la tranquillità dei nostri amici a quattro zampe, riflettiamo sull’eventuale possibilità di ricalibrare il nostro rapporto con loro.

Tornare alla vita, seppur in maniera graduale, vuol certamente dire avere meno tempo, ma trovare del tempo di qualità da trascorrere con i nostri migliori amici è fondamentale, per il loro e per il nostro benessere.

Dopotutto, nei momenti più bui della quarantena, sono proprio loro ad averci donato un sorriso, cerchiamo di non dimenticarlo!

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