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Gattino cucciolo occhi azzurri
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Qual è l'età giusta per l'orchiectomia del gatto?

© Pexels / Pixabay

Cos'è l'orchiectomia del gatto?

Di Flavia Chianese Zootecnica

Pubblicato il

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L’orchiectomia del gatto cambierà il comportamento del nostro felino? Quali sono le possibili complicazioni rispetto ai benefici?

Avete appena adottato un gattino maschio e vorreste saperne di più sulla castrazione? Ai nostri occhi questa pratica può apparire crudele poiché tendiamo a proiettare sui nostri animali le nostre sensazioni e preoccupazioni o magari può semplicemente spaventare l'idea che Micio cambi carattere e non sia più lo stesso.

Nulla di tutto questo è vero: l'orchiectomia del gatto maschio è un dovere da parte del padrone che serve a tutelare la sua salute e a migliorare l'aspetto comportamentale e conviviale. 

Quali sono i benefici dell'orchiectomia del gatto?

La castrazione del gatto maschio apporta notevoli benefici, sia dal punto di vista della salute che del comportamento del gatto e, di conseguenza, nella sua gestione:

  • Riduce l’aggressività, le liti con altri animali o gatti randagi;
  • Previene lo stress associato all'istinto di marcare il territorio e la frequenza con cui lo fa;
  • Previene l’insorgenza di tumori ai testicoli o allo scroto;
  • Può regolare alcune patologie ormonali;
  • Riduce la sovrappopolazione e le gravidanze “indesiderate”;
  • Riduce notevolmente il rischio che il gatto scappi di casa;
  • Riduce la possibilità di procurarsi ferite;

Le ferite inflitte da gatti randagi nei gatti non castrati non sono infrequenti, e possono causare severe infiammazioni e ascessi.

Non solo, queste ferite possono essere veicolo di malattie infettive da non sottovalutare, quali il virus dell’immunodeficienza felina (FIV) e la leucemia felina (FeLV), in grado di peggiorare nettamente la qualità della vita. 

Cos'è l'orchiectomia del gatto e come avviene?

L’orchiectomia del gatto non è altro che la castrazione, ovvero l’asportazione chirurgica bilaterale dei testicoli. L'intervento è semplice e poco invasivo: consiste nel praticare due piccole incisioni immediatamente sopra lo scroto, il sacco cutaneo che avvolge i testicoli e le sue strutture.

Descrizione dell'orchiectomia del gatto

Le incisioni possono essere praticate attraverso la chirurgia tradizionale o con la tecnica laser. Le incisioni hanno dimensioni molto ridotte, al punto tale da non richiedere l'applicazione dei punti di sutura. Questo è un grande vantaggio nel post-operatorio poiché, in assenza di complicazioni, permetterà di evitare la visita di controllo per la rimozione dei punti, e dunque ulteriore stress per Micio.

Per favorire la rimarginazione ed evitare la contaminazione della ferita, al posto dei punti oggi si utilizzano degli appositi dispositivi di medicazione, simili a cerotti. L'intervento di orchiectomia del gatto dura dai 2 ai 20 minuti.

Cos'è l'ablazione dello scroto?

Leggermente diversa è la tecnica di ablazione dello scroto: a differenza della castrazione, con l'ablazione si rimuovono sia lo scroto che i testicoli. Questa operazione si rende necessaria in caso di cancro, traumi o complicazioni.

Cosa significa se il gatto è criptorchide?

I testicoli del gatto cucciolo sono presenti in addome, e con la crescita e l'avvento della pubertà essi ridiscendono nello scroto, la sede preposta a contenerli.

Talvolta per qualche motivo, la ridiscesa di uno o entrambi i testicoli non avviene: in casi come questi si parla di criptorchidismo e l'intervento di castrazione si rende ancor più necessario.

Il motivo è che il testicolo ritenuto si trova a una temperatura diversa da quella di elezione (più alta nell'addome) e così può andare incontro al rischio concreto di sviluppare complicazioni e patologie concomitanti, come ad esempio la comparsa di un tumore o di infezioni.

A quanti mesi va fatta l'orchiectomia del gatto?

A quanti mesi sterilizzare il gatto maschio? L’età ideale per castrare un gatto maschio è compresa tra i 4 e i 10 mesi di vita, e coincide grosso modo con l'avvento della pubertà.

Se invece avete adottato un gatto adulto, sappiate che l'orchiectomia può essere effettuata senza problemi fino ai dieci anni di età, oltre i quali può diventare sconsigliabile: è sempre bene in questi casi chiedere consiglio al veterinario. 

Quali sono le complicazioni dell'orchiectomia? 

L’orchiectomia viene praticata come intervento di routine e le complicazioni a essa associate sono rare. 

L'anestesia può costituire un rischio

L’orchiectomia del gatto è un intervento non invasivo, ma necessita di un’anestesia generale. Il tipo e il dosaggio dell'anestetico saranno stabiliti in seguito a un esame del sangue. Quest'analisi serve a minimizzare la probabilità (comunque remota) di sviluppare una reazione allergica dovuta al farmaco e ad assicurare che Micio possa affrontare l'intervento senza particolari rischi.  

Infezioni post-operatorie

I problemi post operatori derivano spesso da un eccessivo leccamento della zona genitale, che può favorire infiammazioni e infezioni. È fondamentale scoraggiare questo atteggiamento con un collare elisabettiano fino a che la ferita non sarà completamente rimarginata.

Inoltre, in alcuni casi la castrazione non risulta efficace nella correzione di un comportamento aggressivo o di eccessiva marcatura del territorio.

Come affrontare il post operatorio

In seguito all'intervento di orchiectomia del gatto, ecco alcuni accorgimenti da seguire per ridurre al minimo i rischi della convalescenza:

  • Si raccomanda di evitare lettiere troppo argillose e fini che possono restare attaccate alla cute incisa;
  • È importante garantire un’ottima igiene, lavando preventivamente la cuccia e gli ambienti più frequentati dal gatto.
  • Seguire i consigli e l'eventuale terapia farmacologica prescritta dal veterinario.
  • Lasciare a Micio il riposo di cui ha bisogno: spesso sono necessarie diverse ore prima che l'effetto dell'anestetico sparisca, durante le quali bisogna garantire al gatto la massima tranquillità.

Orchiectomia del gatto: cambia il suo carattere?

L'orchiectomia può influenzare positivamente il comportamento del gatto, rendendolo più docile, meno nervoso e incline a marcare il territorio o a lottare con altri gatti.

Non solo questo migliorerà il vostro rapporto e la gestione in appartamento o all'aperto, evitando fughe inaspettate e fastidiose marcature di urina, ma anche la salute di Micio ne trarrà vantaggio. In più a pochi giorni dalla castrazione, l'intervento sarà solo un ricordo confuso nella mente di Micio.

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